Filosofo e storico dellafilosofia (Bomba 1817 - Napoli 1883). Assunti gli ordini sacerdotali più per condiscendenza verso la famiglia che per intima convinzione, si stabilì (1840) a Napoli e aprì (1846) [...] e degli idealisti tedeschi per la "metafisica dellamente" contenuta nella seconda Scienza nuova. In questo modo S. compiva un vigoroso sforzo per sprovincializzare lo studio della tradizione culturale e filosofica italiana, affermando l'esigenza di ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] » ecc.). Il concetto di p. è stato riproposto, nell’ambito del dibattito sulla natura degli stati mentali tipico dellafilosofia analitica (➔ mente), soprattutto da W. Sellars, S.N. Hampshire e P.F. Strawson, che con esso hanno inteso riferirsi all ...
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Filosofo e scienziato (Lipsia 1646 - Hannover 1716). Dopo aver studiato filosofia a Lipsia, matematica a Jena e diritto a Altdorf, entrato in rapporto con i Rosacroce conobbe Johann Christian barone di [...] contatto, a Parigi, con le più spiccate personalità della scienza e dellafilosofia del tempo. Morto Boineburg, passò (1673) a la struttura stessa dellamente divina e tra esse Dio trasceglie, ispirandosi al principio della maggior perfezione, quelle ...
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Potere insito nell’uomo di scegliere e realizzare un comportamento idoneo al raggiungimento di fini determinati.
La v. costituisce già nell’antichità uno dei principali problemi filosofici, soprattutto [...] riferisce alla sola mente, e che assume il nome di appetito quando viene riferito all’insieme del corpo e dellamente. I. non risolvibili sul piano conoscitivo (➔ pragmatismo), e la ‘filosofiadell’azione’ di M. Blondel (➔).
Il concetto di v. ...
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Antropologia
U. fantastici Nella dottrina vichiana, generalizzazioni operate dalla mente dei popoli nelle età ferina ed eroica quando prevale la fantasia (detti anche caratteri poetici, in quanto poetica [...] , può essere trasfuso negli individui dei 4 gruppi.
Filosofia
Questione degli u. Controversia dibattuta nel Medioevo, specie mentali, oppure avessero una realtà oggettiva al di fuori dellamente e, in quest’ultimo caso, se fossero realtà corporee ...
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Filosofo ed epistemologo italiano (n. Eboli, Salerno, 1961). Dal 2011 è responsabile della pagina “Scienza e filosofia” del supplemento culturale domenicale de Il Sole 24 ore, dove tiene la rubrica “Filosofia [...] confluite in seguito ne Il filosofo tascabile, 2009) e la nuova collana “I grandi della scienza” dedicata ai Premi Nobel. Per la sua attività giornalistica e pubblicistica ha vinto numerosi premi, l’ultimo il Premio Mente e Cervello (Torino) nel ...
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Filosofo (Edimburgo 1753 - ivi 1828). Professore di matematica a Edimburgo (dal 1775), passò poi (1785) all'insegnamento dellafilosofia morale. Seguace della cosiddetta scuola scozzese, ne fu, dopo Th. [...] l'immaterialità dellamente e sviluppando su questo presupposto una serie di posizioni teistiche. Importanti anche taluni suoi apporti alla teoria estetica. La sua riflessione, di ampio respiro e di vasti interessi (etica, estetica, filosofia ed ...
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Termine filosofico con cui si designano quelle concezioni che non solo riconoscono una funzione all'intuizione, ma rivendicano a essa un ruolo privilegiato. Di i. si è parlato a proposito della scuola [...] funzione libera e creatrice all'intelletto schematico e statico. In filosofiadella matematica, L.E.J. Brouwer e A. Heyting , teoremi ecc.) un continuo intervento dell'intuizione concepita come attività dellamente che crea e costruisce i costituenti ...
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Scienziato (Kieslingswalde, Görlitz, 1651 - Dresda 1708). Volontario nell'esercito olandese nella guerra contro la Francia; si occupò di matematica, fisica e filosofia e fu in relazione con i più grandi [...] corporis del 1686), dove T. riprende il tema spinoziano della funzione etica dellafilosofia (intesa come "medicina" dellamente) e l'accentuazione, in logica, del momento della definizione rispetto a quello puramente formale e grammaticale, tema ...
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Filosofo (Napoli 1668 - ivi 1744). Terzultimo degli otto figli di Antonio, modestissimo libraio, e di Candida Masullo, dotato di un carattere che egli stesso definiva "melanconico ed acre", di debole e [...] e le leggi "entro le modificazioni della nostra medesima mente umana". Il "mondo delle nazioni o sia il mondo civile" diviene così l'oggetto proprio della "scienza nuova" che unirà filologia e filosofia, cioè il "certo" offerto dall'erudizione ...
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mente
ménte s. f. [lat. mens mĕntis, affine al lat. meminisse e al gr. μιμνήσκω «ricordare»]. – 1. Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in partic. quelle intellettive, percettive, mnemoniche,...
filosofico
filoṡòfico agg. [dal lat. tardo philosophĭcus, gr. tardo ϕιλοσοϕικός] (pl. m. -ci). – Attinente alla filosofia; proprio, o degno, della filosofia e dei filosofi: studî f.; dottrine, speculazioni f.; questioni, considerazioni f.;...