Filosofo politico e storico della filosofia italiano (n. Alfonsine, Ravenna, 1939). Dopo aver insegnato nell’univ. di Cagliari e nell’Istituto universitario orientale di Napoli, è diventato prof. ordinario [...] di filosofiamorale e poi di storia della filosofia nell’univ. di Roma La Sapienza. Ha dedicato i primi anni della sua ricerca filosofica, sulla scia della scuola di G. Della Volpe, al rapporto Marx-Hegel; ha quindi approfondito aspetti del marxismo ...
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Letterato (Siena 1508 - ivi 1578). Ammesso giovanissimo nell'Accademia degli Intronati, intorno al 1540 fu a Padova, dove tenne un corso di filosofiamorale da cui trasse argomento per il trattato Della [...] sui trattatisti successivi. Dei suoi vasti interessi scientifici e filosofici testimoniano, oltre ad alcuni trattati divulgativi (L'instrumento della filosofia, 1551; La prima parte della filosofia naturale, 1551, seguita nel 1560 da una Seconda ...
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Filosofo e pubblicista italiano (n. Cervignano del Friuli, Udine, 1944). Laureato in Filosofia (Università La Sapienza di Roma) e attivo in politica sin dalla giovinezza, ha militato nel PCI per quattro [...] di testamento biologico volute dal governo di S. Berlusconi. Direttore della rivista MicroMega (dal 1986), è stato ricercatore di Filosofiamorale all’Università La Sapienza (sino al 2009) ed è autore di numerosi libri; tra questi Macerie - Ascesa e ...
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Filosofo e psicologo (Farmington, Connecticut, 1811 - New Haven 1892). Studiò alla Yale divinity school; ordinato ministro della Chiesa congregazionalista, aderì a una particolare forma di calvinismo, [...] anni in Europa, dove ascoltò a Berlino le lezioni di F. A. Trendelenburg. Nel 1846 fu nominato prof. di filosofiamorale e metafisica alla Yale University. Pur convinto dell'importanza fondamentale dei problemi epistemologici, la cui soluzione doveva ...
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Filosofo e storico della filosofia (Saint Andrews, Scozia, 1869 - Edimburgo 1945), prof. di filosofiamorale all'univ. di Saint Andrews (1908-24), poi (1924-41) di Edimburgo; socio straniero dei Lincei [...] Rome, 1925; Plato, the man and his work, 1927; A commentary on Plato's Timaeus, 1928); acquistò notorietà nell'ambiente filosofico inglese del suo tempo anche per le sue opere sistematiche The problem of conduct (1901) e Elements of metaphysics (1903 ...
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Filosofo italiano (Napoli 1906 - Roma 1989), prof. di storia della filosofia (1949), quindi (1956) di filosofiamorale nell'università di Roma; socio nazionale dei Lincei (1980). Opere principali: L'esperienza [...] piano del sapere (1958); La posizione dell'uomo nell'universo (1963); Il senso della storia ed altri saggi (1965); Filosofia e società (1967). Fondò (1962) e diresse la rivista De Homine. Formatosi, da una originaria educazione marxistico-sociologica ...
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Filosofo e uomo politico italiano (Avellino 1923 - Napoli 2020). Laureato in Filosofia e in Giurisprudenza, professore emerito di Filosofiamorale presso l’università di Napoli “Federico II”, in precedenza [...] e discorso (1955), Struttura soggetto prassi (1962), Il senso del fondamento (1967), Fichte: l'intersoggettività e l'originario (1986), Filosofie del soggetto e diritto del senso (1990), Il tempo e la grazia. Per un'etica attiva della salvezza (1995 ...
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Filosofo e scrittore politico (Ravenna 1542 - Alessano 1612). Entrò (1555) tra i canonici lateranensi di S. Maria in Porto; addottoratosi a Padova (1565), insegnò filosofia e teologia negli istituti della [...] hominis, quae naturali lumine haberi potest (1586). Nel 1590 fu chiamato da Alfonso II d'Este alla cattedra di filosofiamorale nello studio di Ferrara. Trasferitosi poi a Roma, vi scrisse e pubblicò (1596), a sostegno del pontificato romano, il ...
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Filosofo e storico della filosofia italiano (Gagliano Castelferrato 1881 - Bologna 1965). Dopo aver insegnato nelle univ. di Firenze, Cagliari e Pisa, tenne prima la cattedra di filosofiamorale e poi [...] dell'immanenza, 1953); ma le sue opere principali sono quelle di storia della filosofia, tra cui: La filosofia di M. Ficino (1923); Filosofia italiana e Umanesimo (1928); La teoria dell'amore e l'educazione del Rinascimento (1947); Il pensiero ...
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Filosofo e poeta scozzese (Laurencekirk, Scozia, 1735 - Aberdeen 1803). Professore di filosofiamorale e logica nell'univ. di Aberdeen, fu tra le figure più rappresentative della cultura scozzese del 18º [...] secolo. Sostenitore, con Reid, della filosofia del senso comune, nella sua opera maggiore, Essay on the nature and immutability fu la raccolta delle sue lezioni ad Aberdeen: Elements of moral science (1790-1793, 2 voll.). Nella sua attività poetica ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
moralita
moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona di dubbia moralità. Nella terminologia...