GIRELLI, Girolamo
Alessandro Ottaviani
Nacque a Brescia nel 1490. Non si hanno notizie sulle prime fasi della sua vita né su quando entrò in religione, nell'Ordine francescano. Dopo il conseguimento [...] di filosofia, che mantenne fino al 1530. In questo anno era anche presente nel convento della città natale. Nel 1533 lesse filosofia all , vertenti l'una sul primo oggetto conosciuto dalla mente umana e l'altra sulla conoscenza del singolare ( ...
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GIANNINI, Tommaso
Cesare Preti
Nacque a Ferrara da Luca, intorno al 1556. Ingegno precoce, fu iscritto ai corsi di filosofia e medicina dello Studio cittadino, dove ebbe come maestro A. Montecatini [...] la cifra più caratteristica della sua produzione filosofica, una chiara tendenza conciliatrice mente effectrice et speciebus intellegibilibus. De daemonibus et mentibus a materia separatis (Ferrariae 1615).
Intanto, nel 1598, in occasione delle ...
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BISSO (Bissi), Giovanni Battista
Riccardo Scrivano
Nacque a Palermo il 5 febbr. 1712. Entrò nel noviziato della Compagnia di Gesù il 4 apr. 1729 e fece la solenne professione dei voti il 15 ag. 1746. [...] filosofia a Malta, per altri tre retorica nelle pubbliche scuole del collegio Massimo della città natale, e per altri due spiegò la Sacra Scrittura nella chiesa dell la mente dei principianti all'intelligenza della natura e perfezione della poesia ...
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CERVONI, Giovanni
Nicola Longo
Nacque a Colle Val d'Elsa nel 1508. In base alle poche notizie rimasteci di lui, si può dedurre che la sua famiglia ebbe la possibilità di avviarlo, con profitto, allo [...] sopra il sonetto di Petrarca "Amor Fortuna e la mia mente schiva". Questa stessa lezione fu da lui recitata di fiorentina alla corte di Cosimo I de' Medici, in Ann. della Scuola normale sup. di Pisa, filosofia e filologia, XIX (1906), pp. 77, 84; R. ...
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BUONSANTO (Buonsanti), Vito
Camillo M. Gamba
Nato a San Vito dei Normanni (Brindisi) il 22 giugno 1762 da Oronzo, ricco mercante, e da Lucia Prina, compì gli studi classici nella città natale sotto [...] rimase sino allo scoppio della Rivoluzione, alternando la preghiera e lo studio dellafilosofia scolastica con l'insegnamento dell'istruzione, intesa come partecipazione di tutta la mente; e così allo studio della lingua latina, ad integrazione della ...
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BONAFEDE ODDO, Giacomo
Francesco Brancato
Nato a Gratteri (Palermo) il 20 nov. 1827 da Domenico e da Marianna Oddo, in una famiglia di media borghesia, fu avviato fin da piccolo alla carriera ecclesiastica [...] di morale e storia delle religioni nel collegio di Enna e quindi all'insegnamento di filosofia nel convento di S. a Palermo, fondò e diresse il periodico didattico La Mente italiana. Nel 1880 era professore di letteratura italiana nella scuola ...
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ARCASIO, Giovanni Francesco Alessandro
Filippo Liotta
Nacque a Bistagno (rovincia di Alessandria) il 23 gennaio 1712. Studiò giurisprudenza a Torino e fu allievo del Dani, del Galea e del Campiani. [...] un profondo senso del giusto che egli considera il principio fondamentale della vita di relazione, ma la sua mente logica è attratta più che da problemi di filosofia giuridica, dalla comprensione e interpretazione dei princìpi giuridici che egli si ...
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BERZI, Angelo
Carlo Bellò
Nacque a Chiuduno (Bergamo) l'8 maggio 1815. Studiò nel seminario diocesano, dove, successivamente all'ordinazione sacerdotale, insegnò letteratura e poi filosofia fino al [...] mistica della creazione fatta in Cristo cavata dall'antica filosofia cristiana,in cui si dichiarava che il mistero della incamazione e di Origene, che elevi la mente, a una conoscenza profetica e intima delle cose divine), sia per alcuni motivi ...
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Rabelais, François
Anna Maria Scaiola
Il gigante del Rinascimento francese
François Rabelais ha scritto il romanzo comico più sapiente e festoso del Cinquecento: la storia dei due giganti Gargantua [...] greco, il latino, l’ebraico, la filosofia, la teologia, la giurisprudenza, la filologia giovane gigante Gargantua forma corpo e mente in armonia, allenando il fisico con di aggressione.
Il fuoco di artificio delle parole
Nella prosa di Rabelais, che ...
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intuizione
Francesca Martini
Conoscere le cose senza dover ricorrere al ragionamento
Il termine intuizione deriva dal latino tardo intuitio; il verbo intueri ha il significato letterale di "osservare [...] considerata da molti filosofi il fondamento di ogni conoscenza o, addirittura, il punto più alto della conoscenza. Attraverso l o di tentativi per arrivare alla soluzione del problema nella mente scatti una luce, l'intuizione appunto, che permette di ...
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mente
ménte s. f. [lat. mens mĕntis, affine al lat. meminisse e al gr. μιμνήσκω «ricordare»]. – 1. Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in partic. quelle intellettive, percettive, mnemoniche,...
filosofico
filoṡòfico agg. [dal lat. tardo philosophĭcus, gr. tardo ϕιλοσοϕικός] (pl. m. -ci). – Attinente alla filosofia; proprio, o degno, della filosofia e dei filosofi: studî f.; dottrine, speculazioni f.; questioni, considerazioni f.;...