Antica popolazione d'Italia, insediata soprattutto nelle odierne regioni di Toscana, Lazio e Umbria settentrionali (fig. 1), ma con alcune propaggini anche in Campania, Emilia-Romagna e Lombardia.
Sull’origine [...] . Si conoscono vocaboli riferiti alle divinità e al culto: ais «dio», aisar «dei»; alle cerimonie funebri: thaur(a) «tomba», clan «figlio»; all’organizzazione civile: zilath «pretore»; ad alcune suppellettili: cape, cupe, thapua, nomi di recipienti ...
Leggi Tutto
(o Hittiti; anche Etei) Antica popolazione dell’Asia Minore, importante per la sua civiltà e l’azione politica svolta durante il 2° millennio a.C., dal 1800 circa fino al 1200, e, dopo questa data, in [...] con Arzawa e con Khayasha a oriente. Suo figlio Muwatallish dovette affrontare di nuovo i ribelli, ma la sua più grande babilonesi, nonché urrite. A capo del pantheon stava il dio nazionale, divinità della tempesta e della folgore, affine ad ...
Leggi Tutto
Fisica
Fenomeno di ottica atmosferica, dovuto alla rifrazione e riflessione della luce di una sorgente luminosa (generalmente il Sole, ma anche la Luna o una sorgente artificiale molto intensa) da parte [...] (Indiani, Tlinkit, Hawaiani); talvolta come figlio dell’Essere celeste medesimo o come serpente dell’a. come serpente è pure di altri popoli che non hanno la Iride). Nella Bibbia è il segno del ‘patto’ tra Dio e il genere umano dopo il diluvio. ...
Leggi Tutto
(ebr. ῾Ēlām) Nell’Antico Testamento nome della regione situata a O del corso inferiore del Tigri, sede di una delle grandi civiltà dell’Asia antica. I Babilonesi e gli Assiri la chiamavano Elamtu. Suo [...] Mabuk s’impadronì anche della città di Larsa. Suo figlio Rīm-Sin fu sconfitto da dio nazionale era il diodi Susa Inshushinak (in sumero «signore di Susa»). Importanti erano gli dei Khumban, Kiririsha sua moglie, Nakhkhunte, dio del sole, e altri di ...
Leggi Tutto
Apologista cristiano (3º-4º sec.), di origine africana (Firmianus non significa "di Fermo"). Scrittore raffinato e dallo stile ciceroniano, sebbene pensatore modesto, è figura di notevole importanza soprattutto [...] Nel 317 fu chiamato da Costantino come precettore del figlio Crispo, in Gallia.
Opere e pensiero
Sono andati perduti circa 313-315), contro i filosofi che parlano di un Dio apatico o atarassico, mostra che Dio non è malvagio o iracondo, ma giusto, ...
Leggi Tutto
(gr. ᾿Αντίχριστος) Il nemico di Cristo che tenta di soppiantarlo, ma che da Cristo sarà annientato nel suo ritorno trionfale (parusia) alla fine dei tempi. Nei Vangeli non si parla espressamente dell’A.; [...] e l’Apocalisse. In s. Paolo l’A. è l’«uomo del peccato, figlio della perdizione, che si contrappone e si innalza sopra di tutto ciò che si chiama Dio» (è dunque l’«abominio della desolazione» di Daniele 9, 27; Matt. 24, 15; Mc. 13, 14), la cui ...
Leggi Tutto
Padre e dottore della Chiesa (Damasco dopo il 650 - San Saba, presso Gerusalemme, 749). Dalle fonti biografiche più antiche si sa che dapprima visse nella corte del califfo Yazīd, e tenne importanti cariche; [...] Su tale questione si hanno i tre (in realtà due, di cui il terzo è trascrizione con qualche modificazione) Discorsi sulle Santo dal Padre ma solo "attraverso" il Figlio; distinse in Dio la prescienza dalla predestinazione, riconoscendo cioè la ...
Leggi Tutto
(ebr. Yiṣḥāq) Patriarca ebreo, figlio ed erede di Abramo. Secondo la narrazione biblica, nacque quando quest’ultimo era ormai molto vecchio; il suo nome, che in ebraico significa «egli ride», è posto [...] padre Abramo. L’episodio più famoso concernente I. è quello della prova cui Dio sottopose Abramo, chiedendogli di offrire I. in sacrificio; Abramo obbedì e si accinse a uccidere il figlio: ma un angelo intervenne a trattenerlo, poiché era bastata a ...
Leggi Tutto
Eretico (n. in Celesiria - m. Costantinopoli 367 circa). Studiò con maestri ariani la teologia in Antiochia, e in Alessandria la filosofia aristotelica. Nella polemica trinitaria del 4º sec. sostenne l'impossibilità [...] aspetto della divinità" del Padre col Figlio, che diceva "di altra sostanza" (ἐξ ῾ετέρας οὐσίας), dai semiariani nel 3º concilio di Sirmio e in quello di Seleucia (359) e confinato ariano (aeziani o anomei). Ci resta di lui (presso Epifanio, Haer. 76, ...
Leggi Tutto
(ebr. Qayin, gr. Kάιν, lat. Cain) Nella Bibbia, figlio primogenito di Adamo ed Eva, protagonista del noto episodio del Genesi (4, 1-17). Invidioso della predilezione da Dio mostrata per il fratello Abele, [...] più mite e generoso nell’offerta sacrificale, l’uccise. Maledetto da Dio, che gli predisse la sterilità della terra bagnata di sangue fraterno, fuggì nella regione di Nod, perseguitato dal rimorso e marchiato da un segno divino che lo metteva al ...
Leggi Tutto
figlio
fìglio s. m. [lat. fīlius, della famiglia di fecundus, femĭna, ecc.]. – 1. a. Il generato rispetto ai genitori (talora anche rispetto ai progenitori): mio, tuo, suo f. (normalmente senza articolo); padre, madre e figli; f. maggiore,...
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...