Nacque a Spantekow in Pomerania l'8 agosto 1732, studiò nei ginnasî di Anklam e di Klosterbergen e poi all'università di Halle. Dal 1759 al 1761 fu professore nel seminario evangelico di Erfurt, e dal [...] erudito di cognizioni enciclopediche e pubblicò moltissimo in campi assai svariati (politica, letteratura, storia, diplomatica, filosofia, matematica, metallurgia, ecc.), avendo però come diretto scopo più l'utilità pratica e la divulgazione che la ...
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Filosofo, nato a Lipsia il 16 agosto 1802, morto ivi il 30 settembre 1896. Insegnò matematica all'università di Lipsia dal 1826 al 1840, poi filosofia dal 1840 al 1896, assertore della scuola herbartiana, [...] i fenomeni psichici sono rappresentazioni e quindi forze alle quali si possono applicare le formule matematiche, svolse e insegnò una filosofiamatematica in un tempo in cui trionfavano l'idealismo di Fichte Schelling, Hegel, mentre Kant sembrava ...
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OSORIO ALARÇON, Giuseppe (noto anche come Ossorio)
Nato il 22 settembre 1697 a Trapani, da nobile famiglia di discendenza spagnola, dopo avere studiato particolarmente filosofia, matematica e geometria, [...] si arruolò nel corpo delle guardie reali durante la permanenza in Sicilia di Vittorio Amedeo II di Savoia; e nel 1714 si recò a Torino, quale guardia d'onore del monarca. Si diede allora allo studio delle ...
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Letterato e scrittore musicale, nato a Firenze nel 1594 e ivi morto il 1° dicembre 1647. Di nobile famiglia, studiò letteratura, filosofia, matematica (a Bologna e a Roma), e giurisprudenza a Bourges in [...] Francia, per tornare ad addottorarsi poi a Pisa, ove si applicò anche allo studio delle lingue orientali. Fra tanta varietà di discipline non perse mai d'occhio la musica. Nel 1621, al seguito del cardinale ...
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Teologo francese, nato a Grand-Abergement (Ain) nel 1607, morto a Roma l'8 marzo 1688. Entrato fra i gesuiti nel 1626, insegnò prima filosofia e matematica a Lione, poi fu chiamato a Roma come teologo [...] della Penitenzieria. Scrisse di filosofia, matematica, fisica, astronomia, botanica e zoologia, ma la sua fama è legata alle opere teologiche quasi tutte polemiche.
Di queste ricordiamo Pithanophilus (Roma 1659), dialogo sul probabilismo contro cui ...
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Filosofo e logico britannico (Trelleck, Galles, 1872 - Pernhyndeudraeth 1970). Tentò di risolvere i paradossi da lui stesso individuati nei progetti di fondazione logica dell'aritmetica, ed elaborò - risentendo [...] logicamente più elevato di quello in cui rientrano i loro elementi. R. presentava nelle sue prime opere una filosofia della matematica decisamente realistica che considerava il numero come un'entità dotata di una sua autonoma esistenza; la successiva ...
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La scienza presso le civilta precolombiane. La natura della conoscenza e delle pratiche scientifiche nella civilta inca
Gary Urton
Jean-François Genotte
La natura della conoscenza e delle pratiche [...] precedente) e va ricordato che la spiegazione della funzione di successore è stata una delle grandi sfide della filosofiamatematica occidentale. In quechua la motivazione per ogni dato numero pari è la 'solitudine' (ch'ulla) del precedente numero ...
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Nodi e fisica
Louis H. Kauffman
Sommario: 1. Introduzione. 2. Come fissare un nodo: le mosse di Reidemeister. 3. Invarianti di nodi e links: un primo passo. 4. Il polinomio di Jones. 5. Il polinomio [...] (16)
Torneremo tra breve a questa relazione con il polinomio di Jones, ma vogliamo prima fare un po' di filosofiamatematica. Un altro modo di interpretare la mancanza di invarianza del bracket rispetto alla prima delle mosse di Reidemeister è quello ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] . Tale processo si estende e stabilizza nel Seicento: in latino si continuavano a pubblicare testi di filosofia, matematica e medicina, ma negli ambiti tecnico-pratici (farmacologia, cosmesi, gastronomia, architettura e arti applicate) si stampava ...
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ARTEAGA, Stefano
Nino Borsellino
Nacque il 26 dic. 1747 a Moraleja de Coca presso Segovia in Spagna, come dichiarò egli stesso iniziando il suo noviziato di gesuita, o a Madrid, come si dovrebbe dedurre [...] . È certo comunque che dal 1773 al 1778 studiò all'università di Bologna seguendo vari corsi (filosofia, matematica medicina) e orientando il suo pensiero in senso decisamente illuministico e antisistematico con prevalenti influssi sensistici e ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non credere alla v. delle parole di qualcuno;...