Studioso di filosofia e patriota (Parma 1907 - Roma 1944); prof. di liceo a Roma, antifascista, fu nel 1942 fra i fondatori del Partito d'Azione. Divenuto dopo l'8 sett. 1943 uno dei principali capi militari [...] 1944. Il 24 marzo fu ucciso alle Fosse Ardeatine. Nel 1947 gli fu conferita la medaglia d'oro. Scritti: La dottrina parmenidea dell'essere (1935); Gli Eleati, testimonianze e frammenti (1939); Il problema morale nella filosofia di Platone (1939). ...
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Filosofia
Alfonso Maierù
Nella cronaca attribuita a Niccolò Jamsilla, Federico II è presentato come studioso di filosofia e promotore degli studi filosofici: "giacché era studioso di filosofia, ch'egli [...] ' si colloca nell'ambito della filosofia pratica o attiva, che, come si è visto, comprende la politica ‒ che Michele Scoto distingue in arte del governo e dottrina della vita sociale ‒, l'economia, la morale individuale. L'esercizio del potere ...
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Giobèrti, Vincenzo. - Filosofo e uomo politico (Torino 1801 - Parigi 1852). Sacerdote, fu ministro (1848) e presidente del Consiglio (1848-49) del Regno di Sardegna e sostenitore del processo di unificazione [...] più elevati del pensiero politico italiano. Nella speculazione filosofica, G. concentrò soprattutto la sua attenzione sul gran parte delle opere. Nel 1843 pubblicò Del primato morale e civile degli italiani in cui perorava una soluzione federalista ...
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Uomo politico e scrittore (Torino 1901 - Parigi 1926). Fondatore del periodico Energie nuove e del settimanale Rivoluzione liberale, fu precoce e acuto ispiratore dell'antifascismo di matrice liberale [...] socialista delle masse con una prassi liberale, per la tensione morale e religiosa che lo sottende, per il suo sforzo di sua morte, da P. Zanetti.
Fra i suoi scritti: La filosofia politica di Vittorio Alfieri (1923); La frusta teatrale (1923); La ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale, confinante per via di terra con l’Armenia, l’Azerbaigian e il Turkmenistan a N (dove, peraltro, il limite è fornito per un tratto anche dal Mar Caspio), l’Afghanistan e [...] dalla Cina da un lato, e in minor grado della filosofia e della scienza ellenistiche), lo Stato sasanide cadde nei decenni di una politica di liberalizzazione economica, restando in fatto di morale (velo alle donne, proibizione di alcolici ecc.) e d ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] ’affermarsi di posizioni come quella di Seneca (della cui morale i cristiani stessi sentirono il valore), piuttosto che avvicinare a un’élite nobiliare e attiva solo a livello filosofico-letterario, diviene preponderante dopo la caduta di Siracusa ( ...
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Eugenio Pacelli (Roma 1876 - Castel Gandolfo 1958). Fu nunzio apostolico (dal 1920) a Berlino, segretario di Stato e collaboratore di Pio XI. Eletto papa (1939) alla morte di questi, si pronunciò più volte [...] dichiarata città aperta, accrebbe il suo prestigio e la sua autorevolezza morale. Nel dopoguerra P. vide nel comunismo la grande minaccia rivolta e opere
Figlio dell'avvocato Filippo, studiò filosofia nell'università Gregoriana, si laureò in teologia ...
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Giurista e filosofo (Salsomaggiore 1761 - Milano 1835). Di formazione illuministica, R. fu un fautore dell'unità italiana, idea che gli costò varie traversie (tra cui, a partire dal 1821, il divieto di [...] teoria dei diritti dell'uomo doveva essere integrata con la dottrina dell'umanità e della nazione. Filosofia e storia, stato e diritto, economia e morale erano invocati e associati a dar vita, direzione, giustificazione al moto storico diretto alla ...
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Filosofo e storico (Logierait, Perthshire, 1723 - St. Andrews, Fifeshire, 1816). Cappellano di un reggimento di guardie scozzesi, bibliotecario e poi professore di filosofia naturale e morale nell'università [...] che genera la società nella tensione tra istinto di autoconservazione e principio di benevolenza. Altre opere: Institutes of moral philosophy, 1772; The history of the progress and termination of the roman republic, 1783, 3 voll.; Principles of ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] di origine romantica; ma la innova proprio nel senso dottrinale, dando una base filosofica precisa alla tendenza a considerare l’amore come mezzo di elevazione morale (soprattutto nella canzone Al cor gentil rempaira sempre amore, che sarà poi ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
moralita
moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona di dubbia moralità. Nella terminologia...