Saint-Simon, Claude-Henri de Rouvroy, conte di
Pensatore politico francese (Parigi 1760-ivi 1825). S.-S. può essere considerato, a buon diritto, il fondatore del positivismo sociale, ossia di quella [...] inesorabilmente realizzando: di qui la nascita di una «filosofia positiva», che è il fondamento di una nuova epoca (e quindi sia gli imprenditori sia i lavoratori). La centralità della scienza e del lavoro industriale nel pensiero di S.-S. è espressa ...
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BRANCACCIO, Clemente
Giuseppe Pignatelli
Nato a Carovigno (Brindisi) verso la fine del sec. XVI da una nobile famiglia, entrò giovanissimo tra i francescani minori riformati della provincia di Napoli [...] rifiutò l'onore concessogli. Insegnò, infatti, per circa trent'anni filosofia e teologia dalle cattedre dell'Ordine, dando vita insieme ai confratelli aver discusso sul concetto di teologia come scienza e presentato un breve trattato di esegesi ...
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BALDI, Giovanni dei Tambeni
Riccardo Capasso
Nato nella seconda metà del sec. XIV dai Tambeni di Faenza, è tuttavia esplicitamente ricordato come cittadino di Firenze e comunemente noto sotto il cognome [...] si dedicò a studi di filosofia ed astrologia, tanto che dal 1385 al 1389 insegnò filosofia naturale (dal 1388 al 1389 compone, il B. sostiene, in pieno clima salutatiano, che la scienza dei gentili non solo non è contraria alla fede cattolica, bensì è ...
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stoicismo
Margherita Zizi
Vivere secondo ragione
La scuola filosofica stoica fu fondata da Zenone di Cizio all’incirca nel 300 a.C. e rifiorì in età romana. L’etica stoica esalta la serena accettazione [...] inseparabile da esso: Dio e natura sono un’unica cosa, e quindi la filosofia stoica è una forma di panteismo.
Il Lògos pervade e anima tutto con
La scienza dei discorsi
Furono gli stoici a coniare il termine logica per indicare la «scienza dei ...
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BRESSANI, Gregorio
Ugo Baldini
Nato a Treviso il 3 febbr. 1703 da Bartolomeo e Giovanna Trento, studiò dapprima nel locale collegio dei somaschi, poi a sedici anni entrò nel seminario di Ceneda, ove [...] implicite nel sapere, il B. giungeva a negare, oltre alla validità delle varie filosofie "meccaniche" o "magnetiche", quella della stessa scienza galileiana.
Ciò provocò prese di posizione accesamente polemiche da parte dei sostenitori delle correnti ...
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BASSO, Sebastiano
Cesare Vasoli
Non si hanno sicure notizie della sua vita, ad eccezione di un accenno sugli studi compiuti nell'Accademia medica di Pont-au-Mousson in Lorena.
Gli è, attribuito un trattato [...] e come resti sostanzialmente lontano dalle nuove direttive metodologiche della scienza galileiana. Particolare interesse ha suscitato tuttavia presso gli storici della filosofia e della scienza la sua difesa dell'atomismo, unica dottrina che, secondo ...
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CATENA, Pietro
Giulio Cesare Giacobbe
Della sua vita si conoscono pochissimi elementi: nacque a Venezia nel 1501; nel 1547 fu nominato lettore di matematiche presso l'università di Padova (la stessa [...] del più vasto dibattito europeo sulla methodus delle scienze.
A questo riguardo assumono particolare importanza tre Patavii 1565),traduzione del noto trattato del matematico e filosofo neoplatonico; De primo mobili librum singularem; Ephemerides ...
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AMATO POJERO, Giuseppe
Giuseppe Maria Sciacca
Nacque a Palermo il 4 genn. 1863. Il padre, Francesco, curò con larghezza di mezzi l'educazione dei figli; l'A. studiò a Napoli legge e medicina, e a Pisa, [...] . Della casa palermitana, la villa Amato ai Giardini Inglesi, fece un famoso cenacolo, luogo di incontri di scienziati, filosofi, letterati e teologi; ebbe una corrispondenza animatissima con personalità culturali di tutto il mondo e non poche, da ...
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scientismo
scientismo [Der. del fr. scientisme, da science "scienza"] [FAF] Termine coniato in Francia nella seconda metà del sec. 19°, e diffuso poi altrove, di volta in volta con signif. positivo o [...] fisiche e sperimentali, e svaluta quindi ogni altra forma di sapere (compresa la filosofia) che non accetti i metodi propri di queste scienze; oggi il termine è usato solo nel suo signif. negativo di indebita estensione di metodi validi nel-l'ambito ...
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empiriocriticismo
empiriocriticismo [Comp. di empiri(sm)o e criticismo] [FAF] Indirizzo di filosofia della scienza, detto anche filosofia dell'esperienza pura, rappresentato soprattutto da R. Avenarius [...] critica del positivismo; vuol essere un empirismo radicale, nel senso di cogliere i fatti in sé, senza sovrastrutture formali, e critico, nel senso di voler determinare i limiti della scienza come schematizzazione razionale dei fatti medesimi. ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
scienza
sciènza s. f. [dal lat. scientia, der. di sciens scientis, part. pres. di scire «sapere»]. – 1. Il fatto di sapere, di conoscere qualche cosa; notizia, conoscenza: come ’l mio corpo stea Nel mondo sù, nulla scïenza porto (Dante); siccome...