Filosofo e uomo politico italiano (Cassino 1843 - Roma 1904). Tra i massimi studiosi italiani del marxismo, dopo aver iniziato lo studio sistematico dei testi di K. Marx e F. Engels, s'impegnò in un'opera [...] alcuni saggi di notevole pregio, fra cui è da ricordare una monografia su Socrate (1869). Dal 1873 fu professore di filosofiamorale e di pedagogia all'università di Roma. In questo periodo fu politicamente vicino alla Destra, ma ben presto (1875-76 ...
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Uomo politico e pedagogista italiano (Cumiana 1820 - Roma 1897). Prof. di filosofiamorale all'univ. di Torino dal 1849, poi (dal 1872) di storia della filosofia a Roma, alla sua attività di studioso di [...] problemi scolastici e di educazione popolare accompagnò la partecipazione alla vita politica come liberale moderato: deputato quasi ininterrottamente dal 1850 al 1894, fu sostenitore della politica del ...
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Uno degli uccisori di Cesare (85-42 a. C.); ebbe un'elevata educazione retorica e filosofica, che affinò ad Atene; la sua formazione politica risale allo zio Catone Uticense, che lo allevò partigiano dell'oligarchia [...] , rifiutarono di continuare una battaglia ormai perduta, B. si uccise o si fece uccidere. Fu scrittore di opere di filosofiamorale: De virtute, De officiis, De patientia (di tendenza accademica e stoica), ora perdute. Con Cassio, B. fu giudicato ...
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Letterato (Torino 1592 - ivi 1675). Entrato nel 1611 nella Compagnia di Gesù, fu insegnante di retorica e predicatore, quindi precettore e storico di corte dei Savoia; nel 1635 uscì dalla Compagnia, restando [...] (Ermenegildo, già rappr. in latino nel 1621; Edipo; Ippolito). Tra le altre sue opere si ricordano: Filosofiamorale (1670), fortunato compendio di etica aristotelica; Inscriptiones (1670), raccolta di scritti d'occasione; L'arte delle lettere ...
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Terzo figlio (Lisbona 1392 - Alverca, Lisbona, 1449) di Giovanni I di Portogallo; dopo la morte (1438) del fratello Edoardo, assunse per deliberazione delle Cortes la reggenza per la minorità del nipote [...] cultura, tradusse il De officiis di Cicerone (Livro dos ofícios, tra il 1433 e il 1438) e scrisse un trattato di filosofiamorale, Dos benefícios (1418; poi rielaborato da J. Verba col tit. Tratado da virtuosa benfeitoria). A lui si deve inoltre la ...
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Cronista milanese (n. 1283 - m. Milano 1344), domenicano, insegnò teologia, diritto canonico, filosofiamorale; negli ultimi anni fu cappellano di Galeazzo Visconti. Scrisse varie opere di mera compilazione [...] sulla storia di Milano, tra le quali: Chronicon maius o Chronica maior, giuntaci incompleta: i quattro libri rimasti integri abbracciano le vicende dall'anno 578 al 1216; Manipulus florum seu Historia ...
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Filosofo e storico (Pescasseroli, 25 febbraio 1866 - Napoli, 20 novembre 1952). Studiò a Napoli, che divenne presto la sua dimora abituale. Scampato dal terremoto di Casamicciola (1883) in cui perdette [...] azione (1939); Il carattere della filosofia moderna (1941); Discorsi di varia filosofia (2 voll., 1945); Filosofia e storiografia (1949); Storiografia e idealità morale (1950); Indagini su Hegel e schiarimenti filosofici (1952). Tra gli scritti di ...
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Per I. si intende sia l’età della storia d’Europa compresa tra la conclusione delle guerre di religione del 17° sec. o la rivoluzione inglese del 1688 da un lato e la Rivoluzione francese del 1789 dall’altro, [...] con gli sviluppi delle scienze esatte. Vi si richiamarono i filosofi italiani da A. Genovesi a P. Verri e C. propria anche la tesi utilitaristica, in virtù della quale è moralmente buono solo ciò che rende possibile il conseguimento dell’utile ...
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Giovanni Paolo II
Raffaele Savigni
Il papa che amava i giovani
Karol Wojtyla, papa dal 1978 al 2005 con il nome di Giovanni Paolo II, è stato il primo papa non italiano dopo quattro secoli. Grazie al [...] e opere teatrali e recitò come attore. Fu ordinato sacerdote nel 1946 e insegnò per alcuni anni filosofiamorale. Nominato arcivescovo di Cracovia (1964) e poi creato cardinale (1967), partecipò al Concilio Vaticano II, interessandosi soprattutto ...
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Concetti, problemi e ideali di Norberto Bobbio
sommario: 1. Il problema della definizione. 2. Pace negativa e positiva. 3. La pace come valore. 4. L'ideale della pace perpetua. 5. Pacifismo istituzionale [...] internazionali usano i termini ‛guerra' e ‛pace' per descrivere un certo stato di cose; il teologo, il filosofomorale, il moralista, lo scrittore politico, per approvare o condannare, per promuovere o per scoraggiare, a seconda del sistema di valori ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
moralita
moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona di dubbia moralità. Nella terminologia...