INERZIA
Federigo ENRIQUES
Giovanni junior GENTILE
. Secondo il senso comune l'inerzia della materia contiene in sé questa duplice veduta: che la materia non può essere mossa da uno stato iniziale di [...] da Vinci, in Memorie Acc. Napoli, 1932; F. Enriques, Problemi dellascienza, Bologna 1906, cap. 6°; I. Newton, Principii di filosofia naturale, con note critiche sullo sviluppo dei concetti della meccanica per cura di F. Enriques e U. Forti, Roma ...
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ISTINTO (lat. instinctus)
Federico Raffaele
È il movente interno che provoca negli animali una complessa serie di movimenti e di azioni che servono a raggiungere uno scopo utile alla vita dell'animale [...] istinti degli animali. Si può dire che i più antichi filosofi greci non ammettessero una netta distinzione fra l'anima degli animali è una soluzione che esce fuori dai confini dellascienza strettamente sperimentale.
Gl'istinti si possono raggruppare ...
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Filosofo, nato verso il 1270 (secondo alcuni, il 1266, secondo altri, il 1274). Sul luogo della sua nascita nulla si sa di sicuro: c'è chi lo fa nativo d'Irlanda, e chi di Scozia o d'Inghilterra. Secondo [...] . Lo Scoto che ebbe un senso alto del valore e dei fini della religione, posta al di là dellafilosofia, è naturale che non potesse considerare la stessa teologia che come una scienza pratica (Op. Oxon., Prol., q. 4, n. 31). Questo suo motivo ...
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HERBART, Johann Friedrich
Luigi Credaro
Filosofo e pedagogista tedesco, nato a Oldenburgo il 4 maggio 1776, morto a Gottinga il 14 agosto 1841. Dai 12 ai 18 anni fu alunno della Schola latina, trasformata [...] , tutte le forze e le leggi.
Tra le scienzefilosofiche classificate da H. quelle che fondano la pedagogia sono l'etica e la psicologia. Quella è parte dell'estetica, cioè dellascienzadell'ideale, e presenta nell'educazione cinque idee esemplari ...
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Nato presso Lione il 22 gennaio 1775, morto a Marsiglia il 10 giugno 1836, dotto ricercatore in molti e svariatissimi rami del sapere, soprattutto nella fisica e nella matematica, celeberrimo per la scoperta [...] pubblicasse importanti lavori di chimica generale. Nel 1814 fu eletto membro dell'Istituto di Francia (Accademia dellescienze), nel 1819 fu nominato professore di filosofia nella Facoltà di lettere di Parigi. L'anno appresso, quasi occasionalmente ...
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MANFREDI
Raffaello Morghen
. Figlio di Federico II di Svevia e di Bianca Lancia, che l'imperatore sposò poco prima che ella morisse, per legittimare il figlio avutone.
M. era nato nel 1232 ed era tra [...] a Bologna, ed essere stato istruito nella corte paterna, in quella cultura filosofica, oscillante tra l'astrologia e il platonismo che costituiva il sostrato fondamentale dellascienza arabo-normanna dominante nella corte di Palermo, nel 1250, a soli ...
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. Uomini che cercano ventura per il mondo, ogni tempo ne ha prodotti: ma il secolo classico degli avventurieri è il Settecento; e ne abbiamo un riflesso anche nella nostra letteratura di quel secolo: da [...] . Proprio del secolo decimottavo è il dilettantismo: l'arcade è il dilettante della poesia; la preziosa e il bello spirito sono i dilettanti dellascienza, o, come si diceva, dellafilosofia; l'avventuriere, che non piglia sul serio la vita, è il ...
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Figlio d'un Ateniese e d'una schiava di Tracia, solo per metà greco quindi, discepolo, in età matura, di Socrate e, già prima, di Gorgia e d'altri sofisti, Antistene fu il fondatore della scuola che chiamarono [...] all'esercizio morale della saggezza e della prudenza che a un vero e proprio insegnamento scientifico.
Del sapere teoretico, come tale, Antistene non è tenero in alcun campo; la filosofia sta per lui in una maniera di condotta, non nella scienza o in ...
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Celebre scienziato greco, nato a Cirene nell'olimpiade 126 (276-272 a. C.). Fu discepolo, forse già a Cirene, del grammatico Lisania, noto omerista, e, in Alessandria, di Callimaco; quindi, intorno al [...] primo chiamato γραμματικός e ϕχιλόλογος. Scrisse anche di filosofia, nella quale egli pare abbia professato un moderato p. 596 e A. Rostagni, I bibliotecari alessandrini, in Atti dell'Acc. dellescienze di Torino, L (1914-15), p. 258 segg. La ...
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L'Alfarabi o Alpharabius o Avennasar, ecc. degli scritti latini medievali, uno dei più famosi filosofi musulmani, soprannominato in arabo al-mu‛allim ath-thānī "il secondo maestro" (il primo essendo Aristotele), [...] fu assai grande su Avicenna e su altri filosofidella parte orientale del mondo musulmano; alquanto minore (salvo 108-142, 151-158, e cfr. 27-38. Il libro sulla enumerazione dellescienze è in corso di pubblicazione in arabo e spagnolo a cura di A. ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
scienza
sciènza s. f. [dal lat. scientia, der. di sciens scientis, part. pres. di scire «sapere»]. – 1. Il fatto di sapere, di conoscere qualche cosa; notizia, conoscenza: come ’l mio corpo stea Nel mondo sù, nulla scïenza porto (Dante); siccome...