Attrice inglese (Brigg, Lincolnshire, 1929 - Northwood, Greater London, 2025); allieva della Old Vic dramatic school, ha esordito a Londra nel 1954, mettendosi in luce l'anno successivo nel Moby Dick allestito [...] ; The merchant of Venice, 1970) e testi di autori moderni (A. P. Čechov, G. B. Shaw, A. Wesker, E. Albee, E. DeFilippo, Sh. Delaney) e si è dedicata anche al cinema (Britannia Hospital, 1982; Drowning by numbers, Giochi nell'acqua, 1988; The scarlet ...
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Erudito (Torino 1710 - Parma 1785). Teatino, dapprima predicatore, abbandonato l'esercizio della predicazione per ragioni di salute, si diede allo studio dell'archeologia sacra e profana. Fu (1753) procuratore [...] (1761) fu chiamato a Parma come bibliotecario e antiquario del duca Filippo di Borbone; qui divenne amico e collaboratore di G.-L. du , lasciò molti scritti, fra cui si ricorda il De sacris christianorum balneis (1750). Fu acerrimo nemico dei gesuiti ...
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Attrice italiana, nata V. Abbruzzetti (Iesi 1931 - ivi 2005). Dopo aver lavorato nel cinema, si rivelò in De Pretore Vincenzo di E. DeFilippo (1957), affermandosi poi nella Compagnia dei Quattro, costituita [...] nel 1961 dal regista F. Enriquez (La barraca di García Lorca, 1962; La bisbetica domata di Shakespeare, 1962). Nel 1965 passò al Teatro Stabile di Torino (La locandiera di Goldoni), quindi allo Stabile ...
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Figlio ed erede (n. 1518 - m. Les Andelys 1564) di Carlo duca di Vendôme, dopo aver combattuto contro Carlo V, per il suo matrimonio con Giovanna d'Albret (1548) divenne nel 1555 re di Navarra. Avvicinatosi [...] di Francesco II (1560). Dopo una serie di voltafaccia, sperando nell'appoggio del papa e nella riconoscenza di Filippo II, nonché di Caterina de' Medici e dei Guisa cattolici, si unì a questi (1562) e, assunto il comando nominale delle truppe regie ...
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Uomo politico spagnolo (Osuna 1574 - Madrid 1624); dopo alcuni contrasti, che lo costrinsero a lasciare la corte e a viaggiare in Fiandra, Francia, Inghilterra, si riconciliò con Filippo III dinanzi al [...] di Venezia, raccolse milizie e partecipò alla cosiddetta congiura del Bedmar. Accusato di mirare alla formazione di uno stato indipendente per sé, fu richiamato in Spagna, destituito e processato. Amico di poeti e letterati, protesse F. de Quevedo. ...
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Figlio (Madrid 1713 - Villaviciosa, Madrid, 1759) di Filippo V e di Maria Luisa Gabriella di Savoia; successo al padre (1746), fu uomo mediocre ma ebbe la ventura di potersi servire di ministri come J. [...] de Carvajal y Lancaster e il marchese della Ensenada. Dopo la pace di Aquisgrana (1748), seguì una politica di astensione dai grandi problemi internazionali e rimase neutrale, anche se su posizioni implicitamente filo-inglesi, allo scoppio della ...
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Funzionario piemontese (Torino 1781 - ivi 1850); figlio del marchese Filippo e di Filippina di Sales, in gioventù fu funzionario napoleonico e massone; tenuto in disparte dalla Restaurazione, decurione [...] nei fatti del 1821 e, amico di Carlo Alberto, fu sotto il regno di questo sindaco (1833) e poi, dal 1835 al 1847, vicario di polizia della città di Torino. Aveva sposato nel 1805 la ginevrina Adele de Sellon, dalla quale ebbe Camillo e Gustavo. ...
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Giurista (Alba 1502 - Torino 1575); prima al servizio di Carlo V e Filippo II, quindi consigliere di stato di Emanuele Filiberto di Savoia (1560), fu incaricato di delicate missioni di ordine internazionale. [...] Il suo De re militari et bello tractatus (1563), esposizione sistematica degli ordinamenti militari del tempo, può dirsi una delle prime opere organiche di diritto internazionale. ...
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Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). [...] si muove ma anche di non farne oggetto di discussione ("seu de ea tractare"). L'autenticità di questo documento è stata messa in dubbio vicine al cardinale spagnolo Gaspare Borgia, portavoce di Filippo IV e spina nel fianco di Urbano VIII. L ...
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Filosofo, teologo, mistico e missionario catalano (Palma di Maiorca 1233/1235 - forse Isola di Maiorca 1315), detto doctor illuminatus. Le sue numerose opere sono scritte in catalano, latino e arabo. Elemento [...] ciència, (1296), mentre vestiva l'abito di terziario francescano; a Parigi, in rapporti con Filippo il Bello, scrisse per lui e per Giovanna di Navarra l'Arbre de filosofia d'amor (1298) e combatté l'averroismo. Compì altri viaggi missionari; con l ...
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s. m. (f. -a) e agg. [lat. amicus, affine ad amare] (pl. m. -ci). – 1. s. m. Chi è legato ad altri da vincoli di amicizia: avere, trovare, perdere, farsi un a.; a. intimo, a. d’infanzia; l’a. del cuore, quello cui si è più intimamente legati...
oratorio2
oratòrio2 s. m. [dal lat. tardo (eccles.) oratorium, der. di orare «pregare»]. – 1. Luogo sacro destinato al culto, talvolta riservato solo a determinate persone della famiglia o della comunità per la quale è stato costruito, in...