Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] -Cohen (nato a Toledo, ca. 1215). Egli fu astrologo in corrispondenza epistolare con un filosofodell'imperatore Federico II, forse identificabile con lo scienziato Michele Scoto; di certo Judah collaborò più intensamente con la corte sveva a partire ...
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Alcuino di York (o di Tours)
G. d'Onofrio
Maestro della scuola episcopale di York, teologo e protagonista del primo rinnovamento culturale carolingio. Nato in Northumbria dopo il 730, compì i primi studi [...] di Bisanzio e di Roma sulla questione delle immagini sacre: è comunque innegabile che molte delle idee religiose e filosofiche espresse nei quattro libri dell'opera per sostenere un culto moderato delle immagini contro l'ottusità iconoclastica, ma ...
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BOSSO, Matteo
Claudio Mutini
Nacque a Verona intorno al 1427 da Giovanni, che compare tra i cittadini di Verona nel 1452 come "aurifex de Mediolano", e da una Sofia di cui si ignora il casato. A Verona [...] filosofo e di sapiente. Si determina una discriminazione insanabile fra gli antichi sapienti, che restarono estranei alla scienza e relegando, d'altro canto, gli spunti della tradizione filosofica classica a puri accessori retorico-letterari: che era ...
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INDUISMO (XIX, p. 147)
Oscar Botto
Nel mondo contemporaneo, l'immensa congerie di dottrine e tradizioni che si raggruppano sotto la designazione comprensiva di "Induismo" è sottoposta alle sollecitazioni [...] della International Society for Krishna Consciousness, particolarmente attiva negli Stati Uniti, in Inghilterra e in Francia. Fra i filosofi of truth, New Delhi 1969; Maharishi Mahesh Yogi, La scienzadell'essere e l'arte di vivere, Roma 1970; Sandeha ...
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Mito
JJean-Pierre Vernant
di Jean-Pierre Vernant
Mito
sommario: 1. Introduzione. 2. Μῦϑος e λόγος. a) Parola e scrittura. b) Dal mito alla storia e alla filosofia. c) Forme e livelli del mito. d) Miti [...] Aristotele legge il mito come se si trattasse di un testo filosofico. Delle due l'una, egli argomenta: o gli Dei prendono cuore stesso di quella cultura da cui deriva direttamente la nostra scienza e, in larga misura, anche la nostra religione?
a) ...
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Il veleno di Costantino
La donazione di Costantino tra spunti riformatori ed ecclesiologia ereticale
Alberto Cadili
Il richiamo alla donazione costantiniana (o meglio alla sua accettazione) per criticare [...] in mancanza di una trattatistica ereticale fondata sulla scienza teologica contemporanea2, costituisce una presa d’atto e documentaria, in Inquisizioni (= Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa. Classe di Lettere e filosofia, serie 5, 1999, 1/2 ...
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I cenacoli intellettuali/2: dalla Conciliazione al concilio
Fabio Milana
Marginalità e oltranza
Il mutato clima religioso dell’Italia del primo dopoguerra appariva già ai contemporanei immediatamente [...] Giustozzi, Enrico Castelli. Filosofiadella vita ed ermeneutica della tecnica, Napoli 2002, in partic. pp. 227-232. Diventato operativo nell’autunno del 1953, il Centro di documentazione (dal 1964 Istituto per le Scienze Religiose) di Bologna riuniva ...
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Teologia
Jürgen Moltmann
di Jürgen Moltmann
Teologia
sommario: 1. Il retaggio dell'Ottocento: a) la visione della libertà; b) il principio di autorità; c) il ‛retaggio' e i compiti del nostro secolo. [...] la Chiesa nel mondo moderno è ancora la ‛corona della società'. Ma, se il mondo dellescienze non è più unificabile in un cosmo del sapere e Paul Ricoeur hanno elaborato un'ermeneutica filosoficadelle tradizioni soggette a mutamento culturale, nella ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Etnici, conflitti
Daniele Conversi
Introduzione
I conflitti etnici costituiscono ormai la maggiore causa e il principale catalizzatore di guerre interne ed internazionali. La guerra fredda aveva apparentemente [...] In questo caso, forse più che in ogni altro oggetto dellescienze sociali, la chiarezza concettuale fa difetto. Negli usi e secolo, e da lì venne poi introdotta in Francia da filosofi anglofili, come Montesquieu e Voltaire (si pensi soprattutto alle ...
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Il clero novatore
Bruna Bocchini
Il termine ‘novatore’ si trova utilizzato prevalentemente in relazione alla crisi modernista, per indicare sacerdoti, religiosi e laici che partecipavano alle istanze [...] quando frequenta i corsi teologici della Gregoriana, fondamentale è lo studio dellafilosofia scolastica e le lezioni di dogmatica si
«polemizzasse con decisione contro ogni scissione tra scienza e fede, nella quale si considerasse negativamente la ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
scienza
sciènza s. f. [dal lat. scientia, der. di sciens scientis, part. pres. di scire «sapere»]. – 1. Il fatto di sapere, di conoscere qualche cosa; notizia, conoscenza: come ’l mio corpo stea Nel mondo sù, nulla scïenza porto (Dante); siccome...