specchio Lastra di vetro alla quale, tramite un processo di verniciatura, viene fatto aderire un sottile strato metallico la cui superficie lucida, che è vista attraverso la lastra stessa, riflette la [...] , con superficie per lo più convessa, decorati sul verso da scene figurate. I manici sono di legno o di metallo. Anche gli s. riconosce in base alle relazioni ora ricordate oppure procedendo per via geometrica (fig. 4), le immagini fornite da uno s. ...
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Matematico e filosofo del sec. 6º a. C. Figlio di Mnesarco, nato a Samo nella prima metà del VI sec. a. C. Apollodoro colloca la sua acmè nel 532-531 a. C. Fu scolaro di Ferecide e di Anassimandro. Un [...] dei numeri interi mediante gruppi di punti disposti in modo da formare figuregeometriche regolari, che permise ai pitagorici di conseguire risultati importanti relativi ai quadrati perfetti, alla somma dei termini di una progressione aritmetica ...
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Nome con cui è noto il pittore Giovanni Battista di Iacopo de' Rossi (Firenze 1495 - Parigi 1540). Tra i maggiori esponenti, con il Pontormo e D. Beccafumi, del primo manierismo fiorentino, rivelò il suo [...] , dal colore acceso e da una costruzione astratta e geometrica. A Firenze eseguì ancora la Pala Dei (1522, Galleria (Washington, National gallery of art), dall'analoga impostazione della figura contro uno sfondo neutro; forse di poco successivo è il ...
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Pittore (Messina 1430 circa - ivi 1479). Influenzata all'inizio dalla pittura borgognona e fiamminga, di cui risentono le prime opere, l'arte di A. in seguito matura in una resa di forme grandiosamente [...] del 1476 (museo di Dresda), in cui la figura umana è stilisticamente trasfigurata per via di un'estrema semplificazione nei quali la caratterizzazione quasi esasperata del soggetto trova un limite di stile in una geometrica regolarità di struttura. ...
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Pittore fiammingo (Baerle, presso Gand, 1410 circa - Bruges 1472 o 1473). Anche se è documentato come cittadino di Bruges solo dal 1444, fu con ogni probabilità allievo di Jan van Eyck e, alla morte del [...] sensibilità nuova per un artista del Nord i problemi della rappresentazione geometrica dello spazio, e la stessa sensibilità per i problemi spaziali nei ritratti, in cui per la prima volta la figura a mezzo busto è collocata non contro un fondo ...
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Architetto e teorico dell'architettura statunitense, nato a Newark (New Jersey) l'11 agosto 1932, da una famiglia di origine ebraica. È tra le figure che hanno condizionato le vicende dell'architettura [...] sua architettura: forza concettuale, centralità del linguaggio, complessità geometrica.
L'interesse per la storia del moderno e per gli votati alle ricerche figurative più estreme. Nel 1988 il MOMA ha consacrato ancora E. come figura centrale dell' ...
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Storico dell'arte francese di origine ceca, nato a Praga il 28 aprile 1928. Figura importante della storiografia artistica contemporanea, si è formato a Parigi, studiando con M. Merleau-Ponty alla Sorbonne [...] e la storia della prospettiva; ne evidenzia le implicazioni teoretiche attraverso l'esame di opere connesse alla rappresentazione geometrica dello spazio. In Le jugement de Paris (1992), partendo dalle teorie freudiane della sessualità e dalla ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] materie di studio, benché l'algebra e la geometria sembra non fossero da lui particolarmente amate; non c'è popolo, non c'è libertà, niente di quello che compone la figura storica del popolano di Nizza" (1914, p. 38).
Questo mutamento di accenti era ...
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GIOTTO di Bondone
Miklos Boskovits
Nacque, secondo la tradizione, a Vespignano del Mugello (oggi frazione di Vicchio, presso Firenze) intorno al 1265. Già i contemporanei riconobbero la sua statura [...] l'osservazione di Toesca (1941) che nota la geometrica precisione riservata al rilievo dei corpi. È stata giustamente un Martirio di francescani e di una serie di finte nicchie con figure di Santi e Profeti, dipinte a monocromo. Benché abrase e in ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] complesse speculazioni sui numeri pari e dispari, semplici o primi e composti, sulla riduzione dei numeri a figuregeometriche, sui vari tipi di rapporti (aequales e inaequales distinti a loro volta in multiplices,superparticulares e superpartientes ...
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geometrico
geomètrico agg. [dal lat. geometrĭcus, gr. γεωμετρικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Della geometria, relativo alla geometria: figura g.; problema, calcolo, metodo g.; media g.; strumenti g.; disegno g., luogo g., progressione g. (per...
figurato
agg. [part. pass. di figurare]. – 1. Rappresentato per mezzo di una figura (disegno, pittura, statua) o di figure, o, anche, foggiato, plasmato, espresso in una determinata forma o figura. Con questa accezione, è meno com. di raffigurato...