Scrittore inglese (Woodford, Essex, 1771 - Londra 1845), sacerdote anglicano. Compiuti gli studî a Winchester e a Oxford, risiedette per qualche tempo a Edimburgo, dove, con F. Jeffrey e H. P. Brougham, [...] fondò (1802) la Edinburgh Review. Passato a Londra (1803), tenne lezioni di filosofiamorale alla Royal Institution ed ebbe una posizione di rilievo nei circoli whig. Pubblicò (1807) le Lettres of Peter Plymley che, sotto la finzione epistolare, ...
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Medico, scrittore e filosofo giapponese (1630-1714), confuciano; lasciò, fra l'altro, opere morali e pedagogiche, scritte in uno stile piano e semplice: Onna daigaku ("Morale della donna"), che fu il testo [...] fondamentale per l'educazione delle figlie dei samurai, e la collana dei "Dieci insegnamenti" (Jikkun), opera di filosofiamorale e pratica dell'educazione. ...
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Scrittore (Parigi 1604 - ivi 1682). Elemosiniere del re (dal 1630 circa), predicatore, erudito, autore di opere di filosofiamorale (Vie du philosophe chrétien, 1634). Scrisse anche versi mediocri; satireggiato [...] da Molière nel personaggio di Trissottin delle Femmes savantes, s'attirò l'avversione di Boileau. Membro dell'Accademia francese dal 1655 ...
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WILSON, John
Salvatore Rosati
Scrittore scozzese, nato a Paisley il 18 maggio 1785, morto a Edimburgo il 3 aprile 1854. Nel 1812 pubblicò un volume di poesie: Isle of Palms, cui ne seguì un altro, The [...] pseudonimo di "Christopher North". Nel 1819 si stabilì a Edimburgo nella cui università ebbe (1820) la cattedra di filosofiamorale, che tenne fino al 1851.
Pubblicò dapprima sul Blackwood's Magazine varie opere (The Trial of Margaret Lindsay, 1823 ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] di Giosuè Carducci), ricordiamo come non diciamo capolavori ma componimenti più equilibrati e significativi le epistole in quartine La filosofiamorale, La felicità, A monsignor d'Este, in cui raggiunge i suoi risultati migliori la sua lunga milizia ...
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Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] un retore torrenziale e inconsistente come il teatino milanese Giuseppe Maria Maraviglia sia chiamato ad insegnare filosofiamorale a Padova, e, «senatus beneficentia», sia ascritto alla cittadinanza veneziana. Assemblatore di Leges honestae vitae ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] in particolare, alla Via lattea o Galassia). Non basta: il Primo Mobile è, per così dire, il "luogo" celeste corrispondente alla Filosofiamorale; laddove l'Empireo, cielo "teologico" per eccellenza, è paragonato alla Teologia (il cui rapporto con la ...
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Paolo Sarpi: Opere – Nota introduttiva
Gaetano Colzi
Luisa Colzi
Fra Paolo Sarpi era nato a Venezia, il 24 agosto 1552. Suo padre, Francesco, era un friulano, di San Vito al Tagliamento, che aveva [...] , e avviene l'incontro con Sesto Empirico e, mediante lui, col relativismo di Pirrone. Nel terzo periodo la filosofiamorale di Montaigne, tratta ora direttamente dalle sue esperienze personali - i viaggi, la peste, le critiche rivoltegli per la ...
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Specula principum in Età moderna
Patrizio Foresta
Gli specula principum appartengono a un genere letterario di tipo didattico, che ha per oggetto precipuo il retto comportamento dei regnanti e la loro [...] tratti dalla tradizione classica e scritturale, la via per giungere a un comportamento retto in base alle regole della filosofiamorale e dell’etica cristiana, in un’epoca priva di un contraltare istituzionale all’arbitrio del principe e al suo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] i medici ricorrono alla consolazione e ai consigli di natura psicologica, invadono il campo della retorica e della filosofiamorale, rinunciando alla loro professione e riconoscendo in questo modo la superiorità delle «humanae litterae».
Anche se la ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
moralita
moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona di dubbia moralità. Nella terminologia...