Scrittore americano, nato a Boston il 25 maggio 1803, morto a Concord il 25 aprile 1882: celebre moralista e poeta, la cui opera potentemente contribuì alla formazione della moderna coscienza americana [...] movendo da Coleridge, da Schleiermacher e dalla filosofia idealistica, risolto il problema religioso in senso alla rivelazione interiore la verità che "è al di là dellascienza perché è essa stessa la vita"; mentre la reazione antiteologica ...
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Teoria che nega la continuità e l'infinita divisibilità della materia e vede nei corpi raggruppamenti di atomi, cioè di elementi (fisicamente) indivisibili, immutabili, separati dal vuoto. Generalmente [...] S. Agostino affermava che era già spenta. Nella filosofia antica l'atomismo costituiva un naturalismo rigoroso che con un Ernesto Haeckel.
Sul terreno dellascienza, R. G. Boscovich, svolgendo la teoria newtoniana dell'attrazione, concepì gli atomi ...
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Termine usato dai pitagorici per designare i principî delle matematiche o in genere dellescienze dimostrative. "Proposizioni immediate che occorre necessariamente conoscere per apprendere qualche cosa" [...] implicita dei concetti fondamemali dellascienza.
Le conclusioni anzidette hanno un significato logico, specialmente importante per l'ordinamento delle matematiche, ma lasciano impregiudicata la questione filosoficadell'origine e del significato ...
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Matematico, di Pisa, vissuto nella seconda metà del sec. XiI e nella prima metà del XIII. Nella prefazione al suo Liber Abbaci (1202) il F. racconta che essendo suo padre "assegnato dalla patria alla dogana [...] opere, ricercò di lui e volle che disputasse in sua presenza coi filosofi di corte; e da quelle dispute il F. trasse argomento a quadratiche dei coefficienti.
L'influenza dell'opera del F. sullo sviluppo dellascienza è stata tale da poterne segnare ...
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. Uno dei più rinomati scrittori siriaci del periodo di decadenza della letteratura siriaca, fecondissimo scrittore, filosofo peripatetico, teologo monofisita con tendenze conciliatorie, poligrafo ed enciclopedico, [...] le dottrine altrui sono riassunte abilmente. Tutta la filosofia è divisa in due parti, teoretica e pratica: della prima fanno parte la logica, le scienze naturali, la metafisica e la teologia; della seconda l'etica, l'economia e la politica. Quasi ...
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Filosofo e storico dellascienza austriaco, nato a Vienna il 13 gennaio 1924. Laureato in filosofia a Vienna nel 1951, ha perfezionato i suoi studi a Londra. Professore di Filosofia dal 1959 presso l'università [...] di California a Berkeley, dal 1979 insegna anche Filosofiadellascienza al Politecnico di Zurigo. È stato inoltre direttore dei Dipartimenti di Storia e Filosofiadellascienzadelle università di Londra (1968-70) e di Berlino (1968-70), nonché ...
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Medico italiano, nato a Cesena nel 1787, morto a Firenze nel 1875. Professore a Firenze (1835), senatore nel 1860, la sua vita scientifica fu una polemica continua contro il vitalismo e il sistema di Brown, [...] avversarî non solo medici, ma anche filosofi e religiosi, che l'accusarono di materialismo, egli finì col trionfare, sostituendo al vitalismo la medicina detta "positiva". Egli pose a fondamento dellascienza medica il metodo analitico e sperimentale ...
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Filosofo e storico (Pescasseroli, 25 febbraio 1866 - Napoli, 20 novembre 1952). Studiò a Napoli, che divenne presto la sua dimora abituale. Scampato dal terremoto di Casamicciola (1883) in cui perdette [...] 1950). Tra le sue opere filosofiche, fondamentale è la Filosofiadello spirito in tre volumi (Estetica come scienzadella espressione e linguistica generale, 1902; Logica come scienza del concetto puro, 1909; Filosofiadella pratica, 1909), a cui poi ...
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Critico letterario, filosofo e uomo politico italiano (Morra Irpina 1817 - Napoli 1883). Massimo esponente italiano della critica romantica, formulò le sue originali teorie partendo dal concetto hegeliano [...] il lettore. Quanto all'autonomia dell'arte, negando o moderando il legame, talvolta soffocante, posto da filosofi (Vico, Hegel) o da dalla nuova scienza (Bruno, Campanella, Galilei, Vico), nella quale continua la vena immanentistica della Rinascenza, ...
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Fisico e filosofodella natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). [...] e il 1592, e "con l'intervento delli altri lettori e filosofi e di tutta la scolaresca", aveva confutato Aristotele scienziato. La prima delle "due nuove scienze" consisteva in una trattazione matematica originale della struttura della materia e della ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
scienza
sciènza s. f. [dal lat. scientia, der. di sciens scientis, part. pres. di scire «sapere»]. – 1. Il fatto di sapere, di conoscere qualche cosa; notizia, conoscenza: come ’l mio corpo stea Nel mondo sù, nulla scïenza porto (Dante); siccome...