Manetti, Giannozzo
Pier Giorgio Ricci
Scrittore (Firenze 1396-Napoli 1459) di potente levatura politica, economica, culturale. Nel 1453 fu costretto all'esilio da Cosimo de' Medici, e passò l'ultima [...] la seconda di G.L. Passerini, con corredo d'introduzione e di note (Le vite di D. scritte da Giovanni e FilippoVillani, da Giovanni Boccaccio, Leonardo Aretino e G.M., Firenze 1917). Utili indicazioni bibliografiche sul M. sono state raccolte da F ...
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Tedaldo della Casa
Raffaelr Giglio
Umanista, appartenente all'ordine dei Minori francescani, legato da rapporti di amicizia con Boccaccio, Coluccio Salutati, FilippoVillani, Francesco da Buti, Lapo [...] deorum e per intero il De Casibus virorum illustrium.
In questa sede lo ricordiamo come possessore del codice Villani che ebbe in dono da F. Villani (attuale Laurenziano Santa Croce XXVI sin. 1) e lasciò in eredità alla biblioteca di Santa Croce, da ...
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Malpaghini, Giovanni
Gianvito Resta
Letterato, nato a Ravenna nel 1346; nel 1363 lasciò la sua città per non ben chiariti motivi politici e si rifugiò a Venezia, dove studiò alla scuola di Donato degli [...] tempo in Firenze " Rethoricen et Auctores Maiores et aliquando librum Dantis ", succedendo nella cattedra dantesca a FilippoVillani. Si trattò certamente, come risulta anche dall'aliquando, della consueta lettura tenuta per tradizione nei giorni ...
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Chiose Ambrosiane
Francesco Mazzoni
Chiose latine contenute nel codice c. 198 inf. della Biblioteca Ambrosiana di Milano, adespote nonostante l'explicit finale (dove però il menante ha omesso di registrare [...] manifestamente il Proemio (postulato dal tenore di alcune chiose) mentre altre postille forse risentono delle chiose di FilippoVillani.
Chiunque sia stato, l'autore mostra di avere una certa conoscenza della tradizione precedente: da Iacopo all ...
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Bandini, Domenico
Aurelia Accame Bobbio
Umanista (Arezzo 1335 circa - 1418). Nella sua enciclopedia, Fons memorabilium universi (parte V, volume III, libro I, De viris claris, a cc. 128-129), il B., [...] sua opera e nella sua età. Attinge ecletticamente dal Boccaccio, da Benvenuto da Imola, dal Petrarca, ma soprattutto da FilippoVillani (De orig. civ. Florentiae et de eiusdem famosis civibus), non senza qualche notazione sua. Se da Benvenuto accetta ...
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BASTARI, Guicciardo
Luciano Petech
Fiorentino, vissuto alla corte dei khān di Persia alla fine del sec. XIII. Un passo di una cronaca imprecisata, citato da D. M. Manni, informa che all'epoca del giubileo [...] M. Manni, Osservazioni istoriche circa i sigilli antichi dei secoli bassi, XXX, Firenze 1786, pp. 94 s.; Cronache di Giovanni, Matteo e FilippoVillani, a cura di A. Racheli, I, Trieste 1857, l. VIII, cap. 35, p. 181; G. Soranzo, Il papato, l'Europa ...
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Marchesini, Umberto
Andrea Ciotti
Studioso (Verona 1865 - Ospedaletti Ligure 1911). Dopo avere compiuti gli studi a Padova, ove si laureò nel 1887, fu allievo del Rajna a Firenze. Per un breve periodo [...] Storico Italiano " s. 5, II (1888); Un codice sconosciuto del commento di Pietro di D., in " Bull. " XII (1892); FilippoVillani pubblico lettore della D.C. in Firenze, Firenze 1895; Documenti inediti su Albertino Mussato, in " Il Propugnatore " n.s ...
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arzanà
Dall'arabo dār sinā‛a, "casa di costruzione", " arsenale ", in If XXI 7; è la forma prevalente negli antichi codici fiorentini della Commedia e in molti tra i settentrionali, e quasi certamente [...] da D. rispetto a quelle invalse nelle testimonianze manoscritte più tarde (‛ arsenal ', oggi comune, appare nel codice di FilippoVillani, sull'estremo limite del sec. XIV; la forma latinizzata ‛ arsanato ' o ‛ arsanata ' in manoscritti della seconda ...
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Piendibeni, Francesco
Notaio, di Montepulciano (secc. XIV-XV); scolaro di Pietro da Moglio; successe a FilippoVillani nel cancellierato di Perugia; fu scrittore apostolico e, sotto l'antipapa Giovanni [...] XXII, divenne arciprete di Montepulciano, infine vescovo di Arezzo (dal 1414 al 1433).
A lui si deve il codice Vaticano Palatino 1729, che ci ha tramandato, oltre al Buccolicum carmen del Petrarca e alla ...
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Nacque, secondo maschio, da Carlo I d'Angiò e da Beatrice di Provenza circa il 1256. Guglielmo II di Villehardouin principe di Acaia, vinto dai Greci a Pelagonia (ottobre 1259), rimasto prigioniero, poi [...] col fratello maggiore. Dopo altri due anni, dal cognato Filippo di Courtenay (figlio di Baldovino) ricevette anche, ma non di Tessalonica. Ma, colto da grave infermità (secondo Giov. Villani, nel "tendere uno balestro"), si recò a Pozzuoli per quelle ...
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