BRIVIO, Delfino
Massimo Miglio
Figlio di Delfino, non si conosce l'anno della sua nascita. Già nel 1365 era, sembra, familiare di Urbano V. Dovette poi intraprendere la carriera delle armi e divenire [...] viaggio di ritorno dalla Spagna dove era andato a comperare mule per conto di Bernabò B. Corio, Historia di Milano..., Mediolani 1503, c. 217v; F. Cognasso, Il ducato visconteo da Gian Galeazzo a Filippo Maria, in Storia di Milano, VI, Milano ...
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CARAFA, Diomede
Carla Russo
Nacque nel 1520 da Giovanni Tommaso conte di Cerreto e da Dianora Caracciolo dei signori di Pietralcina. Rimasto orfano del padre, che era stato ucciso in duello, egli ebbe [...] fedeltà il C. fu chiamato in Spagna da Filippo II che gli conferì, il 6 apr. 1558, il titolo di duca di Maddaloni e una pensione annua di 6.000 ducati. Il 10 apr. 1560 venne nominato governatore di Terra d'Otranto e di Bari. Morì a Lecce l'11 luglio ...
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BONRIZZO, Daniele
Angelo Ventura
Nato a Venezia in anno non precisato, figlio di un Alvise, appartenente al ceto dei cittadini originari, fu assunto nella cancelleria ducale della Repubblica veneta, [...] di seguire Carlo V in Germania, dove poi fu raggiunto dall'ambasciatore Bernardo Navagero. È di causa dell'inizio delle ostilità tra Francia e Spagna. Certo non era a Milano che si si fece premura di trasmettere regolarmente a Filippo II i ...
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ACCIAIUOLI, Filippo
Clementina Rotondi
Figlio di Ottaviano e di Maria di Donato Acciaiuoli, nacque a Roma nel 1637. Studiò nel Seminario Romano, ove si distinse per la sua intelligenza e per il suo [...] una nave, passò in Inghilterra, e di qui, dopo aver costeggiato la Francia e la Spagna, visitò i porti più importanti del , p. 14; A. Ademollo, I teatri di Roma nel sec. XVIII,Roma 1888, pp. 119-135; V. Malamani, Il teatro drammatico, le marionette e ...
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assolutismo
Modello politico di regime monarchico, nel quale il sovrano esercita un potere non vincolato alle leggi positive (absolutus; legibus solutus) e libero sia rispetto a istanze rappresentative [...] il superamento della tradizionale concezione del potere, definendo il concetto di sovranità, intesa come pienezza e unicità del potere statuale, e tra le varie realtà. In Spagna l’a., affermatosi già con Carlo V e Filippo II, convisse a lungo con ...
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ASINARI di San Marzano, Ermolao
Walter Maturi
Cavaliere, poi conte di San Marzano, nacque a Costigliole d'Asti nel 1800 dal marchese Filippo Antonio e da Polissena della Chiesa di Cinzano. Datosi anche [...] Spagna come segretario di legazione del ministro C. Solaro Della Margherita. Passò quindi a Vienna e resse interinalmente quell'ambasciata per qualche tempo, cercando invano di europea in Italia dal 1814 al 1861, V, Torino 1869, pp. 47, 137; ...
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AVALOS, Carlo d'
Gaspare De Caro
Nacque a Milano nel 1541, sestogenito di Maria d'Aragona e di Alfonso, governatore dello Stato di Milano. Carlo V, che in quel tempo preparava nella città lombarda la [...] Spagna a chiedere rinforzi.
Dal 1575 l'A. fu nuovamente in Sicilia come comandante della cavalleria leggera e nel 1578 entrava a far parte del Consiglio del patrimonio di 'incoronazione diFilippo III.
Torquato Tasso, che fu amico suo e di altri della ...
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Valtellina, guerra di
Guerra combattuta tra il 1620 e il 1626, nel contesto della guerra dei Trent’anni, che coinvolse la SpagnadiFilippo IV e la lega costituita da Venezia, Carlo Emanuele I di Savoia [...] riformati che furono uccisi a centinaia. La Spagna invase la V. e l’obiettivo delle forze contrapposte, più che la risoluzione della questione religiosa, era il controllo militare della regione, punto di passaggio cruciale tra i domini asburgici del ...
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Figlia (Lisbona 1503 - Toledo 1539) di Emanuele I re di Portogallo e di Maria di Castiglia, sposò nel 1526 il cugino Carlo V e fu madre diFilippo II e degli infanti don Giovanni, don Ferdinando e Maria. [...] Pur avendo la reggenza nei periodi di assenza di Carlo V, non ebbe alcuna parte nelle vicende politiche del suo regno. ...
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giudice
giùdice (letter. ant. iùdice) s. m. [lat. iūdex -dĭcis, propr. «colui che dice il diritto», comp. di ius «diritto» e tema di dicĕre «dire»]. – 1. a. Nel sign. più ampio, chi giudica in atto, o ha l’ufficio, l’autorità, la competenza...
mezzo1
mèżżo1 agg. [lat. mĕdius]. – 1. a. Di ogni cosa che (per numero, quantità, grandezza, volume, massa, durata, valore, ecc.) è o si considera la metà dell’intero: m. dozzina, m. migliaio; m. battaglione; m. risma di carta; m. metro, m....