monofisismo
Nel cristianesimo, dottrina che ammetteva una sola natura in Gesù Cristo figliodiDio incarnato. Fu una delle più importanti correnti teologiche dei secc. 5°-6°, che con le sue accanite [...] essenzialmente in base al significato teologico da loro dato alla parola physis («natura»): i veri monofisiti, dandole il valore di ousia («essenza»), risolvevano il problema del rapporto tra natura umana e natura divina in Cristo confondendo l’una e ...
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Tanchelmo
Capo di una setta di fanatici, anticlericali, attiva nei Paesi Bassi nei primi decenni del 12° sec.; fu ucciso da un ecclesiastico nel 1124 o 1125. Muovendo dalla condanna della corruzione [...] del clero, finì per proclamarsi figliodiDio e sposo di Maria Vergine; contro di lui e i suoi pochi seguaci predicò specialmente s. Norberto. ...
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DI MARCO, Giulia
Jean-Michel Sallmann
Nacque verso il 1574-1575 a Sepino nella contea del Molise (ora prov. di Campobasso). La sua estrazione sociale era molto modesta: il padre era un bracciante, la [...] raggruppare intorno alla D. una congregazione segreta difigli e figlie spirituali. L'Arciero aveva già chiesto alla D. di fare partecipare altre persone a "questo prezioso dono communicatoli da Dio", ma essa aveva rifiutato temendo "che non si desse ...
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Fondatore dei frati minori (Assisi ca. 1182 - ivi 1226). È uno dei santi più venerati della cristianità: voleva ripercorrere la vita povera di Cristo e degli apostoli e, come loro, mettere in pratica il [...] né indirettamente, i fratelli devono chiedere o accettare denaro, bensì devono seguire l'umiltà e la povertà di Cristo che, figlio del Dio vivente, pose il suo volto sulla pietra durissima. Dovunque si trovino, i fratelli si devono considerare sempre ...
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Dottrina che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del singolo. È una parte delle credenze coessenziale all’idea stessa della religione e questo spiega perché credenze escatologiche s’incontrino sia [...] morti) e la divinità vivrà come una madre con i suoi figli.
Religioni orientali
Presso l’induismo e il buddhismo l’e. si con la dottrina delle due città, quella del mondo e quella diDio, la quale vive nella realtà del mondo, ma non si identifica ...
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(gr. ᾿Απόλλων) Divinità della religione greca, figliodi Zeus e di Leto (Latona). La sfera nella quale esercita la sua sovranità è costituita principalmente dalla musica, dalla medicina, dalla mantica; [...] , A. ci si presenta storicamente come divinità del tutto greca.
Intorno al luogo di nascita di A. molte città che erano sedi di santuari del dio pretendevano di avergli dato i natali. Tutte queste tradizioni vennero messe in ombra dall’autorità del ...
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Monaco cistercense, esegeta (Celico 1145 circa - San Giovanni in Fiore, secondo altre fonti Pietrafitta, 1202). Secondo i dati tradizionali, G. era figlio d'un notaio e, dopo un viaggio in Terrasanta, [...] precedente la venuta di Cristo e il relativo Libro sacro, il Vecchio Testamento; al Figlio l'epoca appunto di Cristo e della persecuzioni che l'accompagneranno, e poi il giudizio diDio. Profeta di questa nuova Chiesa, sottile ed entusiasta esegeta, ...
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(gr. ῎Ερως)
Mitologia
Dio greco dell’amore (detto in latino Amor e Cupido). Ignoto a Omero, figura da Esiodo in poi, dapprima come un dio della natura e come potenza teogonica, senza genitori o nato dal [...] Caos, o dalla Notte e dal Giorno ecc., poi come dio dell’amore, figliodi Afrodite e Ares (o Zeus o Ermete). Fu immaginato come un fanciullo o giovinetto alato, armato d’arco e di faretra, piena di dardi infallibili che scaglia contro uomini e dei, ...
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Rito con cui una persona, mediante abluzione e l’osservanza della forma prescritta, entra a far parte della Chiesa: è il primo dei sette sacramenti della Chiesa cattolica e, insieme alla confermazione [...] dei peccati (originale e personali) e la nascita alla vita nuova, mediante la quale il battezzato diventa figlio adottivo diDio, fratello di Cristo e coerede con lui della gloria divina, dimora dello Spirito Santo, membro della Chiesa e partecipe ...
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(gr. Πάν)
Mitologia
Divinità della mitologia greca, dio delle montagne e della vita agreste. Il suo culto fu in origine nell’Arcadia. Nell’Inno omerico a lui dedicato è detto figliodi Ermete e della [...] il quale è capace d’infondere il timore ‘panico’.
Il culto di P., diffusosi (5° sec. a.C.) dall’Attica nel resto il culmine nell’età alessandrina. Solo più tardi P. fu considerato un dio universale per una falsa etimologia del suo nome (τὸ πᾶν, «il ...
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figlio
fìglio s. m. [lat. fīlius, della famiglia di fecundus, femĭna, ecc.]. – 1. a. Il generato rispetto ai genitori (talora anche rispetto ai progenitori): mio, tuo, suo f. (normalmente senza articolo); padre, madre e figli; f. maggiore,...
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...