Lavoro e culture sindacali nel Veneto
Alessandro Casellato
Gilda Zazzara
Lo straordinario Veneto sindacale
Quando, nel 1984, Giorgio Roverato scrisse del Veneto come della terza regione industriale [...] quieto ma sempre problematico» (G. Zazzara, Tipi da Film. Conversazione con Franco Bentivogli e Gigi Agostini, «Venetica», contro la nocività si avvalgono del contributo di un collettivo di obiettori di coscienza destinati al servizio civile presso ...
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Voci e immagini della fede: radio e tv
Federico Ruozzi
Nuove forme di comunicazione religiosa crescono
Media di massa per una società di massa: modernizzazione dell’antimodernismo
L’annuncio del messaggio [...] una popolarità di cui solo le sequenze in bianco e nero dei filmati d’epoca riescono a restituire la forza e l’imponenza. Il suo forme di apostolato moderno, supportate anche per questo dalle collette dei fedeli italiani e dei vari episcopati, a cui ...
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Le culture popolari e l'impatto con le regioni
Pietro Clemente
Il punto di partenza
Culture popolari, l’impronta iniziale La storia che si cercherà di rappresentare ha i ritmi e i cambiamenti di scenario [...] , oltre ai contadini e ai braccianti); Bertolucci per il suo film Novecento utilizzò strumenti di lavoro e memorie del museo Guatelli. Altri A Siena per molti anni è stato un grande rito collettivo quello di acquistare «La Nazione» un certo giorno d’ ...
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La forza delle relazioni informali nella vita collettiva: riflessioni sul Mezzogiorno
Fortunata Piselli
Questo saggio è frutto di un lavoro di riflessione sulle relazioni informali di parentela, amicizia, [...] religioso e alcune persone impegnate in politica hanno promosso una colletta nel giro dei parenti, amici e conoscenti e hanno raccolto 2008 ha offerto un biglietto gratis per il nuovo film di Carlo Verdone ai bambini e ragazzi che avessero portato ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] cinema: un'industria capace di sfornare 'prototipi in serie' (ogni film è unico, e tuttavia assomiglia a ciò che si è già visto di qui l'importanza dei generi), basata su un lavoro collettivo ben coordinato dalla casa di produzione (il producer è la ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] miniaturizzata e individuale del kinetoscopio a quella, ingigantita e collettiva, della proiezione su grande schermo (The Mary Irwin di bellezza. Oltre che un trionfo dello sport, tale film fu però anche un trionfo del Kitsch e della retorica nazista ...
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La memoria dei bombardamenti nelle regioni del Nord Italia
Claudia Baldoli
Recenti contributi storiografici hanno messo in luce la difficoltà incontrata da storici e da associazioni pubbliche nel discutere [...] parte dell’identità nazionale, grazie a letteratura, film, documentari e insegnamento nelle scuole. Anche se
G. De Luna, Torino in guerra: la ricerca di un’esistenza collettiva, in L’Italia in guerra 1940-1945, «Annali della Fondazione Luigi ...
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Memorie di guerra sul confine italo-jugoslavo: narrazioni individuali, pubbliche, politiche
Alessandro Cattunar
Memorie ‘lunghe’
Divisa, antagonista, plurima, segmentata, anomica: la parola memoria [...] della proiezione al Festival di Venezia nel 1997 del contestatissimo film di Renzo Martinelli.
La Risiera di San Sabba e diviso sia politicamente che nei processi di costruzione di una memoria collettiva (cfr. Di Gianantonio et al. 2005, pp. 234-39 ...
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Folklore
Alan Dundes
Introduzione
Il termine 'folklore' designa sia un complesso generico di materiali della tradizione (miti, leggende popolari, racconti, proverbi, indovinelli, superstizioni, giochi, [...] cultura di massa si intende quella divulgata dai media come film, programmi televisivi, fumetti, e include generi come la non è necessario postulare l'esistenza di un inconscio collettivo per spiegare le concezioni della madre nelle diverse ...
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Costantino dopo i Lumière
L’imperatore cristiano nel cinema e nella televisione
Federico Ruozzi
Fin dalle origini del cinema, gli sceneggiatori hanno attinto dai racconti biblici soggetti che sono diventati [...] a radicare in modo metonimico nell’immaginario collettivo del suo pubblico l’idea dell’epoca dramma storico di Darga (o Draga) e sceneggiato da Giovanni Alessio34.
Il film è diviso in tre parti e 32 quadri; dopo aver portato lo spettatore ...
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arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...
mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...