Filosofo (Drumalig, Irlanda, 1694 - Glasgow 1746), prof. di filosofiamorale all'univ. di Glasgow (dal 1729). La filosofia di H., che è considerato il fondatore della cosiddetta scuola scozzese, poi rappresentata [...] della connessione dei valori etici con quelli estetici, sia la particolare concezione dell'attività morale come condizionata da uno speciale sentimento, il moral sense. Delle opere, raccolte in 5 volumi (1772), le più importanti sono: An inquiry ...
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Filosofo inglese (Greenoc, Scozia, 1835 - Oxford 1908). Insegnò filosofiamorale all'università di Glas gow (1866-1893) e fu successivamente (1893-1906) master del Balliol College di Oxford. La sua attività [...] , fu rivolta a diffondere in Inghilterra la conoscenza del pensiero di Kant e di Hegel, e a rielaborare la filosofia religiosa di quest'ultimo. Tra le sue opere si ricordano: Hegel (1883-86); The crit ical philo sophy of Kant (2 voll., 1889); The ...
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Filosofo francese (Bourges 1903 - Parigi 1985); prof. di filosofiamorale dapprima all'univ. di Lilla e poi (dal 1952) alla Sorbona. Il suo pensiero, che si muove almeno in parte nell'atmosfera della filosofia [...] , 1938; Du mensonge, 1942; Le nocturne, 1942; Traité des vertus, 1949; La philosophie du presque, 1953; L'austérité et la vie morale, 1956; Le je-ne-sais-quoi et le presque-rien, 1957; Le pardon, 1967). Notevoli anche i suoi studî storici: Bergson ...
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Filosofo (Selkirk 1855 - Cambridge 1935). Professore di filosofiamorale a Cambridge (1900-33), uno degli esponenti del neoidealismo inglese, vicino peraltro piuttosto all'impostazione teorica della scuola [...] neokantiana del Baden ("filosofia dei valori") che non alle posizioni dell'idealismo tedesco classico. Aderì infine a una ); Recent tendencies in ethics (1904); The moral life and moral worth (1911); Moral values and the idea of God (1918). ...
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Filosofo (Borås 1901 - Lund 1957), prof. di filosofiamorale all'univ. di Lund (1939-57), fondatore e direttore (dal 1935) della riv. Theoria; nel 1937 promosse, con L. Robin, la fondazione dell'Istituto [...] al 1930 frequentò il Circolo di Vienna, ha svolto liberamente alcuni temi del neopositivismo e della filosofia analitica. Opere principali: Begreppet medfödda idéer ("Il concetto delle idee innate", 1928); Logistischer Positivismus (1931); Der ...
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Pensatore svedese (Härnösand 1776 - Uppsala 1827). Professore di filosofiamorale (1811) e poi rettore dell'univ. di Uppsala, fu uno dei maggiori esponenti, con C. J. Boström, del personalismo teistico. [...] Nella sua concezione si fondono in senso teistico motivi della filosofia della natura di Schelling, dell'etica di Schleiermacher e della filosofia della fede di F. H. Jacobi e Fichte. Opera principale: Notionum ethicarum, quas formales dicunt, ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] f. come ‘scienza prima’
Verso la metà del 5° sec. a.C. l’interesse della ricerca filosofica si sposta verso i problemi antropologici (conoscenza, moralità). Protagonisti di questo nuovo indirizzo sono i cosiddetti sofisti, ai quali si deve anche la ...
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Filosofia analitica
JJames O. Urmson
di James O. Urmson
Filosofia analitica
sommario: 1. Le origini. 2. Russell e l'analisi classica. a) Le tecniche dell'analisi classica. b) L'analisi classica e la [...] -austiniana, i termini ‛giusto', ‛obbligatorio' e ‛doveroso' erano considerati regolarmente sinonimi in filosofiamorale senza alcun bisogno di distinguerli; oggi, nessun filosofo che li trattasse in tal modo potrebbe ottenere ascolto. L'influsso di ...
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Filosofo e uomo politico italiano (Cassino 1843 - Roma 1904). Tra i massimi studiosi italiani del marxismo, dopo aver iniziato lo studio sistematico dei testi di K. Marx e F. Engels, s'impegnò in un'opera [...] alcuni saggi di notevole pregio, fra cui è da ricordare una monografia su Socrate (1869). Dal 1873 fu professore di filosofiamorale e di pedagogia all'università di Roma. In questo periodo fu politicamente vicino alla Destra, ma ben presto (1875-76 ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
moralita
moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona di dubbia moralità. Nella terminologia...