Termine filosofico usato per la prima volta al principio del 17° sec. da J. Lorhard (1606) e R. Goclenio (1613) e divulgato soprattutto da C. Wolff (1730) per designare la scienza dei caratteri universali [...] scienza che studia le strutture essenziali proprie delle varie scienze, e da M. Heidegger per designare la scienza del fondamento dell in campo di filosofiadella logica soprattutto da W.V.O. Quine, sul problema della natura delle entità di cui si ...
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intenzionalità Nelle filosofie di F. Brentano e di E. Husserl, il carattere per cui un fatto di coscienza è ‘coscienza di’ qualche cosa, vi si riferisce, pur non essendo tale cosa necessariamente reale [...] implausibile tanto il monismo materialista quanto la riduzione del vocabolario della psicologia all’unico linguaggio delle proposizioni dellascienza fisica. Nell’ambito della psicologia filosofica l’i. è quella dimensione relazionale per cui ogni ...
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Filosofo (Londra 1873 - Cambridge 1958). Studiò (dal 1892) al Trinity College di Cambridge frequentando in particolare le lezioni di H. Sidgwick, J. Ward, G. F. Stout e J. E. McTaggart. Dal 1898 al 1904 [...] e di chiarirle, dall'altro distingueva decisamente il metodo e lo scopo dellafilosofia da quelli dellascienza, in quanto considerava come compito precipuo dellafilosofia l'analisi di quelle proposizioni ovvie e chiare di cui abbonda la nostra ...
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Medico e filosofo (n. Abano 1250 - m. prima del 1318). Interprete, fra i più rappresentativi, di una nuova cultura, elaborata soprattutto nell'ambito delle facoltà delle Arti, nutrita dell'apporto della [...] scienza greco-araba, tendente a svincolarsi sempre più da presupposti teologici (senza tuttavia negarli), nell'indagine che ha per oggetto l'ordine naturale delle cose.
Vita
Incerte le linee della di medicina e di filosofia naturale all'università di ...
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Filosofo (Breslavia 1679 - Halle 1754). Autore di riflessioni sull'etica e la morale, W. più che per le sue dottrine ha avuto importanza per l'esigenza, posta e sostenuta, che la filosofia debba avere [...] e speculativo, egli abbandonò la dottrina delle monadi. Col suo concetto dellafilosofia come "scienza di tutte le cose, del modo e della ragione della loro possibilità", W. ha dato un sistema filosofico di carattere enciclopedico ed eclettico ...
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Storico italiano dellafilosofia (Aosta 1929 - Torino 2019); prof. univ. dal 1964, ha insegnato storia dellafilosofia a Torino, dove è emerito dal 2004. Ha come campi privilegiati di interesse il pensiero [...] (in particolare i problemi di storia della logica e teoria dellascienza) e la formazione dellafilosofia moderna di cui ha approfondito momenti di storia dell'empirismo. Si è occupato inoltre di filosofia contemporanea, dedicando la sua attenzione ...
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Filosofo italiano della morale e del diritto (Napoli 1922 - ivi 1980); prof. univ. (dal 1953) a Trieste, Firenze, Roma, Napoli; socio corrispondente dei Lincei (1972). Sensibile ai problemi del soggetto [...] , 1958; La filosofia del diritto come scienzafilosofica, 1963). Affrontò poi temi tipici dello storicismo critico proponendo una esistenzializzazione della storia insieme con una storicizzazione dell'esistenza (Filosofia e storia delle idee, 1965 ...
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Movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Inghilterra negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in tutta l’Europa nel corso del 19° secolo.
Letteratura
Definizione
Il [...] che questo è considerato uno dei suoi contributi più importanti e duraturi dello sviluppo dellescienze.
La filosofiadella storia e la storiografia
La concezione romantica della storia tese soprattutto a porre in evidenza da un lato l’esistenza ...
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Indirizzo filosofico del 19° sec., il cui iniziatore è il francese A. Comte e i cui maggiori rappresentanti sono in Inghilterra J. S. Mill e H. Spencer, e in Italia R. Ardigò. Più in generale, il termine [...] da tale indirizzo filosofico. Ne parteciparono scienziati, storici, letterati, nel quadro della situazione europea caratterizzata dagli sviluppi della società industriale e dalla crescita dellescienze e della tecnica. I filosofi positivisti sono ...
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Nel linguaggio scientifico, ogni fatto o evento suscettibile di osservazione diretta o indiretta, provocato o spontaneo.
Teorie fenomenologiche sono quelle che cercano di render conto di un f. quale esso [...] di Husserl ha esercitato un influsso larghissimo sulla filosofia contemporanea, in particolare su certe correnti dell’esistenzialismo e della psicologia. Alle esigenze esplicative dellascienza tradizionale, la fenomenologia contrappone l’esigenza ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
scienza
sciènza s. f. [dal lat. scientia, der. di sciens scientis, part. pres. di scire «sapere»]. – 1. Il fatto di sapere, di conoscere qualche cosa; notizia, conoscenza: come ’l mio corpo stea Nel mondo sù, nulla scïenza porto (Dante); siccome...