Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere [...] caso di Kelsen e C. Perelman, con la rispondenza alle norme del diritto positivo.
G. distributiva
Nozione fondamentale della filosofiamorale e dell’economia politica, che indica l’ordine di una totalità organica in cui a ciascuna delle parti viene ...
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Poeta e scrittore mistico spagnolo (Belmonte, Cuenca, 1527 - Madrigal de las Altas Torres, Ávila, 1591). Ripensò la dottrina mistica e fu poeta delle solitudini e dei silenzi, ricercando nelle sue Poesie [...] ; nel 1572 fu tratto davanti all'Inquisizione, per cui rimase in prigione sino al 1576. Tenne l'insegnamento di filosofiamorale e, dal 1579 sino alla morte, quello di esegesi biblica.
Opere
Alle sue interpretazioni dei libri sacri (Exposición del ...
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Spaemann, Robert. – Filosofo e teologo tedesco (Berlino 1927 - Stoccarda 2018). Docente di Filosofia nelle università di Heidelberg, Monaco e Stoccarda, tra i principali intellettuali tedeschi del Novecento [...] cattolica contemporanea, ha fornito imprescindibili contributi alla riflessione sui temi della filosofiamorale e della bioetica. Della sua copiosa produzione saggistica occorre citare: Der Ursprung der Soziologie aus dem Geist der Restauration ...
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Cardinale (Ixelles, Belgio, 1904 - Bruxelles 1996); sacerdote nel 1927, dopo aver insegnato filosofiamorale e pedagogia nel seminario minore di Malines e in quello di St. Joseph, fu vicerettore dell'università [...] di Lovanio dal 1940, per tutto il difficile periodo dell'occupazione tedesca. Vescovo titolare d'Isinda e ausiliare del cardinale arcivescovo di Malines (1945), e insieme vicario generale dell'arcidiocesi, ...
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Teologo presbiteriano (Anstruther, Fifeshire, 1780 - Edimburgo 1847). Prof. di matematica a Edimburgo (1805-1815), di filosofiamorale ed economia politica a St. Andrews (1823-28) e quindi a Edimburgo; [...] seguì il pensiero di D. Ricardo e soprattutto di Th. Malthus. Scrisse Enquiry into the extent and stability of national resources (1808), Political economy (1832), ecc ...
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GIOVANNI PAOLO II, papa (App. IV, ii, p. 82; V, ii, p. 464)
Giovanni Maria Vian
Tra il 1992 e il 1999 il pontificato di G. P. ii è stato caratterizzato da una sostanziale conferma delle linee di tendenza [...] qui le encicliche Veritatis splendor (1993) sui fondamenti della morale, Evangelium vitae (1995) sulla difesa della vita umana, , Perché l'uomo. Scritti inediti di antropologia e filosofia, Milano-Città del Vaticano 1995; abbondante bibliografia sul ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] indifferenti verso le questioni teologiche, essi finirono per leggere il cristianesimo soprattutto come una filosofiamorale, alla quale riconoscevano, in particolare, un importante significato educativo e civilizzatore. Il cristianesimo fu ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Il periodo che precede la 'rinascita' [...] della Creazione e come tutte le altre illuminazioni (sensibile, delle arti meccaniche, della filosofia razionale, della filosofia naturale e della filosofiamorale) si riconducano al lume della Sacra Scrittura e 'servano' alla teologia, la quale ...
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Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] teorie moderne classiche della tolleranza, formulate nell'età dell'eclissi della filosofiamorale antica e medievale, hanno utilizzato concetti che, come il primato della legge (morale o positiva) o l'intangibilità dell'individuo, le culture antica e ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
moralita
moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona di dubbia moralità. Nella terminologia...