COCCHI, Antonio
Ugo Baldini
Nacque il 3 ag. 1695 a Benevento da Giacinto, di Borgo San Lorenzo nel Mugello, e da Beatrice Bianchi di Baselice, nel Beneventano. Il padre si trovava in Campania per curare [...] antico, e si dedicò anche all'arabo ed all'ebraico. In questo suo come la cronaca coeva d'un viaggio di Filippo il Bello nelle Fiandre, e ne dette la e naturali, XXIV (1933), 7-8, pp. 143-48; L. Berra, Due lettere inedite del medico A. C. in favore ...
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BRIGNOLE SALE, Anton Giulio
Gaspare De Caro
Nacque a Genova il 23 giugno 1605, da Giovan Francesco, che fu doge nel 1635, e da Geronima di Giulio Sale. Per testamento del nonno materno, privo di discendenza [...] quattro sonetti per La cortigiana frustata.
L'audacia di certe pagine delle Instabilità mosse degli ultimi anni del regno arabo di Granada -, tradisce largamente B. nel marzo del 1645alla presenza di Filippo IV, estratto da una lettera dello stesso ...
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Scrittore e diplomatico spagnolo (Granada 1503 - Madrid 1575). È una delle figure più eminenti della cultura spagnola del sec. 16º, perfetta incarnazione dell'aristocratico rinascimentale, soldato e uomo [...] perfezionò nella conoscenza del greco, ebraico e arabo. Passò quindi in Italia, cavaliere nell lirica italiana e castigliana antica. L'opera sua più importante è la sulla sollevazione dei moti granadini contro Filippo II. Nella sua imparzialità non ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] tempo, magari attraverso intermediari arabi, e tutt'altro che nel '28, Filippo Scolari pubblicava un' MELLONE, De Causis , in ED, II, pp. 327-9.
[60] Cfr. M. CRISTIANI, Dionigi l'Areopagita (Pseudo), in ED, II, pp. 460-2.
[61] Cfr. pp. 222-3.
[62] ...
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Tradizioni ecclesiastiche e letterarie copte ed etiopiche
Paola Buz
Alessandro Bausi
La tradizione copta e quella etiopica rappresentano due momenti della cristianità alessandrina: la prima quello [...] della Candace a opera di Filippo e Andrea e un’immagine di Gregorio l’Illuminatore, in un coerente 2012, pp. 1-28 (Byzantium, Ethiopia, and the Jewish Kingdom of South Arabia).
72 EAE: M.-L. Derat, s.v. Lalibäla, III, pp. 477-480; J. Mantel-Niećko ...
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Specula principum in Età moderna
Patrizio Foresta
Gli specula principum appartengono a un genere letterario di tipo didattico, che ha per oggetto precipuo il retto comportamento dei regnanti e la loro [...] nell’antico Egitto, nell’India, in Cina e nel mondo arabo, conosce i suoi modelli classici nella Ciropedia di Senofonte, nelle imperiali. Nel 1640, l’anno in cui esce a Monaco l’Idea, diviene plenipotenziario generale di Filippo IV alla dieta di ...
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Prosatori Minori del Trecento, Scrittori di religione – Introduzione
Don Giuseppe De Luca
I. La letteratura in volgare italiano del secolo decimoquarto è letteratura di estate colma, non solamente nelle [...] di un Filippo Argelati, restano all'inizio di ogni ricerca posteriore.
Sulla fine del Settecento e per tutto l'Ottocento, dapprima , le versioni dei Padri greci, le versioni dall'arabo e dalle altre lingue orientali, ecco i problemi massimi ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Scienza e cultura popolare
Tony Hunt
Scienza e cultura popolare
Nonostante le difficoltà di definire e di giustificare l'espressione [...] attribuita al normanno Jean Pitart (1230 ca.-1328), chirurgo di Filippo IV il Bello dal 1298 e in seguito di Carlo di Valois il Libro de Calatarrama, tradotto dall'arabo in ebraico e poi in spagnolo. L'astragalomanzia è rappresentata da una serie di ...
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Poesia latina
Edoardo D'Angelo
L'età sveva può essere definita, per l'Italia meridionale, l'età del trionfo definitivo della latinità, nel suo secolare incontro-scontro con le altre civiltà e lingue [...] alle vicende delle traduzioni di testi filosofici e scientifici dall'arabo, dal greco, dall'ebraico), ma che finì col Primate, Archipoeta, Alano di Lilla, Filippo il Cancelliere, Walter Map, ecc.). L'imitatio medievale, anche quella derivante dalla ...
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CATTANEO (Cataneo), Giovanni Maria (Mario)
Gianni Ballistreri
Nacque nella seconda metà del sec. XV a Novara; indirizzatosi agli studia humanitatis, compì la sua educazione sotto la guida di Giorgio [...] sulla prima crociata e sul mondo arabo: il 15 mov. 1516 egli prese l'Historia regum Britanniae, e cioè l'attuale Vat. lat. 2005, contenente anche l'Historia Hierosolymitana di Roberto di Reims; il 27 sett. 1518 restituì un Corano, avuto da Filippo ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...
rilancista
s. f. e m. e agg. Nel linguaggio politico e mediatico, chi, che rilancia, ripresenta come rinnovati programmi, obiettivi, parole d’ordine e simili. ♦ Maestro del gioco pesante nei meandri della politique politicienne, rilancista...