Nacque a Roma nel 1553, ma visse a Siena, dove, nella seconda metà del Cinquecento, furono coltivati con fervore gli studî linguistici, e dove occupò la cattedra di lingua toscana, istituitavi intorno [...] che il C., conforme alle consuetudini del tempo, attinse largamente, senza citarle, ad opere edite e inedite di altri filologi senesi, specialmente di Claudio Tolomei. Morì nel 1627. Le sue Opere furono pubblicate da G. Gigli (Roma 1721).
Bibl ...
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FAERNO, Gabriele
Simona Foà
Nacque a Cremona nel 1510 da Francesco, notaio e letterato. Nel 1528 fu iscritto al Collegium notariorum della città natale, ed entrò quindi al servizio di Ermete Stampa. [...] (conservata presso la Bibl. ap. Vat., Vat. lat. 4104, c. 184) riguarda l'interpretazione di un vocabolo di Cesare. Sul metodo filologico del F., fra i più apprezzati del sec. XVI, ricordiamo, da una lettera di Latino Latini ad Andrea Masio: "Quanto a ...
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BANDINI, Angelo Maria
Mario Rosa
Nacque a Firenze il 25 sett. 1726 da Anton Francesco e da Dianora Maddalena Carboni. Studiò le discipline letterarie sotto la guida del latinista gesuita Girolamo Lagomarsini. [...] Doni. Pregevoli fra tutte, anche perché in esse è da scorgere in parte il frutto dei contatti con l'erudizione e la filologia tedesca, inglese e olandese che il B. venne allacciando dal 1780 in poi, le ricerche sulla tipografia giuntina.
Di valore e ...
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INDO, Civiltà dello (v. vol. I, p. 713, s.v. Asia, Civiltà antiche della; vol. IV, p. 135, s.v. Indiana, Arte)
M. Vidale
) Civiltà urbana dell'Età del Bronzo, che prende il nome dal sistema geografico [...] agli scarsi accenni che tali testi contenevano a popolazioni autoctone, sconfitte dagli Arii invasori. L'attenzione di filologi e archeologi era concentrata sullo studio del sanscrito e sulla ricostruzione dell'antica geografia del mondo buddhista, e ...
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Biblista e storico delle religioni francese (Ambrières, Marna, 1857 - Ceffonds 1940). Fu uno dei promotori del modernismo francese; entrò in conflitto con le autorità ecclesiastiche soprattutto dopo la [...] religieuse (1896-1907, 1910-22).
Opere e pensiero
Esordì con studi biblici che lo segnalarono come uno dei maggiori filologi ed esegeti del tempo: Histoire du canon de l'Ancien Testament (1890), Histoire du canon du Nouveau Testament (1891 ...
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. Popolazione del ceppo indo-europeo. Le differenze di lingua, di religione, di costumi che distinguono gli Armeni dalle altre popolazioni del paese cui hanno dato il loro nome (v. armenia), appaiono assai [...] notevole fama non solo come traduttore di Platone (Leggi, Timeo, ecc.), ma anche come autore di lettere storiche e filologiche, di una esposizione della grammatica e di varie opere poetiche (un panegirico della santa Croce, un lungo poema sui fatti ...
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FULGENZIO (Claudius Gordianus Fulgentius) di Ruspe, Santo
Mario Niccoli
Nato a Telepta, nella Bizacene (Africa), verso la fine del sec. V, dovette ricevere dalla sua famiglia una buona educazione: apprese [...] , combatte il semipelagianesimo di Fausto di Riez (v.) e, soprattutto, l'arianesimo imposto in Africa dai Vandali invasori.
Alcuni filologi hanno creduto di poter identificare in F. l'autore di un corpus di scritti correnti sotto il nome di Fabius ...
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R Antica città dell' ‛Irāq, sulla riva sinistra dell'Eufrate, le cui rovine sono state segnalate presso l'odierna località Tell ‛Aqar. Fondata, o ricostruita, dal re sassanide Sapore II (310-379 d. C.), [...] 304 èg. = 916 d. C.) e Ibn al-Anbārī, suo figlio (271-327 èg. = 885-939 d. C.), e un altro più recente filologo al-Anbārī (513-577 èg. = 1119-1181 d. C.).
Bibl.: M. Streck, in Enciclopedia dell'Islām, Leida 1908 segg. (in edizioni francese, inglese ...
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Prosatori Minori del Trecento, Scrittori di religione – Introduzione
Don Giuseppe De Luca
I. La letteratura in volgare italiano del secolo decimoquarto è letteratura di estate colma, non solamente nelle [...] edizioni d'un Rajna, d'un Barbi, d'un Parodi, d'un Vandelli, e dei loro maggiori e migliori discepoli: nobilissima filologia che ora, a opera dei nipoti (per dir così), sta proseguendo arditamente. Ho detto di Firenze, ma non si lavorò bene soltanto ...
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Croce: «Napoli nobilissima»
Maurizio Torrini
«Il rispetto della storia e il disgusto dell’erudizione cieca»
Nella prima biografia che nel 1909 lo consacrava protagonista di un’altra e nuova Italia, [...] », ma senza farle fare «un balzo dalla parte opposta», mantenendo «onestà e scrupolosità di metodo», «tutte qualità dei filologi» (p. 4). Prezzolini non metteva in evidenza – non lo interessava – che quei lavori eruditi, come nei tre esempi ...
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filologia
filologìa s. f. [dal lat. philologĭa, gr. ϕιλολογία, comp. di ϕιλο- «filo-» e λόγος «discorso»; propr. «amore dello studio, della dottrina»]. – 1. Insieme di discipline intese alla ricostruzione di documenti letterarî e alla loro...
filologico
filològico agg. [der. di filologia] (pl. m. -ci). – Attinente alla filologia: scienza, dottrina f.; le discipline f.; studî f.; critica f.; testo corredato di commento storico e f.; indagine condotta con metodo rigorosamente filologico....