Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il linguaggio della scultura barocca, creato a Roma dal genio di Bernini, si afferma [...] Oratory di Londra).
Una intensa e originalissima stagione barocca prende avvio a Genova da quando, nel 1661, FilippoParodi, il maggiore scultore locale, fa ritorno da un lungo soggiorno romano e contemporaneamente giunge in città un grandissimo ...
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"Un'ordinaria forma non alletta". Arte, riflessione sull'arte e società
Lionello Puppi
Ruggero Rugolo*
Il Seicento rappresenta nella complessa compagine della storia di Venezia l'estrema grande occasione [...] si scontrava con ragioni di ordine politico e cronologico. Non sembrava forse conveniente al senato - che, per mano di FilippoParodi e dello stesso Gaspari, aveva pure fatto erigere al medesimo doge un sontuoso monumento e un arco trionfale in ...
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PIOLA
Daniele Sanguineti
– Famiglia di pittori attivi a Genova dagli ultimi decenni del Cinquecento fino alla prima metà del Settecento.
Dei tre figli di Geronimo (morto nel 1621), di professione sarto [...] vedova di Bernardo Scaglioso. Il 5 aprile 1680 fu pagato per aver dipinto il Cristo morto in legno, realizzato da FilippoParodi su commissione di Orietta Spinola per la chiesa di S. Luca.
Circostanziate notizie consentono di datare in un momento ...
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Le arti del Veneto
Giovanna Baldissin Molli
Unità e molteplicità, ricercata bellezza, tecnica scaltrita, materiali differenziati, consapevolezza e autoreferenzialità caratterizzano la storia delle arti [...] il bolognese Clemente Molli, il luganese Bernardo Falconi e soprattutto il fiammingo Juste Le Court e il genovese FilippoParodi. Sicché, per scegliere le realizzazioni più note e significative del barocco, si dovranno ricordare almeno i complessi ...
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DE ROSSI (de' Rossi, de Rossi, de Rubeis), Angelo
Helga N. Franz-Duhme
Nacque nel 1671 a Genova da un artigiano di nome Luca; non sono attestate parentele con altri artisti omonimi. Sin da piccolo aveva [...] dimostrato un certo talento nel modellare e nel 1680-81 fu mandato a bottega da FilippoParodi, lo scultore che insieme con Pierre Puget per primo tradusse il linguaggio barocco romano in forme tardobarocche.
Il fatto che il D. potesse conferire al ...
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MARAGLIANO, Anton Maria
Daniele Sanguineti
Nacque a Genova da Luigi, di professione fornaio, e da Monica Maragliano. Fu battezzato nella locale chiesa di S. Stefano il 18 sett. 1664. Lo zio Giacomo [...] contatto con la poetica barocca divulgata dagli amici pittori e scultori in marmo, fra i quali spicca, oltre a FilippoParodi, anche il marsigliese Pierre Puget, propagatore del linguaggio berniniano a Genova, che fu, secondo un'annotazione di Ratti ...
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PONZANELLI, Giacomo Antonio
Fausta Franchini Guelfi
PONZANELLI (Ponsonelli), Giacomo (Jacopo) Antonio. – Nacque a Carrara nel 1654 da Giovanni, scultore in marmo di una famiglia di marmorari documentati [...] parrocchiale di Carrù.
Morì a Genova a 81 anni il 31 settembre 1735 e fu sepolto nella tomba di famiglia di FilippoParodi nella chiesa genovese di S. Teodoro (distrutta).
Fonti e Bibl.: C.G. Ratti, Storia de’ pittori, scultori et architetti liguri e ...
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GILARDI, Pietro
Andrea Spiriti
Figlio dell'orafo di Bruxelles Anatalo Girard, nacque a Milano il 17 ott. 1677, nella parrocchia di S. Michele al Gallo.
La localizzazione milanese è sintomatica, trattandosi [...] di S. Ricci, l'incarico venne affidato nel luglio 1723 al G., risultato vincitore su Giovanni Battista Sassi e FilippoParodi: la scelta indica il maggior interesse della committenza per l'equilibrio formale del G. fra classicismo e rococò, rispetto ...
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GASPARI, Antonio
Lorenzo Finocchi Ghersi
Poche sono le notizie certe sul G., figlio di Giovanni, nato probabilmente poco prima del 1660 in Veneto, forse non a Venezia. Dovette ricevere una prima formazione [...] G. in senso barocco e berniniano, in particolare, non dovette essere di poco conto l'influenza del rapporto con lo scultore FilippoParodi, giunto a Venezia su invito dei Morosini, famiglia per la quale lo stesso G. sarebbe stato chiamato a dare il ...
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MAZZA, Giuseppe Maria
Francesca Sinagra
– Nacque a Bologna il 13 maggio 1653 da Camillo, scultore, e da Desideria Piccinini.
Stando al biografo Zanotti (p. 4), il primo apprendistato avvenne tuttavia [...] nel mercato della Serenissima un’alternativa forte ai modi ancora radicati della scultura di Giusto Le Court e di FilippoParodi.
Nel 1705 ricevette pagamenti dalla famiglia veneziana dei Manin per una Venere in marmo, dispersa, celebrata come opera ...
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