(turco Arnavut) Denominazione degli Albanesi in uso presso i Turchi ottomani dal sec. 15°, cioè da quando costituirono un elemento importante nella compagine dell’Impero. Molti assursero alle più alte [...] cariche dello Stato, furono gran visir, poeti, scrittori politici e filologi. Negli ultimi secoli costituirono la guardia del corpo del sultano. ...
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POLO, Marco (XXVII, p. 719)
Roberto Almagià
Gli studî sui P. e i loro viaggi sono stati molto abbondanti nell'ultimo ventennio, anche in relazione al settimo centenario della nascita di Marco; si sono [...] avuti importanti contributi da filologi, da geografi ed anche da studiosi di altre discipline; né sono mancate ricerche archivistiche. Ma pochi dati biografici si sono aggiunti a quelli già noti. Si sa ora con certezza che Marco è nato nel 1254, che ...
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Celebre grammatico alessandrino (1º sec. a. C.), detto Calcèntero (Χαλκέντερος "dalle viscere di bronzo"). Fecondissimo (avrebbe scritto 3500 volumi), compose lavori esegetico-critici, lessicografici, [...] grammaticali, mitografici e varî; commentò moltissimi poeti greci e alcuni oratori. Fu un compilatore dell'opera dei filologi alessandrini precedenti, ma anche mediatore fra quella cultura e la cultura delle età seguenti; alla sua opera dobbiamo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Simone Beta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La critica letteraria nasce in Grecia con i primi studi sul testo dei poemi omerici, prosegue [...] letteraria ad Alessandria
Lo studio critico della letteratura è una delle molteplici attività che caratterizzano il lavoro svolto dai filologi ellenistici tra il III e il I secolo a.C. nel Museo fondato da Tolomeo Soter ad Alessandria d’Egitto ...
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Titolo («La patria di Kaleva») dato al poema nazionale finnico da E. Lönnrot, che lo ricostruì filologicamente sulla base di canti popolari e lo elaborò poeticamente, pubblicandolo in prima redazione nel [...] 1835 e in redazione definitiva nel 1849. Prima di Lönnrot, altri ricercatori e filologi (H.G. Porthan, A.J. Sjögren, K.A. Gottlund, I. Topelius) avevano già contribuito alla ricostruzione di un epos unitario finnico, che si distingue da quello ...
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Filologo italiano (Roma 1835 - Firenze 1927), prof. di letteratura greca all'univ. di Pisa (1859), poi (1872) di Firenze e, per breve tempo, di Roma; socio nazionale dei Lincei (1875); senatore dal 1891. [...] Si dedicò specialmente a studî classici, ma anche bizantini, romanzi, germanici. Fu tra i massimi filologi italiani del suo tempo. Coltivò gli studî di mitologia comparata (Edipo e la mitologia comparata, 1867), e lo studio delle leggende e ...
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NICOFANE (Νικοϕάνης, Nicophănes)
Ciro Drago
Pittore, scolaro di Pausia, appartenne alla scuola di Sicione fiorita nel sec. IV a. C. Le sue opere murali e di cavalletto sono andate tutte perdute, e a [...] noi rimangono solo le sparse notizie degli scrittori antichi e le relative discussioni dei moderni filologi. Plinio riporta i giudizî di Senocrate e Antigono, artisti e scrittori d'arte, e pur non approvando i suoi colori piatti e duri e l'esagerato ...
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PAVOLINI, Paolo Emilio
Indianista e cultore di lingue e letterature dell'Europa orientale. Nato a Livorno il 10 luglio 1864, è stato (1901-1935) professore ordinario di sanscrito a Firenze; dal 1930 [...] membro della Reale Accademia d'Italia.
Il P., va considerato fra i più insigni e versatili filologi contemporanei. Ha percorso le molteplici manifestazioni del pensiero dell'India, il che attestano chiaramente saggi di edizioni e traduzioni di testi ...
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Grammatico greco di Alessandria, figlio di Apollonio Discolo (2º sec. d. C.); diligente compilatore, delle sue molte opere ci sono giunti frammenti, epitomi, rifacimenti e intero un trattato Sulle particolarità [...] del linguaggio. La sua opera più importante era il Trattato generale sugli accenti, di cui restano estratti; compendiava gli studî di prosodia dei filologi greci anteriori. Da lui prese nome uno dei sistemi greci di numerazione scritta. ...
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CIMA, Antonio
Piero Treves
Nato a Valmadrera (Como) da Carlo e da Angelica Rossi il 29 nov. 1854, naturalmente partecipò dei frutti, del retaggio, dei propositi e degl'impegni della coeva cultura lombarda, [...] nato fra "il queto Lario" foscoliano e il manzoniano lago di Pescarenico. Altrimenti, perciò, dalla comune dei nostrali filologi a lui contemporanei, il C. non esitò ad inserirsi in una tradizione e a conoscerne i rappresentanti più autorevoli; onde ...
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filologia
filologìa s. f. [dal lat. philologĭa, gr. ϕιλολογία, comp. di ϕιλο- «filo-» e λόγος «discorso»; propr. «amore dello studio, della dottrina»]. – 1. Insieme di discipline intese alla ricostruzione di documenti letterarî e alla loro...
filologico
filològico agg. [der. di filologia] (pl. m. -ci). – Attinente alla filologia: scienza, dottrina f.; le discipline f.; studî f.; critica f.; testo corredato di commento storico e f.; indagine condotta con metodo rigorosamente filologico....