Donati, Sergio
Serafino Murri
Sceneggiatore, nato a Roma il 13 aprile 1933. Per oltre vent'anni della sua ricca carriera D. è stato una delle figure di riferimento (spesso insieme a Luciano Vincenzoni) [...] delle tasse, ufficio delle imposte (1971), il western all'italiana Amico stammi lontano almeno un palmo (1972), e il filmcarcerario Dio, sei proprio un padreterno! (1973) con Lee Van Cleef. Nello stesso periodo, D. scrisse soggetto e sceneggiatura ...
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Parker, Eleanor (propr. Eleanor Jean)
Anton Giulio Mancino
Attrice cinematografica e televisiva statunitense, nata a Cedarville (Ohio) il 26 giugno 1922. Avvenente e grintosa, negli anni Quaranta e [...] di W.S. Maugham firmata da John Cromwell. E fu proprio l'esperto Cromwell che la diresse nel melodrammatico filmcarcerario al femminile Caged (1950; Prima colpa), facendole ottenere la prima nomination all'Oscar per il ruolo della giovane moglie ...
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NERO, Franco
Guglielmo Siniscalchi
Nome d'arte di Franco Sparanero, attore cinematografico e teatrale, nato a San Lazzaro Parmense (Parma) il 23 novembre 1941. Caratterizzato da un fisico atletico e [...] ‒ e diretto da Damiani, negli anni Settanta N. fu anche protagonista di L'istruttoria è chiusa: dimentichi (1971), filmcarcerario dove interpreta un architetto in attesa di giudizio, e dei drammi giudiziari a sfondo politico e sociale Confessione di ...
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Giallo, genere
Mario Sesti
Genere letterario caratterizzato dalla rappresentazione di un evento criminoso e dalla narrazione di un'inchiesta, il cui inizio tradizionalmente si fa risalire alla metà [...] . Il giallo nel cinema si colloca all'interno di un macrogenere, il poliziesco, che comprende anche il noir, il filmcarcerario, il film di spionaggio, e in parte quello giudiziario. In comune con questi ha l'interesse per il conflitto tra legalità e ...
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Taviani, Vittorio e Paolo. - Registi cinematografici italiani (Vittorio, San Miniato 1929 - Roma 2018; Paolo, San Miniato 1931 - Roma 2024). Dopo aver collaborato con V. Orsini soprattutto come documentaristi, [...] i due registi hanno diretto Cesare deve morire, dramma carcerario ambientato a Rebibbia che nello stesso anno è stato insignito due maggiori premi ai David di Donatello, quelli di miglior film e di migliore regista. Nel 2015 sono tornati alla regia ...
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Regista e attivista iraniano per i diritti umani (n. Shiraz 1972). Dopo aver studiato sociologia all'Università di Shiraz e la formazione in montaggio cinematografico nell'ateneo di Teheran, ha debuttato [...] con il film Gagooman, in cui ha piegato il mezzo espressivo visuale per additare le atrocità del sistema carcerario iraniano. reclusione per collusione contro la sicurezza nazionale; il film ha ricevuto il Premio speciale per la miglior sceneggiatura ...
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Israele
Sergio Di Giorgi
Cinematografia
La storia del cinema israeliano è legata inestricabilmente alle travagliate vicende storiche e politiche che, dalla nascita ufficiale del movimento sionista (1897) [...] Uri Barbash valica gli stilemi del genere carcerario, descrivendo, con grande intensità e caratterizzazione dei anni Novanta. Dopo aver diretto per circa un ventennio commedie burekas e film di satira sociale, Dayan ha girato nel 1992 Ha-Ḥayim ῾al-pi ...
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De Sica, Vittorio
Bruno Roberti
Nicoletta Ballati
Regista e attore teatrale e cinematografico, nato a Sora il 7 luglio 1901 e morto a Neuilly-sur-Seine (Île-de-France) il 13 novembre 1974. Grande autore [...] guerra, utilizzando il senso tragico dell'azione per un atto d'accusa contro il sistema giudiziario e carcerario minorile. A partire da questo film e nella sua fase neorealista, D. S. adottò la pratica di ricorrere a interpreti presi dalla strada ...
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Biografico, film
Renato Venturelli
Detto anche biopic (biographical picture), comprende quei film che rievocano la vita di personaggi realmente vissuti, rielaborandola in modo più o meno romanzesco. [...] di questo ciclo di 'grandi figure borghesi'. Secondo Rick Altman (Film/Genre, 1999, pp. 139-40) fu proprio sul finire del Alcatraz) di John Frankenheimer, esempio di f. b. carcerario. Nello stesso periodo, la progressiva ricerca di superproduzioni ...
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Turchia
Roberto Silvestri
Cinematografia
Singolare e contraddittorio è stato lo sviluppo storico del cinema turco, pesantemente condizionato da gravi e antichi problemi sociali, economici, etnici (il [...] più longevo ed eclettico dei registi turchi, realizzando oltre cento film di tutti i generi, (da Selvi boylum al yazmalım stato militare, fuggì in Europa dove portò a termine il dramma carcerario Le mur (1983; La rivolta).
Ali Özgentürk (Hazal, 1980; ...
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