Pubblicista e storico (Marsiglia 1801 - Parigi 1872); redattore in gioventù del Quotidien, pose la sua penna al servizio di Luigi Filippo d'Orléans e, avvalendosi della protezione del Guizot, dispose di [...] , che costituisce l'unico pregio delle sue numerose opere (Histoire de la Restauration, 1831; Histoire de la Réforme, de la Ligue et du règne de Henri IV, 1834; L'Europe pendant le consulat et l'Europe de Napoléon, 1839; L'Europe depuis l'avènement ...
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Bibliografo (Siviglia 1617 - Madrid 1684); nominato da re Filippo IV (1654) agente generale degli affari relativi alla corona di Spagna, delle Due Sicilie e dell'Inquisizione, visse a lungo in Italia. [...] Bibliotheca hispana vetus (post., 1696), opere tuttora d'utilissima consultazione, in cui sono raccolti dati concernenti gli scrittori iberici dall'età di Augusto al 1670. È anche autore di una Censura de historias fabulosas (pubbl. postuma, 1742). ...
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Erudito poeta e bibliofilo, cronista di Filippo II (Siviglia 1548 - Las Palmas 1596). La sua maggiore opera è la Historia de la nobleza de Andalucía (1588), di notevole interesse letterario, perché basata [...] di antichi documenti leggendarî, romances e cantares. Fu editore di opere antiche, fra cui si ricorda El conde Lucanor di Juan Manuel (1575); pubblicò anche il Libro de la montería que mandó escrivir el rey D. Alfonso de Castilla y de León (1582). ...
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Scrittore ascetico (Oropesa, Toledo, 1500 - Madrid 1591), agostiniano, consigliere di Carlo V e di Filippo II. Di singolare fecondità e purezza di lingua, scrisse El vergel de oración y monte de contemplación [...] (1551), Regimiento del alma (1556), Las siete palabras de la Virgen (1556), La historia de la reyna Saba (1565), Epistolario cristiano para todo los estados (1567), La suavidad de Dios (1576), Confesiones (post., 1601). Beatificato nel 1882 ...
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Pittore (n. presso Vaglia, Mugello, 1584 - m. Madrid tra il 1663 e il 1665). Formatosi in Toscana, fu poi a Venezia (1600); si trasferì in Spagna (1607), dove ebbe un'ampia committenza fra il clero e gli [...] ordini religiosi; dal 1625 fu anche pittore di corte di Filippo IV. Della sua vasta produzione, di stile arcaico e legata a modelli italiani, notevole il ciclo delle bernardine (1619, convento di Alcalá de Henares). ...
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Attore (Venezia 1675 circa - Parigi 1731); recitò nella compagnia del duca di Parma, poi in quella che sotto la direzione di Luigi Riccoboni (Lelio), nel 1716, il reggente Filippo d'Orléans chiamò a Parigi [...] prima al teatro del Palais-Royal poi in quello dell'Hôtel de Bourgogne. Piacque al pubblico parigino la sua garbata azione scenica nella maschera di Pantalone, da lui preferita. ...
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Storiografo (Lisbona 1542 - Goa 1616). Passò la maggior parte della sua vita nelle Indie di cui, nominato cronista da Filippo II, scrisse con imparzialità e precisione la storia in prosecuzione delle Décadas [...] di J. de Barros. Indagò anche le cause della decadenza del paese nel Diálogo do soldado prático que trata dos enganos e desenganos da India (post., 1790). ...
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Giurista e prelato (Annonay, Ardèche, probabilmente 1280 - Montaud 1348 o 1349). Fu consigliere di Filippo V il Lungo e cancelliere della regina Giovanna; fu vescovo di Nevers (1320), poi di Autun (1322) [...] e cardinale (1331), dopo aver difeso nell'assemblea di Vincennes (1329) la giurisdizione ecclesiastica contro Pierre de Cugnières (il Libellus Petri Bertrandi contiene i documenti della disputa). ...
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Uomo politico ateniese (sec. 4º a. C.), uno dei capi della democrazia radicale tra il 365 e il 325 a. C.; noto soprattutto per essere stato oppositore violentissimo di Filippo II di Macedonia. È creduta [...] di E. l'orazione de Halonneso, 7a delle demosteniche, riferentesi alle trattative per la revisione della pace di Filocrate (346). ...
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Pittore (Palermo 1707 - ivi 1759), allievo di F. Susinno e, a Roma (1731-45), di S. Conca (S. Camillo de Lellis e S. Filippo Neri, 1742, S. Maria Maddalena). Decoratore convenzionale e sfarzoso, eseguì [...] affreschi e dipinti in numerose chiese e palazzi di Palermo ...
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s. m. (f. -a) e agg. [lat. amicus, affine ad amare] (pl. m. -ci). – 1. s. m. Chi è legato ad altri da vincoli di amicizia: avere, trovare, perdere, farsi un a.; a. intimo, a. d’infanzia; l’a. del cuore, quello cui si è più intimamente legati...
oratorio2
oratòrio2 s. m. [dal lat. tardo (eccles.) oratorium, der. di orare «pregare»]. – 1. Luogo sacro destinato al culto, talvolta riservato solo a determinate persone della famiglia o della comunità per la quale è stato costruito, in...