Nacque in Lucca il 14 settembre 1498, da Michele di Pietro Burlamacchi e da Caterina Balbani, ambedue di famiglie lucchesi assai cospicue per antichità, nobiltà e ricchezza. Il padre, mercante, fu spesso [...] d'arme, nemici mortali ai Medici, figli di quel Filippo, che, scannatosi nelle prigioni di Cosimo, aveva invocato liberati concittadini lucchesi. In realtà, il B. non fu nulla di tutto questo. Cattolico e buon credente, desiderò forse la riforma ...
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. Prescindendo dalla iniziativa degli acemeti (v.) in Oriente e di loro imitatori in Occidente (specialmente nella zona della Lorena che fu poi culla dell'adorazione veramente perpetua del SS. Sacramento) [...] suo discepolo, l'eremita Buono da Cremona (morto nel 1542), ne fu valido esecutore e il cappuccino Giuseppe Plantanida da e notte").
In Roma la pratica fu introdotta da S. Filippo Neri che la volle attuata dai suoi congregati della Trinità dei ...
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Il Baltistan, o paese dei Baltì, è uno dei distretti transhimalayani del regno di Jammu e Kashmir, situato fra il Ladak a SE., e i distretti di Astor, di Gilgit e di Hunza-Nagar a NO., e compreso all'incirca [...] profondamente intagliato da valli e gole. Buona parte del territorio a S. dell'Indo, fra esso e il Himālaya, è occupato dall'altipiano ., Thirty Years in Kashmir, Londra 1913; F. De Filippi, La spedizione del duca degli Abruzzi al Karakorum, Bologna ...
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QUESNEL, Pasquier (Paschasius)
Mario Niccoli
Giansenista francese nato a Parigi il 14 luglio 1634, morto ad Amsterdam il 2 dicembre 1719. Laureatosi in filosofia e teologia alla Sorbona, nel 1657 entrò [...] Arnauld (1694), egli fu il capo riconosciuto del movimento. Fatto arrestare da Filippo V di Spagna (maggio sua grazia non resta che il peccato (1); la grazia di Gesù Cristo, principio efficace di bene, è necessaria per ogni buona azione (2); tutto è ...
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D'origine fiorentina, nacque verosimilmente sul principio del sec. XVI, ma è compreso fra i maestri di scuola romana predecessori di Pierluigi da Palestrina. Pubblicò nel 1547 il suo Primo Libro di Madrigali [...] mese. Morì il 25 marzo 1571 nella casa sita nel quartiere fiorentino in fondo alla via Giulia, confortato dal suo concittadino Filippo Neri, e in pratica, fra ciò che il Rinascimento gli poteva offrire di buono e le pratiche religiose necessarie al ...
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Quartogenito del Delfino, figlio di Luigi XV, e di Maria Giuseppina di Sassonia, nacque a Versailles il 9 ottobre 1757. Nel 1773 sposòi Maria Teresa di Savoia, figlia di Vittorio Amedeo III, dalla quale [...] carattere che piacevano ai Francesi. Era pieno di spirito, buono e generoso, aperto e leale. Diede subito un'amnistia Francia, si credette di poter salvare il ramo primogenito dei Borboni; ma Luigi Filippo d'Orléans, nominato luogotenente del regno, ...
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SALÒ (A. T., 20-21)
Giuseppe CARACI
Antonio MORASSI
Cittadina della provincia di Brescia, situata a 75 m. s. m., sulla riva occidentale del Lago di Garda. Ebbe sempre importanza per la sua posizione [...] il centro ha avuto anche un buono sviluppo (da 3693 ab. nel 1861 a 4390 nel 1931; nello stesso periodo il comune il centro più importarite della sponda bresciana del Garda. Il duomo, la cui prima pietra fu posta nel 1453, è architettura di Filippo ...
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MORICONI, Valeria
Biancamaria Mazzoleni
Attrice teatrale e cinematografica, nata a Jesi il 15 novembre 1931. Trasferitasi a Roma, esordisce nel cinema con Gli italiani si voltano, cui seguono parecchi [...] Debutta in teatro nel 1957 con E. De Filippo in De Pretore Vincenzo; e l'anno successivo cui spiccano le difficili prove di La buona persona di Sezuan di B. Brecht nell'estate 1992 all'Expo 92 di Siviglia il "testo cerimonia" di E. Groppoli Don Sand ...
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Generale e uomo di stato dei Paesi Bassi meridionali, nato nel 1510. Fu tra i migliori generali di Carlo V: nel 1553 prese Longwy ai Francesi; nel 1554 fu nominato governatore della città e della contrada [...] il 20 settembre 1567. Una sua lettera a Filippo II dimostra che il processo contro Egmont e Hoorne gli repugnava. Quando, il 4 settembre 1576, il e un traditore. Il duca d'Alba disse che era buono solo a fare il "bonhomme". Piot (Correspondance ...
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MEO PATACCA
Alberto Manzi
. Tipo della commedia italiana, apparso con il poema in ottava rima di Giuseppe Berneri (Meo Patacca overo Roma in feste ne i trionfi di Vienna, Roma 1695), scritto in vernacolo [...] M. P. è entrato soltanto nell'Ottocento, quando Filippo Tacconi e Annibale Sansoni trasportarono sulla scena i tipi alcuni tipici atteggiamenti popolareschi. M. P. è il trasteverino spiritoso e insolente, ma buono di cuore; le sue frasi sono vibrate, ...
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s. m. (f. -a) e agg. [lat. amicus, affine ad amare] (pl. m. -ci). – 1. s. m. Chi è legato ad altri da vincoli di amicizia: avere, trovare, perdere, farsi un a.; a. intimo, a. d’infanzia; l’a. del cuore, quello cui si è più intimamente legati...
tosone
toṡóne s. m. [lat. tonsio -onis «tosatura», der. di tondēre «tosare», prob. attraverso il fr. toison]. – 1. ant. Vello, mantello di ovini e caprini: la conquista del t. (ma più com. vello) d’oro, nella mitologia greca, l’impresa di...