Diritto
Trasferimento del diritto di proprietà su un determinato bene da un soggetto a un altro. Divieti negoziali di a.: in generale, le limitazioni poste dall’autonomia privata al potere di disposizione, [...] di vista soggettivo a quello dell’assoluto o del sapere filosofico, è inevitabile che sperimenti l’a. come infelicità, come mondo reificato: il mondo fisico-naturale che ci esibisce la scienza e in cui trova il suo appagamento sia la nostra ...
Leggi Tutto
Botanica
Si dice di parti od organi che non sono uniti fra loro o con altro organo; per es., i filamenti staminali l. (nella sofora e in altre Fabacee), che si contrappongono a quelli uniti o concresciuti, [...] livello extraprocessuale prima ancora che in sede giudiziaria.
Filosofia
L. pensatori Intellettuali che, in nome di un Freikirchen in Deutschland.
Tecnica
Luce l. d’inflessione In scienza delle costruzioni, la lunghezza di un solido sottoposto a ...
Leggi Tutto
Giurista e storico (Chemnitz 1632 - Berlino 1694). Fu il primo a insegnare in una università diritto naturale e delle genti (a Heidelberg dal 1661); fu quindi consigliere di Stato e storiografo regio a [...]
Studiò teologia protestante e diritto a Lipsia e nel 1657 filosofia a Jena, ove, sotto la guida del matematico E. fervido seguace del cartesianismo e del metodo geometrico trasferito alle scienze morali. Nel 1658, per mezzo del suo fratello maggiore ...
Leggi Tutto
Filosofo, giurista ed economista (Londra 1748 - ivi 1832). È stato uno dei maggiori esponenti dell’utilitarismo filosofico («la maggiore felicità del maggior numero di individui») ed un giurista fortemente [...] B. subì l'influsso del Beccaria.
Nel campo della filosofia e dell'estetica, fu uno dei più conseguenti teorici dell morale" con cui il B. credeva di trasformare l'etica in una scienza d'indiscussa validità e la legislazione (che ha come fine quello di ...
Leggi Tutto
Filosofo italiano del diritto (Catania 1922 - Roma 2001). Tra i giuristi di rilievo della sua generazione, fu osservatore attento dei fenomeni emergenti in campo giuridico e sociale, di cui seppe dare [...] diritto (1962, che gli valse il premio per le scienze giuridiche dei Lincei), in cui sono evidenti l'avversione al studi giusfilosofici a Oxford con H. Hart e J. Mabbott. Prof. di filosofia del diritto all'univ. di Catania, poi (dal 1971) all'univ. di ...
Leggi Tutto
Filosofo (Arezzo 1896 - Roma 1979). Prof. dal 1932 al 1971 nelle univ. di Pisa, Messina, Genova e poi Roma, redattore dell'Enciclopedia Italiana per la filosofia, l'economia e il diritto; redattore (1920) [...] , ma soltanto una continua ricerca soggetta a continua revisione (La vita come ricerca, 1937). Tra le altre opere: Scienza e filosofia (1933); La vita come arte (1941); Il problematicismo (1948); La vita come amore (1953); Critica della democrazia ...
Leggi Tutto
È termine recente, forse comparso per la pri ma volta, nel 1971, nel titolo di un volume dell'oncologo V.R. Potter: Bioethics: bridge to the future. L'autore l'intende come ripristi no di rapporti tra [...] ultimi tempi, e si configura come un vasto e autonomo programma di ricerca, fra biomedicina e scienze umane (filosofia morale, teologia, diritto, sociologia), con cattedre universitarie, centri e istituzioni. Problemi emergenti sono la procreazione ...
Leggi Tutto
(XIII, p. 471).
Principali case editrici italiane (p. 473).
Firenze. - La Nuova Italia: fondata nel 1925 a Venezia, trasferita poi a Perugia e quindi, definitivamente, a Firenze. Pubblicò dapprima opere [...] Annali di Economia, Rivista di diritto finanziario e scienza delle finanze, ecc.
Palermo. - Casa Editrice pubblica opere scolastiche e di cultura. Collezioni: Quaderni di filosofia e storia, Quaderni d'attualità, Studî palermitani di filologia ...
Leggi Tutto
(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] del '700 ci è rappresentata come scettica, mal disposta verso poeti e oratori, storici e grammatici, e solo incline alla filosofia e alle scienze al modo di Cartesio. E da Napoli andò a Pisa A. Borelli, grande cartesiano d'Italia. E a Pisa fece ...
Leggi Tutto
(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] ; ma la cerchia degl'interessi si chiuse.
La poesia di quelle che Schubert chiamò Nachtzeiten der Natur e che nella filosofia o nella scienza da H. Steffens (1773-1845) a K. Carus (1789-1869) esercitarono una potente attrazione: la poesia delle forze ...
Leggi Tutto
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
scienza
sciènza s. f. [dal lat. scientia, der. di sciens scientis, part. pres. di scire «sapere»]. – 1. Il fatto di sapere, di conoscere qualche cosa; notizia, conoscenza: come ’l mio corpo stea Nel mondo sù, nulla scïenza porto (Dante); siccome...