Scrittore francese (Parigi 1871 - ivi 1922). Figlio di Adrien, prof. universitario di medicina, e di Jeanne Weil, di ricca famiglia ebrea, donna sensibile e colta alla quale restò morbosamente legato, [...] lo stile (L. Spitzer), la morale e la filosofia (G. Bataille, M. Blanchot), la struttura del racconto (J. Rousset) o il linguaggio (R. Barthes). G. Deleuze, proponendo un'analisi semiologica del romanzo, sembra aver fornito una chiave per coglierne ...
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Romanziere, drammaturgo e filosofo francese (Parigi 1905 - ivi 1980). Pensatore tra i più significativi del Novecento, la sua filosofia si riallaccia alla fenomenologia di E. Husserl e all'analitica esistenziale [...] S. de Beauvoir, cui fu legato per tutta la vita, insegnò filosofia nei licei a Le Havre e a Parigi. Nel 1933-34 usufruì di violenta e di un linguaggio sobrio per dibattere mediante il ricorso al mito le grandi questioni del mondo contemporaneo: la ...
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Scrittore francese (Le Havre 1903 - Parigi 1976). Inizialmente vicino ai surrealisti, recuperò in chiave sperimentale generi tradizionali. Q. è soprattutto uno scrittore in continua ricerca di una vitalità [...] (del quale curò l'Introduction à la lecture de Hegel, 1947), A. Koyré e H.-Ch. Puech; la riflessione sulla filosofia , post., 1993), concentrandosi in particolare sulla letteratura e il linguaggio (Bâtons, chiffres et lettres, 1950, nuova ed. 1965, ...
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Critico, scrittore e filosofo tedesco (Hannover 1772 - Dresda 1829), figlio di Johann Adolf; studiò diritto a Gottinga e poi a Lipsia, ma i suoi interessi si rivolsero soprattutto alla letteratura e alla [...] sarebbero diventati i maggiori esponenti del primo romanticismo, come il poeta Novalis e il teologo e filosofo Schleiermacher; qui, insieme con Sprache und des Wortes (1828). La storia, il linguaggio e la rivelazione sono riportati a una "vita" ...
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Scrittore russo (Mosca 1890 - Peredelkino, Mosca, 1960). Vicino ai futuristi, esordì con le poesie Bliznec v tučach ("Il gemello nelle nuvole", 1914), imponendosi presto come il più interessante lirico [...] della sua generazione. In un linguaggio dominato dal sentimento, modulò ora pianista di talento, dopo studî di musica, diritto e filosofia (seguì i corsi di H. Cohen a Marburgo) (Na rannich poezdach "Sui treni del mattino", 1943; Zemnoj prostor "La ...
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Poeta (Tursi 1916 - Roma 1995). Il tursitano di P. non ha nulla a che vedere con i fenomeni folclorici o spontanei: vi si avvertono spesso la sorvegliata operazione filologica e lo studio del poeta, convinto [...] e profondità del dialetto. Il vero centro della poesia pierriana, che spesso persegue un linguaggio teso tra e del mondo, affermandosi come una delle più alte del Novecento.
Vita e opere
Trasferitosi a Roma nel 1939, insegnò storia e filosofia ...
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Scrittore (Le Havre 1737 - Éragny, Seine-et-Oise, 1814). Ebbe vita molto avventurosa; a dodici anni intraprese un viaggio alla Martinica; poi studiò (1757) all'École des Ponts-et-Chaussées, chiusa l'anno [...] fu, oltre che amico e compagno, affine anche per certi aspetti del carattere, l'interprete più fedele. B. de St.-P. non Tutta questa "filosofia" è esposta con un'arte solo in apparenza negletta, ma studiatissima e raffinata; con un linguaggio a cui l ...
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Matematico e filosofo polacco (Wolsztyn, Poznań, 1778 - Neuilly 1853). Autore di importanti studi sulle funzioni, giunse alla soluzione dei sistemi di equazioni differenziali lineari. Dette vita al movimento [...] (1820) l'erroneità del metodo. Alla diffusione del pensiero di W.-H. si opposero un linguaggio oscuro, una notazione insolita Assoluto" da una "matematica universale" da lui ideata. La filosofia mistica di W.-H., il "messianismo", è appunto il ...
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Filosofo francese (Valence 1913 - Châtenay-Malabry 2005). Tra i maggiori testimoni e protagonisti della coscienza filosoficadel Novecento. L'alto valore della sua opera originale e multiforme, frutto [...] (dal 1948) di storia della filosofia nell'univ. di Strasburgo, poi (dal 1956) di filosofia generale alla Sorbona di Parigi e riflessione sul concetto di simbolo, impegnandosi in indagini sul linguaggiodel mito, della religione e della poesia, in cui ...
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Carifi, Roberto. – Poeta, filosofo e traduttore italiano (n. Pistoia 1948). Voce tra le più potenti nel panorama culturale italiano del secondo Novecento, si è laureato in Filosofia presso l’Università [...] C., caratterizzata da un linguaggio sobrio e diretto che traccia , colpito da ictus, C. ha aderito alla filosofia buddhista e il suo pensiero si è orientato verso sue opere più recenti, segnate dal tema del dolore e della sofferenza, va citata la ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...