Jung, Carl Gustav
Geni Valle
Inconscio personale e inconscio collettivo nella psicologia analitica
Carl Gustav Jung, psichiatra svizzero attivo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, [...] che è una teoria del funzionamento dellamente e una pratica di cura della patologia psichica diversa dalla psicoanalisi
Gli la scuola secondaria si appassiona allo studio delle scienze e dellafilosofia. Intraprende gli studi in medicina presso ...
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ACHILLINI, Alessandro
Bruno Nardi
Nato a Bologna il 20 ott. 1463 (o forse 1461), era figlio di Claudio e fratello di Giovanni Filoteo, nonché prozio del poeta Claudio.
Laureato nella patria università [...] dellamente umana con quello, al termine dello sviluppo intellettuale, fa consistere il fine ultimo dell'uomo. L'A. nella storia dell , p. 49-55;L. Münster, A.A. anatomico e filosofo professore dello Studio di Bologna (1463-1512), in Riv. di studi di ...
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Disciplina, fondata da S. Freud, che ha per oggetto lo studio e il trattamento terapeutico di disturbi di tipo psicologico nel quadro di una teoria dinamica della psiche il cui concetto centrale è quello [...] un’integrazione teorica e clinica della p. con il paradigma della teoria dell’attaccamento e con l’approccio evolutivo-cognitivista alla teoria dellamente. Lo sviluppo nel bambino di tale ‘teoria dellamente’, che permetterebbe una buona regolazione ...
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Filosofodella scienza (Redondesco 1918 - Roma 2003), prof. nell'univ. di Roma (1956-89). Di formazione fisico-matematica, si interessò inizialmente delle interpretazioni operazionistiche della fisica [...] e le problematiche relative agli studî meccanicistici sulla mente (da ricordare, al proposito, le due antologie da lui curate La filosofia degli automi, 1965, 2a ed. 1986, e La fisica dellamente, 1969). La sua attenzione si rivolse poi all ...
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Filosofo (Amsterdam 1632 - L'Aia 1677), di famiglia ebraica emigrata dal Portogallo. Per le sue opinioni apertamente professate e sostenute, contrarie all'ortodossia religiosa, fu scomunicato dalla comunità [...] di questa conoscenza intuitiva, che è il coincidere dellamente con l'idea della nostra mente in Dio, è l'amor Dei intellectualis opera al problema della storicità della Bibbia, del valore dei profeti e del rapporto tra filosofia e teologia. In ...
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Filosofo statunitense (Terre Haute, Indiana, 1929 - Berkeley, California, 2017). Interessato alla filosofia europea, in particolare alla tradizione fenomenologico-ermeneutica, di cui è uno dei più autorevoli [...] dellamente e delle funzioni cognitive umane, impegnandosi in una lunga e articolata polemica contro le eccessive pretese del programma dell'intelligenza artificiale e della e, dal 1968, nell'Università della California a Berkeley.
Opere
What ...
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Filosofo e poeta scozzese (Laurencekirk, Scozia, 1735 - Aberdeen 1803). Professore di filosofia morale e logica nell'univ. di Aberdeen, fu tra le figure più rappresentative della cultura scozzese del 18º [...] secolo. Sostenitore, con Reid, dellafilosofia del senso comune, nella sua opera maggiore, Essay on the nature and immutability of truth (1770), affermava contro lo scetticismo di Hume la capacità dellamente umana di percepire immediatamente la ...
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Filosofo (Elmira, New York, 1875 - Williamstown, Victoria, 1944). Appartenne alla corrente dei realisti critici, sviluppando peraltro una metafisica dualistica in cui diviene centrale il problema del rapporto [...] mente-corpo. Vivamente interessato alla filosofiadella religione (campo in cui subì l'influenza di W. James), sottolineò il valore della "trascendenza" (in senso cognitivo ed etico), approdando a un "realismo personalistico", in polemica ...
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Rorty, Richard
Antonio Rainone
Filosofo statunitense, nato a New York il 4 ottobre 1931. Laureatosi nel 1956 a Yale, dal 1961 al 1981 ha insegnato alla Princeton University; dal 1982 insegna alla University [...] , lockiana e kantiana, alle quali risalirebbe l'immagine dellamente come una sorta di specchio in grado di rappresentare la realtà. Pur avendo sostituito il linguaggio alla mente, i filosofi analitici - con le eccezioni di L. Wittgenstein, W ...
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Filosofo (Mirandola 1463 - Firenze 1494). Si propose di raggiungere una sintesi tra le dottrine più diverse, non solo quelle di ispirazione cristiana e pagana, ma anche quelle di derivazione ebraica e [...] altri dotti, con i quali si avviò allo studio dellafilosofia aristotelica e dei suoi commentatori greci, arabi e della magia, modo di conoscenza e di intervento nella realtà, la quale non è opaca materia, ma è tutta ravvivata da una vita, una mente ...
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mente
ménte s. f. [lat. mens mĕntis, affine al lat. meminisse e al gr. μιμνήσκω «ricordare»]. – 1. Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in partic. quelle intellettive, percettive, mnemoniche,...
filosofico
filoṡòfico agg. [dal lat. tardo philosophĭcus, gr. tardo ϕιλοσοϕικός] (pl. m. -ci). – Attinente alla filosofia; proprio, o degno, della filosofia e dei filosofi: studî f.; dottrine, speculazioni f.; questioni, considerazioni f.;...