PAOLO di Dono, detto Paolo Uccello
Lorenzo Sbaraglio
PAOLO di Dono, detto Paolo Uccello. – Nacque nel 1397 circa, probabilmente a Firenze, da Dono di Paolo di Dono e Antonia di Giovanni di Castello [...] dei medici e speziali, senza pagare l’iscrizione in quanto figliodi un membro della stessa corporazione.
Il periodo tra il vece da Deo di Deo del Beccuto, parente della madre Antonia, che riferì che «Pagholo […] andossi chon Dio più di II anni fa ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Marsilio da Padova
Gregorio Piaia
Sarebbe oggi ingenuo non riconoscere il sovraccarico teorico e ideologico cui le dottrine di Marsilio furono sottoposte nel secondo Ottocento e in buona parte del Novecento, [...] figlio della guelfa Padova, che divenne uno dei critici più temibili della potestas ecclesiastica in temporalibus? Le notizie di cui disponiamo sono scarse: nato nella contrada di dei poveri impotenti e di ciò che attiene al culto diDio» (D.p., III, ...
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FACIO, Bartolomeo
Paolo Viti
Figliodi Paolino, nacque a La Spezia, probabilmente prima del 1405, e comunque non oltre il 1410.
La sua famiglia, originaria di Fabiano (una frazione poco lontana dalla [...] la naturale introduzione alla narrazione delle "gesta" del figliodi Ferdinando, appunto il re Alfonso, che era intenzionato sé contiene la "animi divinitas" - si assimila a Dio nel raggiungimento dell'immortalità, e la sapienza perfetta, che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Leonardo da Vinci
Fabio Frosini
Carlo Vecce
Leonardo da Vinci è sicuramente una delle figure più rappresentative del Rinascimento, di cui incarna l’aspirazione di conoscenza del reale per mezzo della [...] figlio illegittimo del notaio ser Piero da Vinci e di una contadina di nome Caterina. Ancora ragazzo, fu messo a bottega di (e diffusissimo) di designare il modo di essere dell’anima nel corpo dell’essere umano, o anche l’essere diDio nel mondo (come ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Niccolò Machiavelli
Gennaro Maria Barbuto
«Essendo voi sempre stato ut plurimum extravagante di opinione dalla commune, et inventore di cose nuove et insolite» (Guicciardini a Machiavelli, Modena, 18 [...] diventato un ecclesiastico. Anche Guido, penultimo dei sette figlidi Niccolò avuti da Marietta Corsini, sposata nel 1501, sarebbe proverbio, la «voce del popolo assomiglia alla voce diDio», in quel capitolo, che rivela il suo repubblicanesimo ...
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BACCHELLI, Riccardo
Simone Casini
Nacque a Bologna il 19 aprile 1891. Il padre Giuseppe (1849-1914), avvocato, cultore di Ariosto e di Rossini, amico di Enrico Panzacchi, fu figura di rilievo nella [...] di lucro», confessò a Baldini), scandito dalle folte puntate in rivista («mi avrai mandato ad inferos per lo spazio che ho usurpato sulla Nuova Antologia») e dalla ripubblicazione nei tre volumi in cui il romanzo è suddiviso: Diofigliodi Ettore ...
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BORRI, Francesco Giuseppe
Salvatore Rotta
Nacque a Milano il 4 maggio 1627 da Branda e da Savina Morosini, che morì nel 1630 poco dopo aver dato alla luce il secondogenito, Cesare.
I Borri vantavano [...] segnato la maturità dei tempi alla rivelazione delle uguali prerogative di Maria e del Cristo. Figlia unigenita diDio "ante conceptionem verbi", concepita "sine hominis semine" nel ventre di S. Anna, la deipara non diversamente da Gesù era un ...
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GIUSTI, Giuseppe
Zeffiro Ciuffoletti
Domenico Proietti
Nacque a Monsummano, presso Pistoia, il 13 maggio 1809 da Domenico, agiato possidente di campagna di recente nobilitato, e da Ester Chiti.
A dodici [...] di doti e di onorificenze, del matrimonio tra la figliadi un usuraio plebeo e un nobile decaduto. La complessità strutturale di ) di classicismo: "il levigato sonetto sulla Fiducia diDio [1836] di Lorenzo Bartolini, l'edulcorato Affetti di una ...
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CAVALLOTTI, Felice Carlo Emanuele
Alessandro Galante Garrone
Nacque il 6 ott. (secondo altre fonti dic.) 1842 a Milano, al n. 4129 di piazza S. Giovanni in Conca. Tipico rappresentante della democrazia [...] . 1893, assunse inizialmente un atteggiamento di riserva, acconsentendo alla "tregua diDio" chiesta dal vecchio statista; ma povero Piero (ibid. 1884), La cura radicale (ibid. 1884), La figliadi Jefte (ibid. 1887), Lettere d'amore (ibid. 1890), Lea ...
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Leone XI
Matteo Sanfilippo
Alessandro de' Medici nacque a Firenze il 2 giugno 1536 in un ramo collaterale di quella famiglia. Era infatti figliodi Ottavio di Lorenzo de' Medici e Francesca di Jacopo [...] ne era molto contento perché il Medici "e [sic] omo che Dio lo farà salir più alto" (Der literarische Nachlass Giorgio Vasaris, pp. adoperarsi perché Enrico IV sposasse Maria de' Medici, figliadi Francesco I (Négociations diplomatiques, pp. 324-27). ...
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figlio
fìglio s. m. [lat. fīlius, della famiglia di fecundus, femĭna, ecc.]. – 1. a. Il generato rispetto ai genitori (talora anche rispetto ai progenitori): mio, tuo, suo f. (normalmente senza articolo); padre, madre e figli; f. maggiore,...
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...