Storici e politici fiorentini del Cinquecento
Angelo Baiocchi Testi
Simone Albonico
Premessa
Questo volume si presenta con il duplice intento di costituire uno strumento di lavoro per studiosi e di [...] città; inoltre hanno una formazione storico-politica di tipo umanistico, incentrata sui classici; alcuni di loro sono anche filologi, studiosi e traduttori di autori latini e greci; alcuni sono letterati. Alla radice del binomio metodologico ci sono ...
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Antropologia ed etnologia
Fred W. Voget
Introduzione
Il termine antropologia deriva dal greco ἄνθϱωποϚ, uomo, e da λόγοϚ, discorso. Il termine etnologia deriva da ἔθνοϚ, popolo o razza. Alla lettera, [...] da un ceppo comune. La comparazione tra i mutamenti lessicali, grammaticali e fonetici costituì ben presto la base della filologia, e suscitò un grande interesse per lo studio delle connessioni storiche e delle migrazioni dei popoli.
Progresso ed ...
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Scienza greco-romana. Istituzioni e forme dell'attivita scientifica in eta ellenistica e romana
Giuseppe Cambiano
Istituzioni e forme dell'attività scientifica in età ellenistica e romana
Istituzioni [...] cooperazione tra medici lontani nel tempo e nello spazio. Ciò legittimava quindi l'utilità di biblioteche e del lavoro filologico sugli stessi testi della tradizione medica, ippocratica in primo luogo. Ma gli empirici respingevano la costruzione di ...
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Scienza greco-romana. Geografia
Germaine Aujac
Geografia
Probabilmente fu Eratostene di Cirene (276/272-196/192), terzo direttore della Biblioteca di Alessandria, a coniare il termine 'geografia' per [...] 'Oceano Atlantico attraverso le Colonne d'Ercole.
Eratostene godeva già di una grande reputazione come uomo di scienza e come filologo quando Tolomeo III Evergete lo chiamò ad Alessandria (245 ca.); per una cinquantina d'anni, fino alla sua morte nel ...
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CAPPONI, Gino
Piero Treves
Nacque in Firenze il 13 sett. 1792, nell'avito palazzo di via S. Sebastiano, che dal giorno della sua morte perpetua il suo nome, unico figlio del marchese Pier Roberto e [...] E si parli del carattere degli scrittori e della loro vita, e delle circostanze sotto le quali scrivevano; il che i filologi non hanno neppur mai sognato di fare" (Ibid., pp. 109, 96): dove, ancor più del nome, in verità meritevolissimo ed opportuno ...
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terzina
Ignazio Baldelli
1. D., come ben si sa, è innovatore, dal di dentro, di schemi metrici ereditati dalla tradizione anteriore: basti pensare alle novità della sestina dantesca, rispetto al modello [...] 1962; P. Zumthor, Langue et tecniques poétiques à l'epoque romane, Parigi 1963 (traduz. ital. Bologna 1973); G. Contini, Filologia ed esegesi dantesca, in " Mem. Accad. Naz. Lincei " VII (1965) 18-37; ID., Un'interpretazione di D., in " Paragone ...
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Società primitive
Adam Kuper
Introduzione
Il termine 'primitivo' deriva dal latino primitivus, che significa 'primo in ordine di tempo'. In questa accezione è usato in varie lingue europee per indicare [...] Maine (v., 1861) introdusse in Gran Bretagna la tradizione tedesca della storia del diritto romano, e mutuò dai filologi tedeschi l'idea di una tradizione culturale indoeuropea che abbracciava gran parte dell'Europa, sia antica che moderna, nonché ...
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Mito
Marcel Detienne
Genealogia di un sapere
Riflettere oggi sul mito significa anzitutto riconoscere, e in parte subire, il fascino che la mitologia e il suo immaginario, nel senso più comune della [...] del secolo una serie di scoperte e di avanzamenti modificano lo status del linguaggio: vengono pubblicati i Veda e nasce la filologia sanscrita, appaiono i primi lavori francesi e inglesi sulle Gāthā e sull'Avesta, e nel 1816 Franz Bopp pubblica in ...
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Ermeneutica
Hans-Georg Gadamer
di Hans-Georg Gadamer
Ermeneutica
sommario: 1. L'ermeneutica nell'antichità. 2. L'ermeneutica nell'età moderna. □ Bibliografia.
1. L'ermeneutica nell'antichità
Come spesso [...] un senso molto più profondo e generale di quanto intendesse A. Boeck con la sua formula del lavoro filologico, riconoscimento del conosciuto (Erkenntnis von Erkannten). La tradizione in cui viviamo, infatti, non è una cosiddetta tradizione culturale ...
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La poesia
Giulio Ferroni
Compimento e testamento dell’estetica e della critica
Apparso nel febbraio 1936, inserito come numero VIII nella serie dei Saggi filosofici, La poesia. Introduzione alla critica [...] medesima, per impedire che essa si perda nel troppo, nel vano e nel disadatto, e affinché diventi sempre più veramente “filologia”, amica del “logo” o piuttosto della poetica “parola” (pp. 77-78).
L’autentica ricreazione della poesia va comunque al ...
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filologia
filologìa s. f. [dal lat. philologĭa, gr. ϕιλολογία, comp. di ϕιλο- «filo-» e λόγος «discorso»; propr. «amore dello studio, della dottrina»]. – 1. Insieme di discipline intese alla ricostruzione di documenti letterarî e alla loro...
filologico
filològico agg. [der. di filologia] (pl. m. -ci). – Attinente alla filologia: scienza, dottrina f.; le discipline f.; studî f.; critica f.; testo corredato di commento storico e f.; indagine condotta con metodo rigorosamente filologico....