DALLA, Lucio
Marinella Venegoni
Cantautore, clarinettista, regista, visionario, nato a Bologna il 4 marzo 1943, figlio unico di Giuseppe e di Iole Melotti.
Lucio Dalla è stato un artista complesso, che [...] o la crudezza della vita metropolitana. Come è profondo il mare era la confessione, trasparente eppure mimetica nelle figureretoriche che l’addobbano, d’una sorta di sessione psicoanalitica («Babbo... caccia via queste mosche | che non mi fanno ...
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BATTISTI, Lucio
Alessandro Bratus
Nacque a Poggio Bustone, nel Reatino, il 5 marzo 1943, da Dea Battisti e Alfiero Battisti, impiegato amministrativo in una ditta che gestiva la riscossione delle imposte [...] impreziosita da ricercatezze – dei testi di Mogol ai flussi di parole di Panella, carichi di assonanze, figureretoriche, nonsense, rime incrociate, incatenate e derivative. Il primo contatto avvenne durante la produzione del disco di Pappalardo ...
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La retorica è, assieme alla grammatica, la più longeva disciplina che studi il linguaggio e il suo uso. Proprio per questa ragione, ogni tentativo di ricostruirne le vicende storiche, oltre che essere [...] , come testimonia il fatto che nell’Ars grammatica di Elio Donato compaia una sezione dedicata alle figureretoriche. È il primo esempio di come la retorica tenda a ridursi, rispetto ai precetti greci, alla sola elocutio, riservando l’inventio e la ...
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ENNODIO, Magno Felice (Magnus Felix Ennodius)
Marc Reydellet
Originario della Gallia, nacque nel 473 o 474, probabilmente ad Arles.
La sua famiglia apparteneva all'aristocrazia ed era imparentata con [...] letterario. Si tratta di esercizi di stile secondo il gusto dell'epoca, nei quali è tutto un fiorire di figureretoriche, di abbellimenti del discorso, di luoghi comuni; in apparenza, quindi, tutto il contrario della spontaneità e dell'abbandono. Ma ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] .
Il principio canonico della poesia barocca è il concettismo, vale a dire la ricerca lambiccata e il cumulo di figureretoriche, prima fra tutte la ➔ metafora, che si poneva così al centro dell’attività poetica in quanto produttrice di accostamenti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'oratoria
Stefano Ferrucci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’oratoria è un prodotto tipico della democrazia ateniese, nella quale compaiono [...] letteralmente a bocca aperta, incantati dalla ritmica musicalità impressa alle parole, dall’uso spregiudicato di figureretoriche (anafore, antitesi, sinonimica) che trasmettevano una inconsueta carica seduttiva alla sua eloquenza. Questa abilità ...
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DENORES (de Nores), Giason
Giorgio Patrizi
Nacque a Nicosia attorno al 1530, da Pietro, di potente e nobile famiglia probabilmente originaria della Normandia.
Nell'isola di Cipro possedeva terre e ricchezze; [...] la natura degli uomini non è buona, dà maggiore importanza alle parole che agli argomenti e quindi la scelta delle figureretoriche è fondamentale per accreditare la "verità" dei discorso. Quindi è affrontato il tema dell'argomentazione di cui si ...
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Si può definire gesto qualsiasi movimento fatto con le mani, le braccia o le spalle. Ma esistono gesti pratici (quelli che si fanno per afferrare o per costruire un oggetto, aprire una porta, appoggiarsi [...] per quello delle parole. Da un lato contribuisce al cambiamento storico del significato dei gesti, perché l’operare di una figuraretorica fa cambiare il significato del gesto, al punto che il nuovo significato soppianta il vecchio. In alcuni casi il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Daniele Ruini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’esperienza mistica è fondata sulla parola, detta o scritta, indispensabile per comunicare [...] ’atto unitivo, in un gioco di antitesi, pieni e vuoti, concavi e convessi, espressi a livello linguistico con la figuraretorica dell’ossimoro, che sono tipici della natura stessa della mistica. L’infelicissima felicità di queste donne sante si gioca ...
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MANGANELLI, Giorgio
Luigi Matt
Nacque a Milano il 15 nov. 1922, secondogenito di Paolino e Amelia Censi.
La famiglia era benestante grazie al lavoro del padre, che, partito come venditore ambulante, [...] al recupero di arcaismi anche molto rari e alla creazione di neologismi) e da un uso intensissimo delle figureretoriche (con evidenti richiami a certi prediletti prosatori barocchi). A questa cifra stilistica il M. rimarrà sostanzialmente fedele ...
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figurato
agg. [part. pass. di figurare]. – 1. Rappresentato per mezzo di una figura (disegno, pittura, statua) o di figure, o, anche, foggiato, plasmato, espresso in una determinata forma o figura. Con questa accezione, è meno com. di raffigurato...
figura
s. f. [dal lat. figura, dal tema di fingĕre «plasmare, modellare»]. – 1. a. Aspetto esteriore d’una cosa: lo circulo che ha f. d’uovo (Dante); prender corso e f. di fiume (Manzoni); un monumento in f. di piramide; un attore in f. di...