Poeta e filologo cèco, nato a Strakonice il 7 marzo 1799, morto a Praga il 5 agosto 1852. Già nella sua prima raccolta di poesie: Smíšenr básně (Poesie varie) del 1822, si nota l'eco della poesia popolare [...] , col titolo: Mudrosloví národu slovanského v příslovích (La filosofia del popolo slavo in proverbî).
Ma il nome del biografia è importante l'epistolario: Sebrané Listy, 1865-1869. Tra i saggi critici: J. Máchal, in Česká Revue, 1899; F. X. Salda, in ...
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Esegeta evangelico, nato a Wiefelstede (Oldemburgo) il 20 agosto 1884. Insegnò nelle univ. di Marburgo (1912), Breslavia (1916), Giessen (1920), Marburgo (1921). È uno dei più notevoli rappresentanti della [...] della composizione degli Evangeli.
Sotto l'influenza della filosofia del giovane M. Heidegger, e quindi di S un tempo l'intervento salutare di Dio nel mondo in Cristo. Critica le soluzioni date al problema del mito dalla scuola storico-religiosa ( ...
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Nato il 28 agosto 1742 a Casarano (Lecce) dal dottore Andrea (oriundo mantovano) e da Domenica Cezza, dopo aver compiuti i primi studî a Strada (1754), Nardò e Lecce (1757), si recò a Napoli (1760 Lirca), [...] letterarî e filosofici, frutto dei quali, dopo alcune opere in versi, fu La filosofia dell'eloquenza patriota napoletano, in Rend. Acc. Lincei, cl. sc. mor., 1905; sulla Filosofia dell'eloquenza, G. Gentile, Studi vichiani, 2ª ed., Firenze 1927, p. ...
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FLORA, Francesco
Arnaldo Bocelli
Critico letterario, nato a Colle Sannita (Benevento) il 27 ottobre 1891. Già redattore-capo della Critica di B. Croce, fondò a Napoli (1944) Aretusa, rivista di varia [...] futuriste, che egli via via superò attraverso un profondo ripensamento della filosofia e dell'estetica crociana. Ne sono testimonianza, da un lato, il vivace panorama critico e storico Dal romanticismo al futurismo, Piacenza 1921; 2a ed., Milano ...
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Poeta ungherese, nato il 31 gennaio 1804 a Szücsi, morto a Budapest il 3 marzo 1858. Studiò a Oroszi (odierna Nagyoroszi) e poi a Budapest, ove s'iscrisse alla facoltà di filosofia. Più tardi (1823) frequentò [...] l'esame di avvocato. Ma nello stesso anno rinunciò all'avvocatura per darsi invece tutto ai suoi studî di estetica e di critica.
Fornito di soda cultura e dotto specialmente in letteratura tedesca, Jozsef Bajza ben presto si fece notare con le sue ...
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Letterato e storico spagnolo, nato a Madrid nel 1875 e morto nel 1926. Fu il prediletto e uno dei più autorevoli discepoli di Marcelino Menéndez y Pelayo, i cui metodi seguì continuando in parte la sua [...] operosità storico-critica. Come il maestro, poligrafo di vasta ed intensa erudizione, si dedicò allo studio della storia della filosofia e della letteratura ed a quello del diritto, lasciando opere di grande merito in ogni ramo della sua attività. ...
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HOPKINS, Gerard Manley
Salvatore Rosati
Poeta inglese, nato a Stratford (Essex) l'11 giugno 1844, morto a Dublino l'8 giugno 1889. Dopo brevi ma serî studî alla Highgate School, il H. fece un primo [...] , quando ricevette gli ordini sacri, studiò filosofia e teologia, insegnando anche materie classiche, a cura di R. Bridges, Londra 1918; 2ª ed. con aggiunte e notizie critiche di Ch. Williams, ivi 1935; The Correspondence of G. M. H. and Richard ...
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Il concetto filosofico di ente nacque nella filosofia greca per opera di Parmenide, che, vedendo nell'"essere" (εἶναι) la forma comune e universale d'ogni asserzione di realtà, la considerò senz'altro [...] formale, prospettata da Melisso come carattere eleatico, che il molteplice avrebbe dovuto possedere per esser vero. La critica aristotelica dissolvette il concetto assoluto dell'ὄν, chiarendo i molti sensi che di volta in volta poteva assumere ...
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MORSELLI, Enrico
Vittorio CHALLIOL
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Neurologo e psichiatra, nato a Modena il 17 luglio 1852, morto a Genova il 18 febbraio 1929. Si laureò in medicina a Modena nel 1874, fu nel 1875 assistente all'Arcispedale [...] positivismo italiano diresse la Rivista di filosofia scientifica (1881-91) in cui raccolse intorno a sé la maggior parte degli scrittori che aderivano a quell'indirizzo, dall'Ardigò a G. Marchesini.
Opere principali: Critica e riforme del metodo in ...
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Poeta, romanziere, drammaturgo e saggista inglese, nato a Londra il 10 febbraio 1902. Ha fatto studî di fisiologia e biochimica. Pacifista convinto, durante la seconda guerra mondiale rifiutò di prestare [...] questo dei suoi migliori), The novel and our time (1948, critica), Barbarism and sexual freedom (1948, saggi), Sexual behaviour in che il C. possiede. Tale visione consiste in una filosofia basata su umanismo, pacifismo e su una forma di anarchia ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...