HOFFDING, Harald
Guido Calogero
Filosofo danese, nato a Copenaghen l'11 marzo 1843, e ivi morto il 2 luglio 1931. Libero docente dal 1871, fu dal 1883 al 1915 professore di filosofia nell'università [...] inglese e francese, ma non senza esperienza del pensiero germanico, il H. affrontò i massimi problemi della filosofiamorale e religiosa, cercando di risolverli da un punto di vista empiristico, escludente ogni giustificazione metafisica. La parte ...
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POLIN, Raymond
Giuseppe Bedeschi
Filosofo francese, nato a Briançon il 7 luglio 1910; dal 1961 è stato professore incaricato, e dal 1970 professore ordinario di Filosofiamorale e politica alla Sorbona. [...] saggi nei quali ha ricostruito periodi, personalità e nodi essenziali della filosofia etico-politica moderna: Philosophie et politique chez Thomas Hobbes, 1953; La politique morale de John Locke, 1960; La politique de la solitude. Essai sur ...
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SMITH, Sydney
Mario Praz
Sacerdote anglicano e polemista liberale, nato il 3 giugno 1771 a Woodford (Essex), morto il 22 febbraio 1845 a Londra. Educato a Winchester e a New College, Oxford, risiedette [...] Peter Brougham e con essi fondò la Edinburgh Review nel 1802. Nel 1803 venne a Londra, fece conferenze di filosofiamorale alla Royal Institution, e brillò tra i whig che frequentavano Holland House (il famoso salotto politico, letterario e artistico ...
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TUCKER, George
Anna Maria Ratti
Economista e storico americano, nato a Bermuda nel 1775, morto a Scherwood (Alabama) il 10 aprile 1861. Avvocato e rappresentante della Virginia al Congresso dal 1819 [...] al 1825, quindi, fino quasi alla morte, professore di filosofiamorale ed economia politica nell'università di Virginia.
Delle sue molte opere di argomento storico, letterario, filosofico ed economico, la più nota tuttora è Progress of the United ...
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FISIOGNOMICA (o fisiognomonica, fisiognomonia)
Il nome greco di ϕυσιογνωμονία (riconoscimento, interpretazione della natura") fu per la prima volta usato da Aristotele per designare la scienza che deduceva [...] Psychische Anthropologie di G. E. Schulze, del 1819) che mirò ad approfondire tali ricerche, in servizio della filosofiamorale e in genere della precettistica pratica. Il fine conoscitivo della fisiognomica venne invece a invertirsi quando essa si ...
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ZIEHEN, Theodor
Delio Cantimori
Filosofo, psicologo e psichiatra, nato a Francoforte sul Meno il 12 dicembre 1862. Da principio si dedicò alla psicologia e alla psichiatria, e fu insegnante di psichiatria [...] del parallelismo. Lo Z. sviluppa il suo binomismo anche nei riguardi dell'estetica, della filosofia, della religione e della caratterologia, o filosofiamorale. Maggiore importanza hanno gli studî psicologici, nei quali lo Z. ha cercato di sistemare ...
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Disciplina che studia i processi dell’educazione e della formazione umana.
Con il termine pedagogo si intende il precettore, l’istitutore, la persona a cui è affidata l’educazione di un fanciullo. In origine [...] dogmatismo e di oggettivismo: non c’è sapere né moralità che non provenga dall’esperienza personale. Processo naturale per F. Kneller, e in Italia con A. Granese. La filosofia tedesca ha sviluppato applicazioni alla p. del metodo fenomenologico, a ...
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Filosofo (Rovereto 1797 - Stresa 1855). Patriota e liberale, fu inviato (1848) dal governo piemontese presso papa Pio IX. La sua ricerca filosofica prende le mosse da un'impostazione gnoseologica kantiana [...] e storia comparativa e critica dei sistemi intorno al principio della morale (1837); Antropologia in servizio della scienza morale (1838); ); Trattato della coscienza morale (1839-40); Filosofia del diritto (2 voll., 1841-45); Teodicea (1845); Prose ...
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Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi.
Ecologia
Protezione della natura
Per protezione [...]
Agli inizi della filosofia greca n. indica il principio da cui le cose che nascono e divengono traggono origine e, in senso derivato, anche l’insieme delle cose stesse, compresi i fatti di carattere giuridico-morale. Una determinazione particolare ...
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Indirizzo di pensiero sorto negli USA intorno al 1870 e diffusosi più tardi in Europa, dove ebbe il maggior successo nei primi decenni del Novecento.
C.S. Peirce: dal pragmatismo al pragmaticismo
Il termine [...] aspetti etici e vitalistici. Interessato soprattutto a problemi psicologici, morali e religiosi, James dette infatti al p. una svolta che doveva accostarlo maggiormente alle filosofie della vita e dell’intuizione che si andavano allora diffondendo ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
moralita
moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona di dubbia moralità. Nella terminologia...