SOL
B. M. Felletti Maj
La questione del culto del Sole come dio indigete o come nume introdotto in Roma dalla Grecia non tocca l'iconografia, perché mancano in età repubblicana rappresentazioni figurate [...] per eccellenza era il nume centrale della triade di Baalbek-Heliopolis, che diede il nome alla città, benché qualche studioso propenda per l'attribuzione del carattere solare al terzo nume, il dio-figlio. Il nume è raffigurato in numerose gemme ...
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NEREO e NEREIDI (Νηρεύς, Νηρηίδες; Nereus, Nereides)
H. Sichtermann
Figlio maggiore di Pontos e di Gaia secondo Esiodo (Theog., 116 ss.), era per i Greci, il nome stesso lo dice (radice va-), un antichissimo [...] dio marino, più antico di Posidone, dal quale più tardi fu quasi completamente soppiantato; egli rappresenta l'aspetto gentile e positivo del mare. La sua sposa è Doris, con lei generò numerose figlie (50 o 100), le Nereidi; secondo Eliano (Hist. an ...
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IPERBOREI
F. Eckstein
− Fu questo il nome assunto da un circolo fondato a Roma nell'autunno del 1823, da quattro amici animati dall'amore per l'antichità e dalla lettura degli scrittori antichi. Accanto [...] 'estremo N verso mezzogiorno, per visitare il sacrario di Apollo, dio al quale era particolarmente devoto. In un certo era stato inviato alla legazione dello stato di Hannover August Kestner, quarto figlio della Lotte del Werther goethiano, fondatore ...
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ADONE (῎Αδων e ῎Αδωνις; Adon e Adonis, lat. arcaico Adoneus)
B. M. Felletti Maj
Il mito di Tammuz, il dio amante della babilonese Ishtar, chiamato in Fenicia col nome generico di A., il Signore, è giunto [...] e terracotta) e, con loro, anche la tipologia originaria del dio-morto, avvolto nelle bende secondo l'uso siro-fenicio, è santuario di Afrodite a Paphos di Cipro; A. stringe fra le dita un grano di mirra tolto da una pisside; egli è qui il figlio dell ...
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PIGMEI (Πυγμαῖοι, Pygmaei)
G. Becatti
Il nome deriva da πυγμή cubito (circa cm 46) e indica perciò esseri nani. Già Omero (Il., iii, 6) parla delle gru che sorvolano stridendo i flutti dell'Oceano, arrecando [...] si curva sull'orlo del vaso, piegandosi a scrutarne l'interno, facendo così risaltare le proporzioni imponenti del dio.
Bibl.: Tutti i monumenti citati sono elencati nei due articoli di O. Waser, in Roscher, III, 2, 1897-1902, cc. 2383-3317, s. v., e ...
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RHEA (῾Ρέα, omerico ῾Ρείη; Rhea)
A. Bisi
Divinità del più antico ciclo cosmologico e mitologico ellenico, figliadi Urano e di Gea, moglie di Kronos, madre di Zeus, Posidone, Ade, Hera, Hestia, Demetra, [...] un ciclo di leggende che non hanno nulla a che vedere con lo Zeus olimpico, serberebbe un ricordo del dio maschile che a Kronos una pietra avvolta in fasce, in sostituzione del figlio. Nelle versioni più tarde il mito subisce alcune varianti: ...
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PELIA (Πελίας)
E. Paribeni
Mitico re di Iolkos, figlio dell'eroina Tyrò e di Posidone o, secondo altre fonti, di una ipostasi del dio, il fiume Enipeo. P. è noto per esser padre di Alcesti e zio di Giasone: [...] eroe viandante, compare il re P. maestoso e un poco teatrale a sommo di una scalinata e attorniato dalle figlie.
Di tutt'altra intonazione sono le figurazioni di P. giovinetto in connessione con la drammatica storia della madre Tyrò che ebbe pure ...
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Vedi PAUSIAS dell'anno: 1963 - 1996
PAUSIAS (Παυσίας, Pausias)
G. Pesce
Pittore greco di Sicione, figlio e discepolo di Bryes, poi allievo di Pamphilos di Amphipolis, visse all'incirca fra il 380 e il [...] Erote lyricine come un bambino, mentre per l'innanzi il tipo artistico di questo dio era stato sempre quello di un adolescente; ed è probabile che proprio le creazioni pittoriche di P. siano state i lontani archetipi dei putti e delle ghirlande, temi ...
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TITYOS (Τιτυός, Τίτυος)
E. Paribeni
Sin dalla Nèkyia omerica (Od., xi, 575 ss.) T. appare incluso nel numero dei grandi peccatori puniti. Di statura gigantesca- il corpo disteso misura nove pletri- (un [...] di Beozia. Così secondo una tradizione sua madre sarebbe Elara figliadi Minyas, anch'essa chiaramente una ipostasi didio sterminatore dall'arco d'argento. E figurazioni relative allo scontro tra il dio e il malvagio apparivano nel trono di Apollo ...
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SIN (sumerico Suen, scritto ideogrammaticamente en.zu "signore della saggezza"; accadico Sīn)
A. Bisi
Divinità lunare venerata in Mesopotamia particolarmente dai Semiti; la sua figura si confonde con [...] primogenito di Enlil (v.), "signore del mese", fissa i destini degli uomini ed amministra la giustizia unitamente a suo figlio Shamash (v.); l'altra sua figlia è Ishtar (v.), sua moglie è Ningal, la "grande signora". Il culto del dio lunare da Ur ...
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figlio
fìglio s. m. [lat. fīlius, della famiglia di fecundus, femĭna, ecc.]. – 1. a. Il generato rispetto ai genitori (talora anche rispetto ai progenitori): mio, tuo, suo f. (normalmente senza articolo); padre, madre e figli; f. maggiore,...
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...