ERCOLANI, Giovanni Battista
Alessandro Porro
Nacque a Bologna il 27 dic. 1817 (secondo alcune fonti 1819) dal conte Filippo e dalla contessa Rosalba de' Lisi. Attratto dagli studi naturalistici, all'età [...] dei morbi contagiosi. I, La peripneumoniabovina ed il vaiuolo arabo nell'uomo, in Giornale di veterinaria, I (1852 ., III [1882], pp. 43-111).
Tuttavia gli studi per cui l'E. raggiunse una vasta notorietà furono quelli sull'anatomia e la fisiologia ...
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TESSARI, Girolamo, detto Girolamo del Santo (Girolamo dal Santo, Girolamo Padovano)
Mattia Vinco
Nacque a Padova, probabilmente nel 1479 circa, stando alla polizza d’estimo presentata da suo padre [...] Pietrogrande, 1939, p. 299, doc. III). Il numero arabo che indica l’età di Battista è di difficile lettura, ma sembra sia 293, 296). Il 2 aprile 1532 gli venne commissionato da Filippo Borromeo per la chiesa di S. Giovanni Battista a Lissaro, ...
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VALENTI, Francesco
Carmen Genovese
Nacque a Palermo il 5 dicembre 1868 da Salvatore e Concetta Mirabile. Il padre, scultore, lavorò alla fine dell’Ottocento nei cantieri di restauro del chiostro di [...] di Mili, di S. Filippo di Fragalà a Frazzanò.
Nel 1924 fu nominato, dopo il periodo di reggenza, soprintendente per l’Arte medievale e moderna della ne continuò la politica di riscoperta dello stile «arabo-normanno». In un’epoca in cui, anche in ...
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CATANIA
EEnrico Pispisa
La storia di Catania è contrassegnata da un avvenimento capitale, vero e proprio spartiacque di grande importanza nelle vicende della città tra XII e XIII sec.: il disastroso [...] compromesso dal sisma del 1169. Come attesta il geografo arabo al-Dimašqī, Federico guardò con più interesse ad Augusta, fra il 1246 e il 1249 due maestri camerari, Filippo e Gualtiero.
Durante l'età di Manfredi il rafforzamento del ceto dirigente fu ...
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SPINOLA, Giorgio
Giampiero Brunelli
SPINOLA, Giorgio. – Nacque a Genova il 3 giugno 1667 da Cristoforo e da Ersilia Centurione, figlia del doge Giovanni Battista. Fu battezzato il 5, cosa che ha tratto [...] un interprete capace di leggere le lettere circolanti in arabo. La corte dello Spinola perseguiva altresì i reati don Carlos di Borbone, figlio di Filippo V di Borbone e di Elisabetta Farnese. Il papa gli diede così l’incarico di far valere i diritti ...
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RUGGERI, Ugo
Giorgio Montecchi
– Nato a Reggio Emilia dal notaio Antonio, fu battezzato il 10 luglio 1455. Nulla è noto della madre.
Nei primi anni Settanta era alunno nel Collegio reggiano di Bologna [...] Rabbi Marochitanus tradotta dall’arabo in lingua latina dal universitari di Filippo Decio e di Bartolomeo Sozzini. Di Filippo Decio pubblicò dell’Emilia, n.s., II (1877), pp. 141 s.; L. Frati, Notizie e documenti di tipografi bolognesi del sec. XV, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Roberto Gamberini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli umanisti cercano una conciliazione, almeno teorica, tra la verità delle sacre [...] tolgano le castagne dal fuoco. Se credi invece che l’uomo sia un pericolo per il proprio simile, vanta nomi di illustri umanisti quali Filippo Buonaccorsi, noto col nome di Callimaco ebraica al pensiero del filosofo arabo medievale Averroè, fino ai ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Antonio Clericuzio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Se il XIII e il XIV secolo sono caratterizzati dalla nascita e dal diffondersi del [...] importanti e rivoluzionarie tecniche edilizie messe in opera da Filippo Brunelleschi nel cantiere per la costruzione del duomo di importanza è l’apporto di Nicolò Leoniceno. Oltre a una buona conoscenza del greco e dell’arabo, Leoniceno sottopone ...
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BASILE, Ernesto
Manfredo Tafuri
Figlio di Giovanni Battista Filippo, nacque a Palermo il 31 genn. 1857; studiò nell'università della sua città sotto la guida del padre, professore di architettura, del [...] , costruì nel 1898 le ville Paternò e Igea a Palermo, che segnano, specie l'ultima, un'importante svolta nelle sue esperienze: all'ispirazione ancora arabo-normanna e rinascimentale si unisce infatti una rigorosa semplificazione formale e una libertà ...
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Nome (derivato dal lat. Mauri, abitanti della Mauritania), con cui gli Spagnoli designarono gli invasori musulmani che occuparono la maggior parte della Penisola Iberica dal 711 fino alla caduta di Granada [...] (1492), ultimo caposaldo del dominio arabo in Spagna. I M. o Moriscos rigore. La rinnovata persecuzione sotto Filippo II provocò (1566) la l’editto di espulsione del 1609 migliaia di musulmani si rifugiarono nell’Africa del Nord, con grave danno per l ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...
rilancista
s. f. e m. e agg. Nel linguaggio politico e mediatico, chi, che rilancia, ripresenta come rinnovati programmi, obiettivi, parole d’ordine e simili. ♦ Maestro del gioco pesante nei meandri della politique politicienne, rilancista...