Il «diritto» di accesso
Mario R. Spasiano
Dall’analisi delle più recenti posizioni giurisprudenziali e dottrinali emerge l’insoddisfazione per la parzialità dei risultati conseguiti dal tradizionale [...] degli alunni e degli insegnanti che avevano preso parte al film. Per quanto maggiormente rileva in questa sede, l’amministrazione la sussistenza di una posizione consistente in un interesse collettivo o diffuso4, in un’aspettativa di diritto e, in ...
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Esperienza d'artista
Renzo Vespignani
Molti anni fa ‒ io ne avrò avuti una ventina ‒ disegnavo dal vero nel cortile di una casa sfasciata nella zona romana di S. Lorenzo (o in qualche altro luogo di [...] riconoscerci. Più che un'immagine ferma, e controllabile, un film; o meglio, quello che i montatori cinematografici chiamano anello a garanzia di irresponsabilità personali, e dell'inconscio collettivo che però è sempre disposto a tutto). Ogni quadro ...
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Adriana Polveroni
Musei del 21° secolo
«È il pubblico che si espone all’arte e non viceversa» (Gino De Dominicis)
Superluoghi dell’arte contemporanea
di Adriana Polveroni
28 maggio
Con l’inaugurazione [...] Pompidou di Parigi, per ascoltare un concerto, vedere un film, per partecipare a un incontro culturale o a una performance dell’architettura come motore forte per la creazione del rito collettivo della visita al museo: il Centre Pompidou, iniziato nel ...
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Tifo
"Giovinotti, non esageriamo!
(E sia detto anche alle ragazze)"
(Achille Campanile)
Spettatori e/o tifosi
di Nicola Porro
14 aprile
Una circolare del capo della Polizia Gianni De Gennaro, emanata dopo [...] euforia per una vittoria quanto l'elaborazione del lutto collettivo per una sconfitta vengono poi generalmente ricondotte senza traumi spettatori più dell'assistere a un concerto rock o a un film di azione.
È però la categoria d), quella che associa ...
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Critica cinematografica
Bruno Roberti
Quadro generale e sviluppo storico
di Daniele Dottorini
La storia della c. c. si è sviluppata parallelamente alla storia del cinema, spesso accompagnandone (o [...] teorie del cinema) si è caratterizzata per un approccio che vede nel film un oggetto complesso, luogo di formazione e di espressione simbolica dell'immaginario collettivo di una cultura. In tale prospettiva, l'opera cinematografica non rimanda tanto ...
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I giornali nell’era di Internet
Ezio Mauro
Il cittadino consapevole
Per capire come cambiano i giornali, in questo mondo dominato da Internet, dobbiamo innanzitutto domandarci qual è oggi il rapporto [...] del mestiere, la durata effimera di un lavoro complesso e collettivo, che obbliga ogni mattina l’intera redazione a ricominciare da le entrate per libri, CD musicali, DVD con film famosi, provocando una trasformazione irreversibile delle aziende dei ...
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Realtà e finzione nell’arte contemporanea
Luca Panaro
Il crescente rapporto tra realtà e finzione nel mondo d’oggi, o meglio la straordinaria capacità della finzione di diventare realtà, emerge con [...] storici reinventati da Kuśmirowski stimolano più la memoria collettiva o sociale che quella individuale, così come accade Brooklyn compiuta nel 1972 da John Wojtowicz, resa celebre dal film di Sidney Lumet Dog day afternoon (1975; Quel pomeriggio di ...
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Sport e musica nella storia
Federico Del Sordo
L'incontro di due mondi
L'origine della molteplicità di relazioni fra attività sportive e musica va ricercata in senso generale nel significato che le [...] ‒ più che in passato ‒ mode e periodi della vita collettiva caratterizzati da alcuni aspetti del consumo di massa (Borgna 1992, e R. Simoni), così come il tema della colonna sonora del film di Hugh Hudson Momenti di gloria (1981), con la quale il ...
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La critica cinematografica
Daniele Dottorini
Il cinema, sin dalla sua nascita, ha sempre prodotto discorsi. La sua apparizione, la sua trasformazione e la sua penetrazione all’interno della coscienza [...] modelli a volte ingiustamente caduti nell’oblio dell’immaginario collettivo. Riviste come la statunitense «Asian cult cinema» critico Denis Lévy, con l’intento di ripensare il cinema e i film che costituiscono la sua storia come opere d’arte, vale a ...
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Lo spettatore e le nuove pratiche della visione
Mariagrazia Fanchi
Nell’arco di pochi anni, con una rapidità che non ha eguali nella storia delle tecnologie, la digitalizzazione dei sistemi di comunicazione [...] è esemplare della trasformazione che sta investendo il ciclo di vita del film; e così pure è esemplare la diffusione di modalità di fruizione a caso per lungo tempo considerato come un soggetto collettivo, non meglio identificato) e che si pone con ...
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arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...
mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...