La serie di operazioni che subiscono le fibre tessili (➔ fibra) per dare origine ai filati. Nella tecnologia delle tecnofibre, la f. consiste nell’estrusione di una soluzione o di una massa fusa attraverso [...] apposite filiere.
Operazioni della filatura
Nella f. meccanica le prime manipolazioni, fatte generalmente sul luogo di produzione, hanno lo scopo di pulire le fibre dalle sostanze estranee. Le fibre sono poi sottoposte, secondo il bisogno, a: ...
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Fibra tessile artificiale che si ottiene per filatura di una soluzione di caseinato di sodio in un bagno acido coagulante, contenente acido solforico e solfato acido di sodio; le bave così ottenute sono [...] poi trattate in autoclave con aldeide formica e lavate con fosfato sodico. Il l. presenta, in generale, proprietà meccaniche alquanto più scadenti della lana, e per tale motivo non si è affermato come ...
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RAYON e raion (XXVIII, p. 882)
Ettore Viviani
Le fibre tessili artificiali cellulosiche (v. anche fibre tessili; naylon, in questa App.) hanno realizzato progressi, specialmente per ciò che riguarda [...] soprattutto ricevuto applicazioni nella preparazione di armature per pneumatici, in sostituzione dei filati di cotone ritorti.
La filatura con stiro è, generalmente con stiri più moderati, applicata frequentemente ai fiocchi e raion normali, ai quali ...
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fibre
Giorgio Nebbia
Vestire gli ignudi con la natura e con la chimica
Le fibre tessili sono sottili filamenti di origine vegetale, animale, minerale, oppure artificiali o sintetiche ottenute con polimeri. [...] , viene fatto nei luoghi di allevamento e tosatura delle pecore; il lavaggio viene poi ripetuto con processi industriali nei luoghi di filatura e di tessitura.
Un bruco molto utile
La seta è la fibra animale più bella e ha una storia molto antica ...
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Struttura tessile piana prodotta con tecnologie diverse dalla tessitura e dalla maglieria; consiste in un velo di fibre (per es., polipropilene, rayon viscosa) tenute insieme con procedimenti di collegamento [...] chimico, termico. Pertanto i n. sono una particolare categoria di prodotti che non prevedono nel loro ciclo di fabbricazione la filatura e non comprendono i feltri e i cosiddetti materiali composti. I primi n. risalgono al 1930 circa, allorché alcuni ...
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Nome con il quale si designano le specie appartenenti al genere Gossypium (famiglia Malvacee) e i peli che rivestono i semi e che sono utilizzati come materia tessile.
Caratteri botanici
Le specie spontanee [...] si dice che un filato ha titolo di 1 tex quando 1000 m di quel filo pesano 1 g.
Per le operazioni di filatura, generalmente tutte a macchina, il c. sodo in balle viene dapprima sfioccato dall’apriballe e quindi mescolato nelle camere di mischia; con ...
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(o rayon) Termine indicante le fibre tessili artificiali derivate da materiali cellulosici, i cui tipi fondamentali sono r. viscosa, r. cuproammoniacale (Bemberg) e r. all’acetato.
Il r. viscosa si ricava [...] acetato secondario, diluito in acetone e filato a secco. Acido acetico (dalla soluzione acetilante) e acetone (dalla fase di filatura) sono recuperati. A differenza dei r. a cellulosa rigenerata, il r. acetato è solubile nei solventi organici per cui ...
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Fibra tessile che si ricava dalla corteccia macerata di piante di diverse specie del genere Corchorus, piante erbacee annuali della famiglia Tigliacee, e specialmente da Corchorus capsularis e da Corchorus [...] di cellulosa (64%), emicellulose (12%), lignina (12%), oltre a sostanze pectiche e grassi. Il ciclo di lavorazione nella filatura della i. è simile a quello della canapa. Le fibre, dopo la cernita, passano alle ammorbidatrici, macchine costituite da ...
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Operazione consistente nel porre a contatto con acqua o altro solvente una data sostanza, allo scopo di estrarne qualche costituente solubile, o di eliminarne alcuni componenti predisponendola a eventuali [...] l’estrazione coi metodi usuali a caldo. La m. cui vengono sottoposte le fibre librose (canapa, iuta ecc.) prima della filatura ha lo scopo di rendere, tramite fermentazione, solubili e quindi asportabili le lignine e le sostanze pectiche, le quali ...
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La varietà degli oggetti usati per vestirsi e adornarsi. Rientrano in questa denominazione non solo gli indumenti propriamente detti, ma anche gli accessori e i gioielli.
Storia
L’a., bene primario legato [...] geografiche la storia che evolve dall’uso iniziale di foglie, pelli e piume con scarsi interventi e modifiche manuali, alla filatura di fibre per farne tessuti con cui variare vesti e accessori, per meglio adattarli al corpo e ancora proporre nuovi ...
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filatura
s. f. [der. di filare3]. – 1. a. La serie delle operazioni che subiscono le fibre tessili per dare origine a filati (cioè la scomposizione delle falde pressate in fiocchi, l’apertura e pulitura delle fibre, la loro battitura, cardatura...
levata
s. f. [der. di levare]. – 1. a. L’atto del levare, del levarsi: la l. del Sole, della Luna; l. delle lettere, dalle cassette postali: prima, seconda l., ora di levata. Il levarsi da letto (spec. di più persone insieme): dare il segnale...