sicilianismi
Ghino Ghinassi
Il linguaggio della lirica duecentesca, e non solo della lirica, fu profondamente segnato dalla koinè creata dalla prima scuola poetica italiana, la cosiddetta scuola siciliana. [...] che doveva circolare nella Magna Curia federiciana, non ricorrerà a mimetismi verbali: preferirà affidare la rievocazione alle sottili figureretoriche che, nel canto XIII dell'Inferno, punteggiano la confessione di Pier della Vigna.
V. anche SICILIA ...
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FAUSTO (Fausto da Longiano), Sebastiano
Franco Pignatti
Nacque forse nel 1502 (meno probabile la data del 1512 fornita dal Turchi, p. 32) a Longiano in Romagna (prov. di Forlì); nulla sappiamo della [...] , teorizza una versione che rispecchi il senso dell'originale e ne renda al contempo le caratteristiche formali (ritmo, elocuzione, figureretoriche) fino a riprodurre l'ordine delle parole. La versione di Orazio, Ars poetica, 141-42 del primo verso ...
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MANZINI, Giovanni Battista
Luigi Matt
Nacque a Bologna il 22 ag. 1599, da Geronimo e da Camilla Vitali.
La prima notizia certa - tra le poche rimaste - sulla sua vita riguarda la nomina a cavaliere [...] essere il Malvezzi, A.G. Brignole Sale e il M.), di cui attaccava contemporaneamente il laconismo e l'uso intensissimo di figureretoriche. Inoltre il M. riteneva il Mascardi autore di una parodia di una sua lettera a Vittorio Amedeo I di Savoia, che ...
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GABRIEL (Gabriele), Trifone
Laura Fortini
Nacque il 20 nov. 1470 a San Polo di Piave in provincia di Treviso dal patrizio veneziano Bertucci e da Diana Pizzamano, seconda moglie di questo.
A venti anni [...] del G. al Bembo, non datata (l. IV, pp. 70-72), una vera e propria piccola poetica in nuce sulle figureretoriche e sulla sonorità dell'usus scribendi petrarchesco, in cui E. Raimondi ha riconosciuto lo schema di svolgimento della Poetica di Daniello ...
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MANCINELLI, Antonio
Carla Mellidi
Nacque a Velletri, nel 1452, secondogenito di Giovanni e di Angela Pesanti.
Principali fonti sul M. sono le sue stesse opere, in cui egli profuse notizie autobiografiche. [...] . Sede, è dedicato il Carmen de figuris (Roma, E. Silber, 1489 [IGI, 6053]), sorta di compendio in versi delle figureretoriche più importanti.
L'impegno del M. si estese anche a opere consolidate nell'insegnamento del latino. A dispetto degli sforzi ...
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LANA TERZI, Francesco
Cesare Preti
Nacque il 10 dic. 1631 a Brescia da Ghirardo e da Bianca Martinengo, entrambi di famiglia patrizia. Fu battezzato tre giorni dopo nella chiesa di S. Giovanni Evangelista [...] si scoprono le bellezze dell'anima (Brescia 1681), notevole anche per la lingua, ricchissima, e per le sorprendenti figureretoriche utilizzate. Diede poi alle stampe il primo volume (di dodici progettati) di una sorta di enciclopedia della fisica ...
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MENINNI, Federigo
Carlo Alberto Girotto
MENINNI, Federigo. – Nacque a Gravina in Puglia il 14 giugno 1636 da Angelo e da Ruffina Errico, membri della nobiltà locale.
Dopo aver compiuto gli studi di [...] forestierismi o parole desuete, fino a che punto sia lecito ricorrere a concetti e arguzie o, più in generale, a figureretoriche. Oltre a trovare ampio riscontro nelle discussioni teoriche coeve (erano ben noti al M. gli scritti di A. Tassoni, di ...
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GILIO, Giovanni Andrea
Michele Di Monte
Nacque a Fabriano in un anno non precisabile della prima metà del XVI secolo (la sua prima opera nota fu pubblicata nel 1550). Nulla si conosce circa la sua formazione [...] , luoghi, tempi, materie particolari e così via; mentre gli ultimi due libri presentano un rapido elenco delle figureretoriche di parola e di concetto. Ogni capitolo è illustrato con esempi tratti pressoché esclusivamente dalla lirica petrarchesca ...
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bello
Lucia Onder
Nell'opera dantesca il termine b., pur con alcune alternanze che sono prova di un uso ancor vario e incerto, non presenta variazioni morfologiche notevoli rispetto all'uso moderno: [...] persona che s'amava. L'aggettivo è riferito alle figureretoriche, in II XIV 3 bella alterazione, III VIII 9 la quale D. chiama la nobiltà amica della Filosofia. Sempre con valore retorico, in Cv II I 3 il senso allegorico è una veritade ascosa sotto ...
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Narrativi, procedimenti
Sandro Bernardi
Il cinema non ha sempre raccontato storie, anzi, in origine non sapeva neppure che cosa fossero: era stato concepito per riprendere e proiettare vedute di una [...] immagini-musica), "montaggio intellettuale" (per mantenere desta la capacità critica dello spettatore attraverso metafore o altre figureretoriche) e infine "montaggio tonale e sovratonale", elaborato sulla base di consonanze fra le immagini, come ...
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figurato
agg. [part. pass. di figurare]. – 1. Rappresentato per mezzo di una figura (disegno, pittura, statua) o di figure, o, anche, foggiato, plasmato, espresso in una determinata forma o figura. Con questa accezione, è meno com. di raffigurato...
figura
s. f. [dal lat. figura, dal tema di fingĕre «plasmare, modellare»]. – 1. a. Aspetto esteriore d’una cosa: lo circulo che ha f. d’uovo (Dante); prender corso e f. di fiume (Manzoni); un monumento in f. di piramide; un attore in f. di...