Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] , facendola per-sonare, e farsi ascoltare anche dagli spettatori più lontani dal palcoscenico. Di qui, l’uso nella filosofiastoica di chiamare p. tutti gli uomini, quali attori nel mondo, destinatari del dovere fondamentale di recitare il ruolo loro ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Gli elementi fondamentali adottati [...] il cristianesimo in modo da renderlo intelligibile agli interlocutori pagani, utilizzavano il concetto di lógos (che nella filosofiastoica era forza razionale presente nel mondo e negli individui) per identificarlo con Gesù Cristo, il Lógos o ...
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Callisto I, santo
Emanuela Prinzivalli
Il Catalogo Liberiano dà come termini del suo episcopato il periodo dal 218 al 222. Una qualche incertezza permane sulla data di inizio, legata a quella dell'anno [...] essere il Padre, cioè Dio, e la carne il Figlio. Forse si deve scorgere in questa affermazione un ulteriore prestito dalla filosofiastoica (R.E. Heine, p. 76) laddove essa afferma che a proposito della miscela di due sostanze diverse si può dare il ...
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Filosofia, teologia e potere in Eusebio di Cesarea
Marco Rizzi
I tre elementi indicati nel titolo costituiscono i termini entro cui è stata pronunciata la più celebre ed efficace sentenza di condanna [...] riconducibile al concetto di provvidenza (pronoia) elaborato dagli stoici, che nel loro sistema sostituiva quello platonico di ricerca eusebiana della presenza del Dio uno non solo nella filosofia e nella teologia, bensì pure nella politica e nella ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] sapiente legislatore e moralizzatore supremo, di impronta stoica, fece prevalere una politica dispotica degenerante in dapprima a un’élite nobiliare e attiva solo a livello filosofico-letterario, diviene preponderante dopo la caduta di Siracusa (212 ...
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Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] antica si riassume nella definizione di un ordine oggettivo misurabile del movimento. Nella filosofia pitagorica e stoica il t. è concepito come ordine, ritmo del movimento cosmico; nella dottrina platonica invece il t. è misura solo del movimento ...
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Nel linguaggio filosofico e religioso, il governo del mondo e della storia degli uomini per opera di un essere divino (o di un principio superiore), il quale realizza i suoi piani secondo fini che trascendono [...] il più perfetto corso di quell’evoluzione; di qui la morale stoica, che impone di accettare con serenità il corso delle cose. L . Vico che il concetto di p. assurge a matura espressione filosofica. La p. costituisce per Vico il principio in virtù del ...
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Apologeta cristiano (Atene 150 - Cesarea Marittima tra il 211 e il 215); viaggiò in giovinezza, stabilendosi infine ad Alessandria, dove fu (dal 190) presbitero. Durante la persecuzione di Settimio Severo [...] condiziona i due tratti fondamentali della personalità di C.: la larga utilizzazione della filosofia greca (soprattutto nelle tendenze platonico-stoiche dell'età ellenistica) nella elaborazione di una "gnosi cristiana", e insieme l'allegorismo ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] Il Klingner invece vede nel II libro una diatriba cinico-stoica e nel III libro un pezzo platonico nell'ispirazione e .; X e XIII sui Topici; XV sulle Categ.), in Riv. di Filosofia Neoscolastica, XLIV-LIV (1952-1962); Id., The text of Aristotle's ...
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stoico
stòico agg. e s. m. [dal lat. stoĭcus, adattam. del gr. στωϊκός «che appartiene alla filosofia della Stoa»] (pl. m. -ci). – 1. Dello stoicismo, relativo o appartenente alla scuola filosofica fondata da Zenone di Cizio (per l’origine...
filosofo
filòṡofo s. m. (f. -a) [dal lat. philoṡŏphus, gr. ϕιλόσοϕος; v. filosofia]. – 1. Chi professa la filosofia; chi si dedica cioè abitualmente allo studio dei problemi che formano oggetto dell’attività speculativa nei suoi varî aspetti...