Filosofia pratica
Franco Volpi
sommario: 1. Che cos'è la ‛filosofia pratica'? 2. La ‛riabilitazione della filosofia pratica' in Germania. 3. Temi, problemi ed esponenti dell'odierno neoaristotelismo [...] i libri dell'Organon, e oltre a quelle del philosophus naturalis e del metaphysicus, furono previste anche le lezioni di Metafisica e metapolitica. Studi su Aristotele e sul linguaggio politico della filosofia moderna, Bologna 1990).
Riedel, M., Für ...
Leggi Tutto
scienza Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.
In [...] fatti) e filosofia (s. delle conseguenze); tale impronta viene poi accentuata da J. Locke e da G.W. Leibniz, che distinguono la fisica (del corpo e dello spirito) dalla pratica (storia ed etica), aggiungendovi l’uno la semiotica (s. dellinguaggio) e ...
Leggi Tutto
Filosofo e storico (Pescasseroli, 25 febbraio 1866 - Napoli, 20 novembre 1952). Studiò a Napoli, che divenne presto la sua dimora abituale. Scampato dal terremoto di Casamicciola (1883) in cui perdette [...] pensieri sull'arte gli erano venute dallo studio della filosofiadel Marx e dall'amicizia con il Labriola. Già cioè storia della vita morale e civile dell'uomo. Il linguaggio è creazione individuale, e quindi atto spirituale, espressione di fantasia ...
Leggi Tutto
Arte, tecnica e attività di interpretare il senso di testi antichi, leggi, documenti storici e simili.
Filosofia
Le origini dell’e. risalgono al mondo classico, dove sorse per stabilire l’esatto senso [...] quelle spurie, ricostruirne l’organicità della struttura e dellinguaggio.
Con il cristianesimo, quando si pose il problema e culture.
Con il romanticismo, e soprattutto con il filosofo e teologo tedesco F. Schleiermacher, si afferma l’esigenza ...
Leggi Tutto
Per I. si intende sia l’età della storia d’Europa compresa tra la conclusione delle guerre di religione del 17° sec. o la rivoluzione inglese del 1688 da un lato e la Rivoluzione francese del 1789 dall’altro, [...] spirito di sistema’ che aveva dominato le costruzioni dei filosofi razionalisti del Seicento. I criteri analitici lockiani furono fatti valere da Condillac nell’analisi dellinguaggio, da Helvétius nella critica sociale e politica, soprattutto contro ...
Leggi Tutto
Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori.
Diritto
Libertà di c. Diritto di sentire [...] nozione d’intenzionalità ripresa da F. Brentano dalla filosofia scolastica. In questo senso carattere precipuo della c. nel lobo temporale dell’emisfero sinistro, sede delle aree dellinguaggio. Un nuovo impulso agli studi sulle basi cerebrali della ...
Leggi Tutto
Filosofo tedesco (Ronsdorf, Wuppertal, 1891 - Santa Mon ica, California, 1970). Dal 1909 al 1914 studiò matematica e fisica a Friburgo e Jena, dove seguì le lezioni di logica di G. Frege. Nel 1921 conseguì [...] trasferì a Vienna chiamato da M. Schlick come istruttore di filosofia presso l'Università. Negli anni di permanenza a Vienna ( concezione fenomenistica che riduceva l'intero edificio dellinguaggio sensato e della conoscenza empirica alle strutture ...
Leggi Tutto
Filosofo e uomo politico italiano (Torino 1936 - Rivoli 2023). Esponente della filosofia ermeneutica, ha teorizzato l'abbandono delle pretese di fondazione della metafisica e la relativizzazione di ogni [...] guida di H. G. Gadamer. Prof. di estetica, poi di filosofia teoretica nell'univ. di Torino, da cui si è congedato nel e la finitezza della condizione umana e la centralità dellinguaggio (e dell'interpretazione) non solo nella comprensione dell' ...
Leggi Tutto
Filosofo tedesco (Marburgo 1900 - Heidelberg 2002). Dopo aver conseguito la libera docenza con Heidegger a Marburg nel 1929, fu professore di filosofia a Lipsia dal 1939, a Francoforte dal 1947 e a Heidelberg [...] come tema centrale della sua filosofia l'universalità dell'ermeneutica. Riprendendo i risultati della fenomenologia di Husserl e soprattutto la concezione heideggeriana del manifestarsi storico della verità all'interno dellinguaggio e dell'opera d ...
Leggi Tutto
Filosofo, critico e sociologo tedesco (Berlino 1892 - Port Bou, Spagna, 1940). Studiò a Berlino, Friburgo e Monaco, laureandosi in filosofia a Berna (1919). Si accostò quindi al marxismo di G. Lukács e [...] G. Lukács e B. Brecht - la riflessione di B. si è sviluppata attorno al problema dellinguaggio, aspetto decisivo tanto dell'esperienza filosofica, che di quella artistica e letteraria. Egli è così pervenuto a una teoria dell'interpretazione basata ...
Leggi Tutto
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...