Setta segreta democratica di origine massonica sorta in Francia alla fine del 18° sec. e diffusasi in Italia nel periodo napoleonico; vi confluirono tutte le ‘fratellanze’ antibonapartiste formatesi specialmente nell’esercito. Il suo probabile fondatore fu il generale J.-J. Oudet e centro irradiatore fu Besançon. D’accordo con la similare setta degli Adelfi, ebbe peso nei complotti militari contro ...
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Patriota e scrittore politico (Frosinone 1759 - Londra 1842); tribuno nella repubblica romana del 1798, riparò l'anno dopo in Francia, ove s'affiliò ai filadelfi e fu a conoscenza delle trame antibonapartiste [...] (1081: cospirazione di Ceracchi; 1812: di Malet). Amico di F. Buonarroti ma avverso all'egualitarismo comunista di questo, l'A., almeno fino al 1821, fu gran parte delle sette italiane (affiliò agli adelfi ...
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ALARIO, Giuseppe
Antonio Balducci
Nacque a Moio della Civitella (Salerno) il 29 nov. 1765 da Antonio e da Elena Pilerci (dagli atti processuali: Maddalena Pilercio); compì gli studi nel seminario diocesano [...] la "setta dei Maghi sotto la direzione del potentissimo diavolo"; il 29 ag. 1829 veniva condannato, per appartenenza alla setta dei Filadelfi, a 19 anni di ferri, alla multa di 500 ducati e alle spese del giudizio. Inviato all'isola di Ponza, a ...
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societa segrete
società segrete
Termine usato di solito, in senso più ristretto, per indicare collettività clandestine a scopo soprattutto politico, che è quanto dire di opposizione ai regimi costituiti, [...] intransigenti videro con orrore che la Repubblica stava per mutarsi in impero dando vita alle società degli Adelfi e dei Filadelfi; e dall’altro lato in Italia i patrioti si sentivano delusi delle promesse d’indipendenza e di unità dei francesi ...
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ANNICHIARICO, Ciro
Giosuè Musca
Nato a Grottaglie (Taranto) da Vincenzo e da Ippazia d'Alò il 16 dic. 1775, a 25 anni era sacerdote e maestro di canto gregoriano. Nel 1803, accusato dell'assassinio [...] spezzare ogni velleità liberale e di distruggere la setta dei "Decisi"; i deputati di tutte le sette liberali del Salento ("Decisi", "Filadelfi", ecc.) reagirono con un convegno a Galatina il 25 novembre, nel quale l'A. spinse l'ala più estrema alla ...
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DE LUCA, Antonio Maria
Pietro Laveglia
Nacque a Celle di Bulgheria (Salerno) il 20 ott. 1764 da Francesco e Maddalena Grippi. Avviato alla carriera ecclesiastica, compì i primi studi sotto la guida [...] Napoli aveva sviluppato e intensificato i rapporti con gli esponenti maggiori della carboneria e con i rappresentanti dei Filadelfi, una organizzazione questa che era stata portata in Italia dai Francesi e che aveva trovato largo seguito, soprattutto ...
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DE NINNO, Giuseppe
Salvatore Siciliano
Nacque a Giovinazzo (Bari) il 21 luglio 1852 da Michele e Pasqua Pasculli. Le famiglie, materna e paterna, erano entrambe di tradizione liberale, e di spiriti [...] costituzionale 1820-21, ibid. 1917; I carbonari di Cassano-Murge nel Risorgimento italiano (1814-1830), ibid.1921; Filadelfi e carbonari in Carbonara di Bari negli albori del Risorgimento italiano (1816-1821), ibid. 1922; Terlizzi nelle vicende ...
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BUONARROTI, Filippo
Armando Saitta
Primogenito di Leonardo, tenente del reggimento dei dragoni di stanza a Pisa, e della nobile senese Giulia Bizzarini, nacque a Pisa l'11 nov. 1761 (certificato di [...] e l'inizio di una attività in seno alle società segrete antibonapartiste, in particolare nelle due sette dei Filadelfi e degli Adelfi, fusesi più tardi nell'unica Adelfia. Sul primo soggiorno ginevrino siamo assai scarsamente informati (frequentò ...
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filadelfiano2
filadelfiano2 s. m. [dall’ingl. philadelphian, der. del gr. ϕιλαδελϕία «amore fraterno»]. – Nome degli appartenenti a una setta mistico-illuminista («Philadelphian Society for the advancement of piety and divin philosophy»),...