Uno dei maggiori rappresentanti della più antica filosofiagreca. Nacque, secondo testimonianze quasi unanimi, in Abdera. Però regnano incertezze sia sulla data della nascita (fra il 470 e il 457 a. C.) [...] dell'ultimo periodo dell'antichità e del Medioevo (greci, latini e arabi), hanno determinato una completa trasformazione della G. Galilei) contribuì allo sviluppo della nuova scienza dellanatura e della nuova filosofia.
Per le testimonianze e i ...
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Nell'antichità. - L'aristocrazia è per Platone e Aristotele il governo degli intellettualmente e moralmente superiori. Ma per questi stessi filosofi, a raggiungere tale eccellenza è necessario essere liberi [...] dell'industria e del commercio, favorito dalla natura e dal sito dellaGrecia e dallo svolgersi della colonizzazione consociati. Ma nel fatto le tre motivazioni o giustificazioni filosofiche fra di loro s'intrecciano e si compongono in dottrine ...
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SCOTO ERIUGENA, Giovanni
Giuseppe Saitta
Giovanni, chiamato ora Scottus (Scottigena), ora Eriugena, ora Jerugena, nacque in Irlanda, molto probabilmente verso l'810. Onde il soprannome Eriugena pare [...] sono create e sono proprie della seconda divisione dellanatura. La creatura che è creata della deificazione l'Eriugena è sul solco dei Padri greci, Ireneo, Ippolito, Clemente, Origene, lo Pseudo-Dionigi e Massimo e segnatamente dellafilosofiagreca ...
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INERZIA
Federigo ENRIQUES
Giovanni junior GENTILE
. Secondo il senso comune l'inerzia della materia contiene in sé questa duplice veduta: che la materia non può essere mossa da uno stato iniziale di [...] greci. Anassagora ritiene di spiegare l'eterna rivoluzione del cielo stellato, ammettendo che il moto circolare della esse, pur entro la cerchia dei filosofi scolastici, tornano in qualche modo Descartes come seconda legge dellanatura: Quod semel in ...
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A quasi tutte le forme della vita religiosa è comune l'esistenza di un rapporto con potenze superiori; non tutte però si possono qualificare come divinità. Negli stadî inferiori, sono oggetto della religiosità [...] universalismo. Gli antichi filosofigreci, meno attenti ai fenomeni celesti, hanno cercato un principio delle cose, ciascuno a tutto, la cui volontà è la legge dellanatura inanimata e la forma assoluta della morale, e che mediante il suo solo essere ...
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ISTINTO (lat. instinctus)
Federico Raffaele
È il movente interno che provoca negli animali una complessa serie di movimenti e di azioni che servono a raggiungere uno scopo utile alla vita dell'animale [...] animali. Si può dire che i più antichi filosofigreci non ammettessero una netta distinzione fra l'anima della volontà e della coscienza, e conservatesi per effetto della selezione, in quanto utili. Alle opinioni dei selezionisti intorno alla natura ...
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GENERE LETTERARIO
Augusto ROSTAGNI
Giuseppe GABETTI
. Antichità. - Il concetto di genere letterario, che, sia nella pratica sia nella teoria dell'arte, ebbe tanta importanza specialmente dal Rinascimento [...] si manifestò in Grecia col primo sorgere della riflessione e della critica, presso i più antichi eruditi, filosofi e sofisti (del passato, divenuta con Herder la poesia "grido dell'anima", "voce dellanatura", "voce dei popoli" ecco come Goethe ...
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TERAPIA (gr. ϑεραπεία)
Ugo DE' CASTRO
Cesare PATRIZI
Cesare SIBILLA
Terapia medica. - È quella parte della medicina che tratta del modo e dei mezzi di combattere e prevenire le malattie. La terapia [...] concezione biologica della terapia riscuote consensi da parte di medici e filosofi, i quali sieroterapia e vaccinoterapia, a seconda dellanatura o del modo con cui si per migliorare la respirazione; i Greci applicavano il massaggio per fare ...
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. Il concetto antico. - La parola, di origine indo-europea (ant. ind. barbaras; gr. βάρβαρος; cfr. il lat. balbus), significa originariamente chi pronunzia suoni sgradevoli inarticolati simili a quelli [...] era a poco a poco idealizzata dai filosofi che, spregiando la vita reale corrotta e demoralizzata, vedevano nella semplicità, nell'ingenuità, nella forza nativa le fonti della beatitudine umana.
Dai Greci del tempo ellenistico la significazione di ...
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Nacque il 6 agosto 1651 nel castello di Fénelon nel Périgord, da nobile e antica famiglia, e morì a Cambrai il 7 gennaio 1715. Dopo i primi studî fatti nell'università di Cahors, andò a Parigi ove frequentò [...] in lui un precursore e un maestro. Innamorato della semplicità e dellanatura, egli esalta già quel primitivismo che sarà il filosofica dei fatti storici, il culto dei classici, specialmente dei classici greci, col senso nuovo della relatività ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
organo
òrgano s. m. [lat. ŏrgănum, dal gr. ὄργανον (affine a ἔργον «opera»)]. – In senso ampio ed etimologico, strumento, da cui discendono tutti gli altri sign. particolari. 1. In biologia, unità anatomica, fisiologica e funzionale costituita...