Scrittore inglese (Woodford, Essex, 1771 - Londra 1845), sacerdote anglicano. Compiuti gli studî a Winchester e a Oxford, risiedette per qualche tempo a Edimburgo, dove, con F. Jeffrey e H. P. Brougham, [...] fondò (1802) la Edinburgh Review. Passato a Londra (1803), tenne lezioni di filosofiamorale alla Royal Institution ed ebbe una posizione di rilievo nei circoli whig. Pubblicò (1807) le Lettres of Peter Plymley che, sotto la finzione epistolare, ...
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Filosofo (n. Leeds 1923 - m. 1995), prof. a Oxford dal 1949. Uno dei più rappresentativi esponenti della filosofia ossoniense del linguaggio ordinario. Ha unito a interessi storici (Berkeley, 1953, 2a [...] 1974; The object of morality, 1971). Il suo contributo principale consiste in una critica delle più diffuse correnti della filosofiamorale del 20º sec. (in particolare W. propone di superare l'emotivismo e il prescrittivismo) e in un recupero della ...
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Filosofo cinese (circa 468 - circa 376 a. C.). Originario dello stato di Lu (oggi Shandong). Ci restano 53 capitoli dell'opera che porta il suo nome, composta di saggi filosofici raggruppabili in cinque [...] esposizione dei fondamenti di un complesso sistema di logica, aneddotica a sfondo morale e persino strategia a scopo difensivo. I principî di filosofiamorale sostenuti da Mo Di e dai suoi seguaci si fondano sull'egualitarismo e sull'amore universale ...
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Filosofo danese (Copenaghen 1843 - ivi 1931), prof. di filosofia all'univ. di Copenaghen (1883-1915); socio straniero dei Lincei (1908). Sotto l'influsso dell'empirismo e dello psicologismo inglese e francese, [...] ma non senza esperienza del pensiero germanico, cercò di risolvere i massimi problemi della filosofiamorale e religiosa. Opere princ.: Psykologi (1882); Der menneskelige tanke, dens former og dens opgaver ("Il pensiero umano, le sue forme e i suoi ...
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Filosofo analitico inglese (Banbury 1900 - ivi 1990), prof. di filosofiamorale nell'univ. di Cambridge (1953-67). Discepolo di Moore e di Wittgenstein, è un esponente della "Scuola di Cambridge". Opere [...] explanation: a study of the function of theory, probability and law in science (1953, trad. it. 1966); Theory of games as a tool for the moral philosopher (1954); An empiricist's view of the nature of religious belief (1955); G. E. Moore (1963). ...
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Filosofo (Ancona 1894 - Gaggiano, Milano, 1968); allievo di P. Martinetti; prof. univ. dal 1934, insegnò (dal 1948) filosofiamorale a Padova; si occupò particolarmente dei problemi religioso e morale, [...] sulla base della metafisica aristotelico-tomista. Tra i suoi scritti: Il fondamento e il contenuto della morale (1947); Filosofia e teologia della storia (1953); Filosofia e morale (1960); Il mio itinerario alla metafisica classica (1966). ...
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Nobile famiglia padovana, oggi estinta, illustrata da alcuni personaggi eminenti nel campo della medicina e dell'arte. Francesco (Padova 1490 - ivi 1558), filosofo e medico famoso, insegnò filosofiamorale [...] e poi (1525-45) medicina nello Studio di Padova; ha lasciato alcuni scritti di argomento medico. Girolamo (Padova 1611 - ivi 1683) fu anch'egli prof. di medicina a Padova ...
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Medico, scrittore e filosofo giapponese (1630-1714), confuciano; lasciò, fra l'altro, opere morali e pedagogiche, scritte in uno stile piano e semplice: Onna daigaku ("Morale della donna"), che fu il testo [...] fondamentale per l'educazione delle figlie dei samurai, e la collana dei "Dieci insegnamenti" (Jikkun), opera di filosofiamorale e pratica dell'educazione. ...
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Scrittore (Parigi 1604 - ivi 1682). Elemosiniere del re (dal 1630 circa), predicatore, erudito, autore di opere di filosofiamorale (Vie du philosophe chrétien, 1634). Scrisse anche versi mediocri; satireggiato [...] da Molière nel personaggio di Trissottin delle Femmes savantes, s'attirò l'avversione di Boileau. Membro dell'Accademia francese dal 1655 ...
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Filosofo (n. presso Avellino 1863 - m. Torino 1909), prof. di filosofiamorale nell'univ. di Torino (dal 1902). Pensatore di tradizione kantiana, pubblicò tra l'altro Le dottrine morali di Pitagora e Aristotele [...] (1897), Le basi dell'umanismo (1907) ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
moralita
moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona di dubbia moralità. Nella terminologia...