CATANI, Tommaso
Simonetta Barbini
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Nato a Firenze il 7 dic. 1858 da Germano e da Maria Francia, dopo aver studiato presso gli scolopi nel collegio La Grande Magnolia della città natale, a 17 anni [...] di similitudini, non sempre efficaci, dell'abbondante ricorso a figureretoriche e ai modi di dire fiorentini.
Gli scritti didattico , la talpa Ferraù, la bambina Notte). Nel trattare le figure degli animali il C. si lascia andare alla descrizione di ...
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PERISAULI, Faustino
Michele Camaioni
PERISAULI, Faustino (Pier Paolo da Tredozio). – Nacque a Tredozio dopo il 1450, da Martino; il nome della madre è sconosciuto.
Assai incerte le notizie riguardanti [...] o De honesto appetitu, opera ispirata alla tradizione virgiliana della poesia pastorale, in cui Perisauli fa largo impiego di figureretoriche, quali l’anafora, l’iperbole, l’amplificatio e la elencatio, espressa in lunghe liste erudite di episodi e ...
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COSTANZI (Constantius, Constantinus), Giacomo, il Giovane
Roberto Ricciardi
Nacque a Fano nelle Marche dal noto umanista Antonio e da Taddea Pallioli. L'anno di nascita non si può stabilire con sicurezza. [...] poeti greci e latini. Ad ogni modo il C. traduce con eleganza, valendosi di allitterazioni, giuochi di parole, figureretoriche, ora amplificando, ora accorciando il testo greco. Rispetto ai modelli, egli aggiunge il titolo spesso mancante e sopprime ...
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FERRI, Giustino
Franco D'Intino
Nacque a Picinisco (oggi in provincia di Frosinone, già in provincia di Caserta) nel 1857. Nel 1878 si laureò in giurisprudenza a Napoli. Fu introdotto nell'ambiente [...] era diretta dal G. D'Annunzio: con lo pseudonimo "Justinus" pubblicò sei pezzi intitolati Ifondi d'oro e Figureretoriche, nei quali ancora una volta veniva ironicamente ritratto il clima fastoso e decadente della Roma aristocratica.
Nella sua lunga ...
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CORSUTO, Pietro Antonio
Ninni Pennisi
Poche le notizie sulla vita e la figura del Corsuto, nato a Saponara (nella provincia di Messina) nella prima metà del secolo XVI. Studiò a Napoli, dove si addottorò [...] in Dante che "non si curò mescolar nelle cose di molta importanza parole della feccia del volgo" (p. 7). Nelle figureretoriche, nelle metafore e nelle comparazioni - poi - "Dante è stato in usarle inettissimo" perché anche in questa caso non è ...
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PASSERO, Felice
Pietro Giulio Riga
PASSERO, Felice. – Nacque a Napoli intorno al 1556 da famiglia nobile.
Nel 1576 si fece monaco cassinese mentre era abate Angelo De Fagis detto il Sangrino. La sua [...] prevedere insolite divagazioni sui dettagli più umili e realistici, Passero si serve in maniera massiccia di figureretoriche di tipo sintattico (accumulazioni, isocola, anafore, parallelismi, simmetrie), costruendo un poema che, per le sue originali ...
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DE LUPIS (Lupis), Bisanzio
Rosario Contarino
Nacque a Giovinazzo (Bari) nel 1478 da Micco (Domenico) e da Costantina Paglia, appartenenti entrambi a famiglie ragguardevoli della cittadina.
In patria [...] metrico (tra Burchiello e i componimenti a musica). E da questo stesso versante deriva l'insistenza nell'uso di figureretoriche come l'allitterazione, la paronornasia, l'anafora, che rimanda a cadenze e moduli popolareschi, piuttosto che ai più ...
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LUNELLI (Lunelli Spinola), Benedetta Clotilde
Allegra Alacevich
Nacque il 6 ott. 1700 a Cherasco dal conte Giovanni Francesco Lunelli (Lunel) di Cortemilia e da Maria Teresa Tapparelli di Lagnasco. [...] vita, gentili e aggraziate, caratterizzate dal sentimentalismo tenue e vago dei lirici marinisti. Per il massiccio uso di figureretoriche - la metafora in particolare - oltre che per le forti immagini coloristiche, la sua opera presenta analogie con ...
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GIOVANETTI, Marcello
Laura Riccioni
Nato ad Ascoli Piceno nel 1598, dovette iniziare gli studi nella città natale. Dopo gli studi e le prime esperienze poetiche si trasferì a Roma, dove intraprese con [...] sonetto petrarchesco e al madrigale, mentre nello stile si attengono con facilità alle forme in voga: abbondanza di figureretoriche, lingua artificiosa, ricerca di soluzioni originali concorrono alla creazione di versi in cui l'effetto prevale sul ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] ; trad. it., L'esperienza della modernità, 1985).
La figura chiave della scena critica statunitense del periodo è senz'altro quella di una coppia felicemente in amore per opera delle efficienti retoriche di due ''amici''. In American Buffalo (1977) ...
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figurato
agg. [part. pass. di figurare]. – 1. Rappresentato per mezzo di una figura (disegno, pittura, statua) o di figure, o, anche, foggiato, plasmato, espresso in una determinata forma o figura. Con questa accezione, è meno com. di raffigurato...
figura
s. f. [dal lat. figura, dal tema di fingĕre «plasmare, modellare»]. – 1. a. Aspetto esteriore d’una cosa: lo circulo che ha f. d’uovo (Dante); prender corso e f. di fiume (Manzoni); un monumento in f. di piramide; un attore in f. di...