BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] traduttori dell'Umanesimo e del Rinascimento. Numerosi dei termini fondamentali per il linguaggio tecnico e non tecnico della al V libro, dove è trattato il problema filosoficodel caso.
La Quellenforschung del sec. XIX concepiva l'opera di B. come ...
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BIONDO Flavio
Riccardo Fubini
Nacque a Forlì da Francesca e da Antonio di Gaspare Biondi nel novembre o dicembre 1392. Il nome di famiglia, stabilito da più generazioni (cfr. la soscrizione "Blondus [...] fra gradi differenti di cultura e di proprietà di linguaggio e i tre tradizionali stili della retorica (Nogara, tempo, di perseguire l'accertamento del fatto, indipendentemente da enunciazioni retoriche, filosofiche e giuridiche, nel punto stesso in ...
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FERDINANDO I de' Medici, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze, nel luglio del 1549, quintogenito maschio di Cosimo I, duca di Firenze, e di Eleonora de Toledo, figlia di don Pedro, [...] è per addottorarsi né in theologia né in filosofia né in leggi, e sempre che verrà e di richiami al linguaggio encomiastico già proprio di D. Tesoroni, Ilpalazzo di Firenze e l'eredità di Balduino del Monte, fratello di papa Giulio III, Roma 1989. Su ...
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Leone XIII
Francesco Malgeri
Vincenzo Gioacchino Pecci nacque il 2 marzo 1810 a Carpineto Romano, un piccolo centro del Lazio meridionale, collocato sulle pendici dei monti Lepini. Figlio dell'agiato [...] essere un orientamento, una sistemazione, un punto di partenza del pensiero tradizionale, in filosofia e in teologia, per tutte le scuole cattoliche, in modo da formare un'opinione e un linguaggio comune e come tale potere influire anche sul mondo ...
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COMPAGNI, Dino (Aldebrandino, Ildebrandino, detto Dino)
Girolamo Arnaldi
Nacque a Firenze verso il 1246-47 (cfr. Ottokar, p. 90 n. 2) da Compagno di Perino e da una figlia di messer Manetto Scali; ultimo, [...] però molto probabilmente era entrata nel linguaggio comune.
Inoltre, da uomo del mestiere, comprende bene come Manetto Al contrario, egli intendeva ribadire la validità di una filosofia politica, che, sola, avrebbe potuto preservare Firenze dal ...
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BONOMI, Ivanoe
Luigi Cortesi
Nato a Mantova il 18 ott. 1873 da Pietro e da Aglei Parodi, compì gli studi medi nella città natale e si laureò nel 1896 all'università di Bologna in scienze naturali. Nel [...] l'editoriale dell'Avanti! del 3 maggio 1909, Suffragio, elettori ed elettorato. Il linguaggio delle cifre, secondo il modificato dalla libera volontà dei cittadini..." (P. Gobetti, La filosofia di un fascista mancato, cit.).
Fu in questo periodo, ...
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Pio X, santo
Maurilio Guasco
Giuseppe Melchiorre Sarto nacque a Riese (Treviso) il 2 giugno 1835, secondogenito tra dieci fratelli e sorelle, da Giovanni Battista e Margherita Sanson. Battezzato il [...] ancora di confutare e rigettare i principi della moderna filosofia e del diritto civile, i quali oggi spingono il corso delle Nel 1912 anche L. Duchesne, storico abituato a un linguaggio poco ecclesiastico ma di provata ortodossia, fu condannato. La ...
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BALBO, Prospero
Francesco Sirugo
Nato a Chieri il 2 luglio 1762 da Carlo Gaetano e da Paola Benso, all'età di tre anni, per la morte del padre, fu accolto in casa del conte G. B. Lorenzo Bogino, secondo [...] validità della distinzione fissata nella retorica tradizionale tra linguaggio obiettivo e figurato. Sulla traccia vichiana della suo personale gusto dell'erudizione filosofica, si unì giovanilmente a questa gara civile del rinato spirito storico (cfr ...
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BERNI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque da Nicolò, notaio, e da Isabella di Francesco Baldi in data non precisabile, ma compresa tra il 1497 e il '98. Per quel che riguarda il luogo, Lamporecchio, di [...] al B. un tema ricco di spunti paradossalmente felici. Il filosofo è l'antitesi della natura in quanto interprete di essa dei Cavalcanti in Val di Pesa, e il linguaggio allusivo del capitolo (vertente nientemeno che sul motivo dell'"impalazione"), ...
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Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] ci sono infatti teorizzazioni che contestano ogni forma d'autorità come 'autoritarismo': queste posizioni radicali vengono spiegate, da una parte del pensiero filosofico contemporaneo (è il caso di Eric Voegelin, 1901-1985, e di settori consistenti ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...