Nome d'arte di Alida Maria Laura Altenburger, attrice cinematografica e teatrale, nata a Pola (od. Pula, in Croazia) il 31 maggio 1921. Di rara bellezza (incarnato luminoso, corporatura longilinea, occhi [...] di sé stessa all'episodio di Gianni Franciolini nel collettivo Siamo donne (1953), fu definitivamente consacrata attrice di stesso periodo recitò per registi francesi, comparendo tra gli altri in film come Les miracles n'ont lieu q'une fois (1951; I ...
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Warhol, Andy (propr. Warhola, Andy)
Daniela Daniele
Pittore, grafico e regista cinematografico statunitense, di origine ucraina, nato a Pittsburgh il 6 agosto 1928 e morto a New York il 22 febbraio 1987. [...] fotogrammi che irrompe a fine sequenza come un difetto di pellicola. Tutti i film di W. sono in 16 mm, in bianco e nero e hanno altrettanto importante del fuori scena, dando all'opera un carattere collettivo di happening. Ma il cinema di W. è anche e ...
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Chevalier, Maurice
Morando Morandini
Cantante e attore cinematografico francese, nato a Parigi il 12 settembre 1888 e morto ivi il 1° gennaio 1972. Il sorriso assassino, l'atteggiamento sornione, l'allegria [...] di Ménilmontant, simbolo della Parigi popolare nell'immaginario collettivo, e patria di altri celebri cantanti: a esso cinema, New York e Hollywood, Londra e Parigi. Il suo primo film a Hollywood fu Innocents of Paris (1929; Parigi che canta) di ...
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Benvenuti, Leo (propr. Leonardo)
Federica Villa
Sceneggiatore, nato a Firenze l'8 settembre 1923 e morto a Roma il 2 novembre 2000. Lavorando prevalentemente con Piero De Bernardi, con il quale formò [...] B. concepì la scrittura cinematografica come lavoro collettivo e ricerca espressiva basata su un perfetto equilibrio per il quale scrisse, ancora con De Bernardi, il suo fortunato film d'esordio, Un sacco bello (1980), e molti dei successivi fino ...
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Craven, Wes (propr. Wesley Earl)
Federico Chiacchiari
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Cleveland (Ohio) il 2 agosto 1939. Formatosi nell'ambito delle correnti [...] 'epoca due milioni di dollari, ne ha incassati ventisei), il film ha dato origine a una fortunata serie. Dopo aver lasciato ad il mostro Freddy Krueger vive e li terrorizza. Immaginario collettivo e fantasia si mescolano in un incubo davvero infernale ...
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Kinski, Nastassja
Alessandra De Luca
Nome d'arte di Nastassja Nakszynski, attrice cinematografica tedesca, nata a Berlino Ovest il 24 gennaio 1961. Attrice dalla vulnerabile emotività, con uno sguardo [...] sintesi della sua personalità. A consegnarla all'immaginario collettivo come simbolo di mistero e seduzione ha contribuito anche fotografia di R. Avedon, scattata durante la lavorazione di quel film, che la ritrae come una moderna Eva avvolta da un ...
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Risi, Nelo
Francesco Bolzoni
Poeta, regista e sceneggiatore cinematografico, nato a Milano il 21 aprile 1920. Fra i poeti della generazione post-ermetica, di fine ingegno e cultura, rispettoso di sé, [...] di Sironi 1958), letteraria (La Firenze di Pratolini, 1963). Esordì nel cinema narrativo con Ragazze madri, episodio del film-inchiesta collettivo Le italiane e l'amore (1961). Nello stesso anno, con la serie storica Patria mia, avviò la sua lunga ...
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Niblo, Fred
Francesco Zippel
Nome d'arte di Federico Nobile, regista e attore cinematografico e teatrale statunitense, di origine italiana, nato a York (Nebraska) il 6 gennaio 1874 e morto a New Orleans [...] , N. diresse Greta Garbo nel suo secondo film hollywoodiano, The temptress (1926; La tentatrice), e in The mysterious lady (1928; La donna misteriosa), opere che fissarono nell'immaginario collettivo il fascino magnetico dell'attrice svedese. Dopo ...
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Regista cinematografico statunitense (Nevada, Missouri, 1906 - Middletown, Rhode Island, 1987). Cineasta dalla forte personalità e dalla biografia leggendaria, il tema conduttore della sua opera è stato [...] i suoi temi preferiti primeggia quello della lotta, dello sforzo, individuale o collettivo, coronato dal successo o fatalmente destinato al fallimento.
Opere
Tra i suoi film, oltre a quelli citati, si ricordano: We were strangers (Stanotte sorgerà ...
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Axel, Gabriel. – Regista e attore danese (Aarhus 1918 - Copenhagen 2014). Compiuti gli studi di drammaturgia in Francia, nel 1951 ha esordito nella regia televisiva con il corto Døden, proseguendo tale [...] essere donna), fino a Babettes gæstebud (1987; Il pranzo di Babette), film ispirato a un racconto di K. Blixen che gli è valso nel 1988 (1989), Prince of Jutland (1994) e Leila (2001) e il documentario collettivo Lumière et compagnie (1995). ...
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arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...
mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...