Matematico e filosofo (La Haye-en-Touraine 31 marzo 1596 - Stoccolma 11 febbraio 1650). Nel collegio dei gesuiti di La Flèche, seguì per nove anni (1605-1614) il consueto curriculum delle classi di grammatica, [...] conoscenze utili alla vita, e sostituire, alla filosofia speculativa che s'insegna nelle scuole, una filosofia pratica...". Non si può dire che la riforma cartesiana della fisica e dellescienze esatte presupponga il cogito e la connessa dottrina ...
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Filosofo (Westport, Malmesbury, 1588 - Hardwicke 1679). Studiò a Oxford, dove conseguì nel 1607 il diploma di baccelliere delle arti. Fu introdotto presso la potente famiglia del barone William Cavendish, [...] se le cose corrispondenti non esistessero. Secondo questi criterî Hobbes costruisce la sua filosofia naturale, cioè dà un'esposizione dei concetti più generali dellascienza naturale: spazio, tempo, corpo, accidente, causa, effetto, ecc. Ora questi ...
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Giurista e filosofo (Salsomaggiore 1761 - Milano 1835). Di formazione illuministica, R. fu un fautore dell'unità italiana, idea che gli costò varie traversie (tra cui, a partire dal 1821, il divieto di [...] il vero dal falso (1836); Consultazioni forensi (1836-37); Istituzioni di civile filosofia ossia di giurisprudenza teorica (2 voll., 1839); Della vita degli stati (1854); Diritto naturale politico (1845); La scienzadelle costituzioni (1847). ...
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Filosofo francese dellascienza (Bar-sur-Aube 1884 - Parigi 1962). La sua riflessione sulla scienza muove dall'inadeguatezza sia dell'idealismo sia dell'epistemologia positivistica dopo la rivoluzione [...] le sue opere va innanzitutto ricordata Le nouvel esprit scientifique del 1934.
Vita e opere
Ha insegnato storia e filosofiadellescienze a Digione (dal 1930 al 1940) e alla Sorbona di Parigi (1940-1954). Critica il razionalismo assoluto cartesiano ...
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Indirizzo filosofico che pone nell’esperienza la fonte della conoscenza. Si oppone a ‘innatismo’ e a ‘razionalismo’, che fanno derivare la conoscenza per deduzione da principi razionali evidenti a priori, [...] e E. Mach furono i massimi esponenti dell’ empiriocriticismo (detto anche ‘filosofiadell’esperienza pura’), affermatosi nella seconda metà a differenza dell’e. o positivismo volgare, intende determinare i limiti di validità dellascienza stessa. ...
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Storico italiano del pensiero scientifico (Roma 1930 - ivi 2020); professore di storia dellascienza a Roma dal 1980. Nel 1956 ha fondato con A. Ferrabino Il Veltro, rivista della civiltà italiana, di [...] tra storia e società (1978), Alle origini della philosophia anthropologica (1985), L'Enciclopedia Italiana per l'Europa (1992), Introduzione a Freud (1997), Filosofia come scienza rigorosa: Edmund Husserl a centocinquant'anni dalla nascita (2012 ...
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mètodo Nella storia del pensiero filosofico e scientifico, ogni procedimento inteso a raggiungere una conoscenza valida, dotata di significato e, soprattutto nel caso dellafilosofia, vera. Con la nascita [...] a esso da R. Descartes (che fece del 'problema del m.' il problema fondamentale dellafilosofia), da G. Galilei (che definì il metodo ipotetico-sperimentale dellascienza moderna) e da I. Newton. L'indagine sui m. scientifici si è rinnovata nel ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] secolo, in corrispondenza del tramonto, sul piano filosofico, delle posizioni giusnaturalistiche, il rapporto tra Stato e d concetti, la cui elaborazione era compito esclusivo dellascienza costituzionalistica. L’esigenza di fondo del giusnaturalismo ...
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In arte e architettura, persona od oggetto che l’artista ritrae o riproduce, oppure esemplare preparatorio dell’opera finale. Nel linguaggio scientifico, costruzione schematica, puramente ipotetica o realizzata [...] la sintesi non diventi poi eccessivamente complessa.
Filosofia
Uso del termine in epistemologia
Il termine m natura non completamente aderente alla complessa realtà fisica. La parte dellascienza che stabilisce i criteri di scelta di un m. analogico ...
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Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] privilegiato di quella intuizione, organo irrazionale o sovrarazionale specifico dellafilosofia, che Bergson contrappone all’intelletto, organo dellascienza, destinato a cogliere l’immobilità della materia, puro meccanismo.
Diverso il discorso di M ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
scienza
sciènza s. f. [dal lat. scientia, der. di sciens scientis, part. pres. di scire «sapere»]. – 1. Il fatto di sapere, di conoscere qualche cosa; notizia, conoscenza: come ’l mio corpo stea Nel mondo sù, nulla scïenza porto (Dante); siccome...